È importante, e molto sentita, questa ventesima edizione della festa del Volontariato a Villa-Minozzo. Gremita è la piazza alle 17.00 del pomeriggio del 12 agosto dove, abbandonata la pioggia della notte precedente che ha prodotto un drastico calo delle temperature, torna a risplendere il sole di mezza estate, un sole caldo ma non troppo, che illumina il gioco di bandiere degli sbandieratori della “Maestà della battaglia”. Così si apre la festa: con un rullio di tamburi, squillo gioioso delle trombe, e bandiere al vento davanti al municipio.
Impossibile non osservare affascinati la danza solenne dei drappi che volano e che inaugurano la sfilata: sfilata che poi procede lungo la via del paese a ritmo del suono della banda musicale di Villa-Minozzo e delle tante sirene che, per una volta, non sono un segno di allarme ma di gioia.
Presenti rappresentanti delle varie Pubbliche, Croce Rossa, Bianca, Arancione, Verde, Anpas, Protezione Civile, e tante altre.
Il presidente Sassi apre la cerimonia ringraziandole tutte, una ad una, ringraziando le autorità presenti, i vari coordinatori e, naturalmente, i volontari. Con parole cariche di emozione ricorda le 32 uscite con l’elisoccorso, l’impegno col soccorso alpino e con la protezione civile, l’importante lavoro su Febbio, la cui garanzia di apertura è dettata proprio dal fatto della presenza dei volontari. Ringrazia l’onorevole Incerti, amica, il cui aiuto è prezioso per riuscire a sopravvivere in questi luoghi e contrastare l’abbandono della montagna.
«Il volontariato ha bisogno della politica, da soli non si va da nessuna parte.» precisa Sassi, «Il nostro, assieme a Toano, Castelnovo e Ventasso, è un territorio di anziani e il volontariato è cardine sostanziale di aiuto per portare avanti le realtà di questi luoghi. L’obiettivo è quello di contenere il più possibile il disagio delle persone e della comunità. Come coordinatore Anpas lancio un appello: gli amministratori non devono pensare che noi ci siamo e siamo la loro gettoniera, noi ci siamo nella dimensione in cui tutti i giorni voi annaffiate il vostro volontariato, e questo discorso vale per tutti i comuni. Tutti i giorni se annaffiate la pianta, c’é. E annaffiare vuole dire voler bene a questi volontari socio-sanitari, pro loco, altre associazioni, ogni tipo di volontariato. Siano i sindaci attenti a voler tenere presente che il volontariato c’è nella dimensione in cui viene annaffiato ogni giorno. Noi non siamo contrapposizione, siamo sostanzialmente i vostri esecutori, il vostro braccio la vostra nuda opera di lavoro. Chiedo un’attenzione per noi. Chiuso una pubblica non apre più.»
Grandi sono i numeri dati da Sassi: sono state formate 325 persone abilitate a usare il dae, installate 16 colonnine, di cui 3 da inaugurare a breve (Sologno, Cerré Sologno, impianti sportivi Villa-Minozzo).
«Abbiamo in animo il progetto della Casa della Salute, stiamo facendo tutti i passaggi necessari per aprila.» prosegue Sassi, poi rilancia, con enfasi: «Lo farò, lo faremo, nonostante la burocrazia, non ci mollo e lo porterò in fondo, e l’intenzione è iniziare i lavori.»
Impossibile non applaudire. Impossibile non pensare a quando Villa-Minozzo potrà avere un presidio importante, sanitario, che possa tutelare la salute delle persone.
Termina, il presidente, spiegando che è stato ottenuto, assieme alle altre Pubbliche e Croci, il rinnovo delle convezione provinciale con l’Azienda USL di RE, questo accordo permetterà di “portare a casa un quadro economico dignitoso, sottolineando che è stato raggiunto parlando tutti insieme la stessa lingua”.
E’ poi il turno dell’on. Incerti di parlare. E parla dei nostri luoghi, luoghi che portano gioia perché vivono e fioriscono ed è giusto partecipare alle loro iniziative. Parla dello stretto rapporto che dev’esserci tra istituzioni e volontariato, perché in sinergia si possono fare esperienze di grandissimo valore. Ricorda il lavoro del volontariato nei momenti di difficoltà e di dissesto, momenti in cui lo Stato da solo non riesce a sostenere da solo il sacrificio di aiuto.
«E’ importante esserci non solo nei momenti di difficoltà ma anche quando c’è da rendere vivo un territorio, soprattutto in quelle realtà che aiutano a fare comunità.» dice la signora Incerti. «Appartenere al luogo vuol dire sentirsi parte di esso, vuol dire dare un contributo, vuol dire dare un parte di te alla comunità con tante cose. Il senso di appartenenza diventa importante, la capacità di fare rete, in modo da sentirsi di appartenere davvero a quel luogo. Quello che possiamo fare come istituzioni è sostenere, per quel che possiamo fare, con tutte le difficoltà del caso.»
Segue Jacopo Fiorentini vice presidente ANPAS regionale che porta i suoi omaggi al presidente Sassi conferendogli una spilla di Anpas regionale, segno di vicinanza al “decano dei presidenti che da 21 anni, con lavoro invidiabile, porta avanti un lavoro immane. Senza di lui a Villa non si potrebbero avere associazioni come questa.”
Qualche parola anche dalla rappresentanza del coordinamento di protezione civile, che dopo aver portato i saluti del presidente, racconta degli incendi boschivi che affliggono le varie zone e di come si sia sempre in emergenza.
«Come coordinamento siamo lieti di ospitare le pubbliche perché danno un contributo importantissimo, tutti facciamo parte della protezione civile, anche il singolo cittadino con il suo operato quotidiano. Chi è formato ne fa parte in modo maggiore, ma tutti, nel nostro piccolo, ne facciamo parte.»
Termina, secondo il cerimoniale, Lucia Manicardi, assessore all’ambiente, in rappresentanza del Comune.
Mancando il sindaco per qualche giorno di permesso, la Manicardi spiega quanto gli amministratori siano in quel momento impegnati nelle varie frazioni poiché: «Il nostro Appennino è in grado di avere una grande vivacità dove ci sono tante iniziative in concomitanza, è bello se si potesse spalmare questa vivacità su tutti i mesi dell’anno che sono un po’ più morti. Tuttavia immagino che ci sarà più attenzione verso le terre alte anche a causa dei cambiamenti climatici, e queste sono le tendenze. Estati più calde e siccità alternate alle piogge; ci dobbiamo preparare e i servizi saranno indispensabili per garantire la qualità della vita. Servizi come quelli della Croce Verde, con la quale collaboriamo da sempre, con tante prestazioni che facciamo insieme, non ultimo il progetto della Casa della Salute. I servizi che ci sono vanno tenuti, ma bisogna guardare avanti, con un occhio per la nostra identità del territorio. Da due anni siamo riserva di biosfera, l’Unesco ha riconosciuto che in questi territori ci sono elementi identitari che derivano dall’intreccio tra ambiente e persone, in gran parte persi, ma che noi abbiamo ancora. Dobbiamo tenerli con capacità di innovazione.»
Conclude, l’assessore, complimentandosi con l’ottimo lavoro dei volontari, che pochi giorni prima con un tempestivo intervento e chiamando l’elicottero hanno salvato la vita a una persona, e presentando la nuova vigilessa Elisa, entrando dal 1° agosto in servizio sul territorio.
La cerimonia termina con la consegna degli attestati a tutte le associazioni presenti, e con un rinfresco offerto dalla Croce Verde di Villa Minozzo, davanti alla solenne danza delle bandiere della Maestà della Battaglia