Le cose belle hanno più valore, quando vengono costruite con lo scopo del “dono” alla propria comunità. In questo spirito verrà aperta al pubblico da sabato 10 giugno, la nuova biblioteca di Febbio (nel comune di Villa Minozzo), realizzata in una stanza fino a ieri inutilizzata di un edificio parrocchiale.
«Grazie all’idea e alla volontà di Angelo Mottini e Carla Conti – spiega il presidente della Pro loco, Mattia Casotti – si è avuta la possibilità di creare qualcosa al servizio della comunità. Dobbiamo dire che gli spunti non sono mancati, così come la partecipazione dei volontari che hanno collaborato». In breve tempo, la stanza è stata ridipinta, risistemata e riempita di libri donati dalla Biblioteca “Panizzi” di Reggio Emilia e dalle biblioteche di Casina e di Vezzano sul Crostolo. «Il nostro ringraziamento va inoltre a Paola Pacchioni del colorificio Carpi Due che ha fornito i colori per la sala, assieme ai tanti amici che hanno lavorato per rendere possibile la sala “libri” di Febbio: Fabio, Miriam, Daniela e Romano. Un sentito ringraziamento va anche a Don Luigi, per averci messo a disposizione il locale». Perché questo progetto è partito dalla gente, per i cittadini e i turisti di Febbio (che moltiplicano anche di dieci volte il numero dei suoi abitanti, nei momenti di maggior afflusso) è stato creato. «Si tratterà di uno spazio di consultazione dei libri autogestito, aperto per tutti i giorni. Un servizio culturale che in paese, nonché in tutta la valle, mancava e che ora tutti potranno sfruttare, senza alcun costo di gestione per la comunità. Una soddisfazione immensa – conclude Casotti – anche se ora attendiamo il riscontro del pubblico».
