La trentacinquesima edizione dell’America’s Cup, il più famoso torneo di vela, si è conclusa ieri. A vincere il team della Nuova Zelanda. Una vittoria che parla anche reggiano. Nell’equipaggio infatti c’è Gilberto Nobili, nato a Vetto 43 anni fa.
Gillo, questo il suo soprannome, è da tempo considerato uno dei migliori “grinder”, l’addetto che solleva i verricelli della vela, in circolazione. Un mix d’allenamento, (circa 12 ogni giorno), impegno, umiltà, lavoro di squadra e tanta bravura che lo hanno, finora, fatto vincere questa competizione per ben tre volte. Nel 2010 e nel 2013 con l’americana Oracle e ieri con il Emirates Team New Zeland.
Una vittoria incredibile, ottenuta nelle acque delle Bermuda, che vale la rivincita dopo la sconfitta, 4 anni fa, proprio con il team di Oracle e con il quale, però, Nobili gareggiava.
“Nessun rancore, lo sport è cosi”. Ha commentato Gilberto ai giornali. Partito quest’anno con l’intenzione di gareggiare per il team italiano di Luna Rossa, con il quale aveva fatto le prime due esperienze nel 2003 e nel 2007, una volta che Luna Rossa si è ritirata dalla competizione è stato lo stesso New Zeland a contattarlo per metterlo in squadra.
Fin da subito Gilberto si è messo al loro servizio lavorando allo sviluppo della barca e al sistema di bordo, per rendere il mezzo più competitivo possibile. Ma come ha ribadito più volte lo stesso Nobili “Il lavoro è soprattutto di squadra e la vittoria va divisa con il team”. Una squadra composto da circa novanta persone che si preparano e lavorano per anni prima di mettersi in acqua.
Ora tutta Vetto si prepara ad accogliere il suo vincitore con una gran festa: qualche giorno di ferie, del resto, il vincitore dell’America’s Cup se l’è proprio guadagnato.
(Cecilia Tondelli)
Complimenti!
(Roberto Malvolti)
Sei un grande e meriti tutti i miei complimenti e quelli della gente della nostra montagna. Grazie!
(Lucio)