Entra nel vivo il programma promosso dalla Pro Marola in collaborazione con l’Asd Tricolore e gli esercenti del paese.
Tra gli appuntamenti da segnare in agenda nel prossimo fine settimana, sabato 22 luglio alle 21 nell’Abbazia Matildica del paese, si terrà “Stelutis alpinis”, tre cori in concerto con la partecipazione delle corali Bismantova, Compagnia Piccolo Sistina di Castelnovo ne' Monti e Matildico Val Dolo di Toano. L’incasso della serata, al netto delle spese vive sarà devoluto alla Croce Rossa a favore delle popolazioni terremotate.
Il giorno seguente nella sede della ProMarola inaugura la mostra fotografica “L’Appennino dei ricordi” realizzata in collaborazione con la rivista “Tuttomontagna”, Nuova Tipolito ed Eurodesign. Verranno esposte le copie di ottantasei scatti fotografici originali, raffiguranti paesaggi, borghi e momenti di vita vissuta dalla gente della nostra montagna, da fine ottocento agli anni sessanta. Un percorso di storia autentica, dall’unità d’Italia al dopoguerra, di cui la popolazione dell’Appennino reggiano è stata testimone, attraverso gli innumerevoli eventi che l’hanno coinvolta.Le immagini, sono opera di insigni fotografi del tempo, raccolte e custodite dalla rivista Tuttomontagna, in oltre vent’anni di pubblicazione dei suoi calendari.La mostra rimarrà aperta tutti i giorni fino al 27 agosto.
Da ricordare inoltre le proposte per i più piccoli: al martedì “Marola a passo di bambino” con IdeaNatura e al lunedì e al giovedì “Pallone che passione!”, con le lezioni di calcio del mister dell’Asd Tricolore Massimo Lodi dalle 16.30 alle 18 nel campo sportivo di Marola.
Il programma è interamente disponibile sul sito www.marola.it, sempre aggiornato. La ProMarola desidera ringraziare fin da ora tutti coloro che collaborano alla riuscita del programma e a offrire un’estate di divertimento nel cuore dell’Appennino.
Senza polemica: date le numerose iniziative, sarebbe da valutare se “arruolare” e farvi aiutare anche dai famosi 5 migranti; con la possibilità di rendere più facile la convivenza tra gli indigeni marolesi e i migranti. È un’occasione.
(MA)
Buongiorno, noi abitanti di Marola non abbiamo bisogno di farci aiutare dai 5 migranti. Abbiamo sempre fatto tutto da soli senza l’aiuto di nessuno. Dovremmo farci aiutare secondo Lei da migranti e far scappare anche i pochi turisti che ci sono?! Portiamoli tutti al Vaticano ad aiutare quei poveri preti che sudano e lavorano molto durante il giorno, lì c’è tanto posto e tanta ricchezza per farli stare bene!
(Commento firmato)