Nel quadro delle manifestazioni inerenti il “Canto del Maggio”, legate alle tradizioni primaverili, sabato 20 maggio, a Montereggio di Mulazzo, si svolgerà un incontro/scambio di voci, musica e racconti tra il canto del maggio di Montereggio e i bambini dell’istituto comprensivo Bismantova di Castelnovo ne' Monti.
Una giornata, organizzata in collaborazione con Natascia Zambonini, coordinatrice dei progetti educativi dell’ente Parco appennino Tosco Emiliano. L’idea d’inserire questa giornata nelle iniziative del programma Mab Unesco è quella di approfondire i concetti di "trama" e di "scambio", cercando di comprenderne i valori, una giornata volta non solo a rievocare antiche tradizioni, atmosfere, usi e costumi ormai lontani ma ricchi di fascino e significato ma, anche, a creare nuovi “ambasciatori” del canto del maggio.
L’incontro tra gli “ambasciatori” della terra del maggio drammatico, con quelli di Montereggio, espressione del maggio lirico, ha come obiettivo l’idea di scambio, finalizzato ad accrescere la conoscenza dei luoghi di provenienza e rafforzare la propria identità culturale, affinché questi ragazzi diventino promotori delle tradizioni anche al di fuori del proprio territorio.
I veri protagonisti di questa giornata saranno i ragazzi, Cristian, Filippo, Jacopo, Jordan, Luca, Omar, Stefano, così come Alessia, Andra, Giulia e Nausicaa alla fisarmonica, accompagnate dal maestro Mirko Fruzzetti, mentre i “vecchi maggianti” resteranno un passo indietro.
Ai racconti sulla storia del canto del maggio, dei librai di Montereggio e dei suoi santi ed eroi si alterneranno Arianna, Costanza, Gabriele, Leonardo, Matteo e Tommaso.
Sandro Fogola, presidente della Pro Loco di Montereggio, sottolinea come l’idea degli “ambasciatori” nasce due anni fa grazie al supporto della signora Maria Teresa Melchiorri, con l’introduzione, presso le scuole del comune di Mulazzo, di una borsa di studio grafica sul tema del maggio e l’istituzione di un corso di fisarmonica, giunto alla seconda edizione, dedicato al compagno di una vita, il montereggino Bruno Prato.
Proprio in questa occasione, alla presenza del sindaco di Mulazzo Claudio Novoa e Sauro Pettazzoni membro del direttivo dell'ente Parco nazionale dell'appennino Tosco Emiliano, saranno consegnati i diplomi di merito agli otto ragazzi e ragazze partecipanti al corso di fisarmonica. Inoltre, verranno presentati i recuperi conservativi della prima fontana pubblica/abbeveratoio di Montereggio e di uno storico documento di licenza di libraio ambulante, recuperi avvenuti a cura della Pro Loco e dell’associazione Le Maestà di Montereggio.
Alessandro e Carlo, responsabili del maggio di Montereggio, commentano l’importanza del momento e del merito di avere portato il corso di fisarmonica nelle scuole del territorio, importante per il futuro di questa tradizione e per il presente, poiché un adeguato accompagnamento musicale è indispensabile per la riuscita di qualunque rappresentazione del maggio.
Una giornata frutto di un articolato progetto, di una serie di eventi e decisioni legati all’aspetto più creativo delle tradizioni, ossia alla sua speciale capacità di rispondere ai mutamenti della storia, come espresso da Natascia Zambonini, Massimiliano Nencioni e Giacomo Maucci “è necessario amare i nostri ieri, ma non portarli come un fardello nel futuro. Ogni generazione deve prendere nutrimento dalle altre e dare conoscenza a quelle che le succedono.”