Riceviamo e pubblichiamo.
Mercoledì scorso, a Casina, il Centro di Ascolto Caritas Casina, con la collaborazione di Effetto Notte e il Ristoro di Matilde, ha organizzato “Mettiamoci in Ascolto – immagini colori parole storie”
Nel tardo pomeriggio, con il caldo che iniziava a calare insieme al sole, i bambini si sono dedicati ai laboratori creativi accompagnati dai volontari, creando opere d’arte con materiale di riciclo e immergendo la pineta di colori e schiamazzi per animarla.
Finito il laboratorio creativo, tutti i bambini, ma anche alcuni adulti, si sono radunati intorno alla tenda di Casina dei Bimbi, per ascoltare le storie raccontate.
Nel mentre Emmanuel, richiedente asilo abitante al Bocco, esponeva le proprie opere tutte naturalmente ispirate all’Africa, dalle scene di vita quotidiana, agli animali, ai paesaggi con i colori caldi dei tramonti africani, e con quegli stessi colori che potreste trovare in un mercatino africano.
E’ seguita poi l’apericena offerta il Ristoro di Matilde, oltre ad alcuni manicaretti preparati da volontari e simpatizzanti del Centro di Ascolto, per dare la possibilità ai partecipanti di conoscersi meglio.
Per finire la serata, l’evento più atteso. La presentazione di Human Project con le immagini di Margherita Serri e i testi di Emanuele Ferrari. Le foto di Margherita scorrono lentamente. Bellissime foto in bianco e nero che ci raccontano i volti e, in molti casi, la personalità e le emozioni dei ragazzi richiedenti asilo residenti al Bocco. Nel mentre Emanuele mette a confronto le vite umane, le vite dei migranti e non solo, con gli alberi, le radici, la bellezza di una farfalla. Ci viene raccontata, tra le righe, la storia di Qasim che dal Pakistan è arrivato in Italia via terra, di chi ha abbandonato la propria vita, le proprie amicizie , la propria terra perché costretto a farlo. Le foto di Margherita continuano a scorrere e ci fanno vedere i ragazzi impegnanti in lavori socialmente utili a conferma di volersi impegnare per la comunità che li accoglie.
L’hastag della serata diventa #iocicredo, persino scritto sulla pelle di Bright.
Alla fine della presentazione l’emozione era generale sui volti di tutti ed un lungo e caloroso applauso ha premiato Margherita, Emanuele, e tutti i ragazzi del Bocco.
Il percorso di integrazione quindi continua con grande successo e, fermandosi a parlare con alcuni dei ragazzi del Bocco, loro ringraziano tutti quelli che scambiano parole con loro abbattendo il muro della diffidenza trattandoli come conoscenti, trattandoli come amici.
Complessivamente il pomeriggio è trascorso come una festa in famiglia, sereno, disteso, con tanta voglia di conoscersi e ascooltarsi.
(Centro di Ascolto Casina)