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Il sindacato reggiano dei Vigili del fuoco Conapo: “Non confondeteci coi fatti di Ragusa”

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Foto YouReporter.it

La segreteria provinciale del sindacato autonomo dei Vigili del fuoco Conapo desidera prendere le distanze dai fatti avvenuti a Ragusa e saliti alla ribalta della cronaca nazionale.

“Non vogliamo che questi accadimenti vengano dal cittadino associati ai lavoratori del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, costituito da uomini e donne che si sono spesi con grande professionalità e abnegazione durante le ultime calamità che hanno martoriato il territorio nazionale”, afferma il segretario provinciale Matteo Cilenti. “Ho letto alcuni titoli roboanti da parte di testate nazionali e siti web che affermavano inesattezze tipo 'pompieri piromani appiccano incendi per lavorare'. Bisogna fare una netta distinzione tra il personale permanente e quello volontario che si è reso colpevole di questi atti criminosi. C’è troppa confusione su questo argomento”.

“Il personale volontario che presta servizio in questi distaccamenti”, continua Cilenti, “a differenza dei vigili del fuoco permanenti (assunti di ruolo dopo sei mesi di corso alla scuola centrale antincendi), viene formato con corsi da 120 ore e non riceve uno stipendio. Questi volontari vengono pagati a cottimo in base alle ore di intervento che svolgono. Può accadere allora che qualcuno, spinto dalla necessità e dal bisogno di aumentare i propri introiti, ceda alla tentazione di procurarsi gli interventi quando non di provocarli personalmente. Tra l’altro non è neanche la prima volta che qualcuno viene 'beccato' a giocare sporco per ottenere un guadagno illecito. I soldi con cui questi volontari vengono retribuiti sono pur sempre soldi pubblici (anche se provenienti per la maggioranza dalle Regioni); quindi ogni volta che accadono cose del genere si configura una vera e propria truffa ai danni dello Stato e dei contribuenti oltre che una ignominia che macchia l’onore del Corpo nazionale e dei volontari onesti che compiono giornalmente il loro dovere con serietà e dedizione”.

“Noi come sindacato”, aggiunge il segretario del Conapo Reggio Emilia, “siamo da sempre contrari ad ogni forma di precariato e di volontariato retribuito. Sappiamo che è una formula che esiste anche in altri enti (non solo all’interno del Corpo nazionale), dove viene però mascherata con la modalità di cospicui rimborsi spese. Noi crediamo che sia una cosa eticamente discutibile e che, oltre a cozzare contro il vero spirito che dovrebbe animare il volontariato, rischia di portare a distorsioni tipo quella di Ragusa. Nel soccorso dovrebbe esistere solo personale di ruolo regolarmente assunto e retribuito con uno stipendio congruo alla sua professionalità e volontari che prestano gratuitamente la propria opera nel limite delle loro possibilità e animati esclusivamente da puro senso civico”.

“La nostra segreteria nazionale”, conclude Cilenti, “è impegnata in questi giorni nelle discussioni per il rinnovo del contratto dei Vigili del fuoco scaduto da quasi dieci anni. E’ aberrante pensare che mentre lo Stato spende soldi per retribuire personale volontario che si procaccia interventi arrivando persino ad appiccare incendi un professionista permanente del Corpo nazionale rischi giornalmente la vita per 1400 euro al mese con in più la beffa di ritrovarsi ad andare in pensione oltre i 60 anni perché non gli viene riconosciuta neanche la qualifica di lavoro usurante. Sono queste le storture del sistema su cui tutti, a cominciare dalla politica che preme per questo tipo di volontariato in quanto inesauribile bacino di voti, dovremmo riflettere”.