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Ponte sul Rio Sologno: servono 800.000 euro per la messa in sicurezza

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Il ponte sul Rio Sologno sulla SP 8 in comune di Villaminozzo è da qualche tempo interdetto al transito dei mezzi pesanti che devono sobbarcarsi itinerari diversi e gravosi.

Il sopralluogo dei tecnici della Provincia ha verificato che per la riapertura occorre un intervento strutturale che costa 800.000 euro, soldi che la Provincia fatica a reperire, per cui si è pensato ad una alternativa con un guado provvisorio sul rio.

Su questo tema intervengono Massimiliano Coloretti, consigliere comunale di Villa (Progetto Villa), e Gabriele Delmonte, consigliere regionale Lega Nord, che interpella la Giunta perchè intervenga in aiuto alla Provincia di Reggio.

AGGIORNAMENTO: la risposta dei sindaci Fiocchi e Manari

“Il problema non è della Provincia, ma delle risorse che mancano: gli 800.000 euro necessari a rimettere in sicurezza anche per il transito pesante il ponte di Sologno non ci sono, pertanto ogni polemica è tanto inutile  quanto pretestuosa”.

E’ la replica dei sindaci di Ventasso e Villa Minozzo, Antonio Manari e Luigi Fiocchi, al consigliere comunale di opposizione a Villa, Massimiliano Coloretti.

“La situazione delle Province è nota, tanto che per la prossima settimana è stata programmata una giornata di mobilitazione nazionale e nemmeno due mesi fa tutti i presidenti hanno presentato un esposto cautelativo alle rispettive Procure della Repubblica per segnalare l’impossibilità, a causa della mancanza di risorse, ad adempiere ai compiti rimasti in capo all’ente dopo la riforma, ovvero la manutenzione di scuole e strade – continuano i due sindaci -  Polemizzare non serve, quello di cui hanno bisogno i cittadini che si spostano in corriera e le imprese che utilizzano i camion è una soluzione alternativa, la più rapida possibile, che consenta di non allungare i tempi di percorrenza dei mezzi pesanti, che da aprile per condivisibili ragioni di sicurezza non possono più percorrere il ponte: il percorso provvisorio all’interno dell’alveo del torrente, soluzione individuata da Comuni e Provincia dopo un confronto con le strutture tecniche, rappresenta la soluzione migliore per ridurre i disagi di cittadini e imprese nell’attesa che vengano reperite le risorse necessarie alla ristrutturazione del ponte sul rio Sologno, obbiettivo che rimane prioritario per le amministrazioni”.

12 COMMENTS

  1. Giusto, forse polemiche sterili non servono, ma definire le priorità da parte degli enti a mio avviso è fondamentale e pare sia fondamentale per la provincia di Reggio Emilia realizzare rotonde e piste ciclabili. Sono state bandite in questi giorni n 3 gare di appalto per 2 rotonde ed una pista ciclabile per un totale di circa 160.000 euro. E guarda caso sono investimenti fatti dove? Zona collinare e pedemontana. Per cui, cari sindaci, a mio avviso dovreste anche capire le reazioni della cittadinanza che oggi è abbastanza informata e che si chiede come vengano investiti i soldi pubblici e se esiste davvero una mappa delle priorità. Il fatto che le Provincie siano ormai in condizioni terzomondiste credo sia il risultato di una politica voluta o imposta, ma il fatto che le stesse investano comunque in progetti ed opere rimane, credo, una scelta dell’ente, ed è su queste scelte che vi si chiede di ragionare e d’interloquire e, se il caso, incidere ovviamente per il possibile.

    (Um)

    • Firma - um
  2. No, no, tutti zitti! Guai a lamentarsi! Certo che il ponte sul Rio Sologno non ha mai visto fare una manutenzione ordinaria costante, così come tutta la rete viaria provinciale che da Castelnovo ne’ Monti va verso il crinale. Il problema non è nel fatto che ora la Provincia non ha soldi, il problema è che negli anni non è mai stata programmata una manutenzione seria e degna di questo nome. Su tutti i ponti si è intervenuto quando la situazione era già critica, se si fosse fatta un po’ di manutenzione forse ora il problema non ci sarebbe o sarebbe più contenuto. Beh, cari sindaci, dite alla Regione di trovare i soldi alla svelta, ci sono attività economiche lassù dopo il ponte che patiscono già normalmente di una situazione di disagio, ora ancora di più. Ci sono persone che si spostano con mezzi pubblici che ora vedono le corse allungarsi e fare dei giri pindarici assurdi, tra cui i ragazzi che vanno alle scuole superiori a cui si chiede uno sforzo immane e 1 ora e 1/2 di corriera quando in realtà la strada da fare non supererebbe i 30 km.

    (Rita B.)

    • Firma - B. Rita
  3. Fare un guado è una presa in giro verso gli abitanti della montagna che hanno ancora il coraggio di abitare a Sologno, Ligonchio e in tutti i paesi della sponda destra della Val d’Ozola. I soldi non ci sono dove pare a voi, se si trattava di un ponte a Bagnolo o a Novellara sarebbe già stato appaltato, il comportamento dei due sindaci che pur di contraddire il PD provinciale accettano questa “pagliacciata” del guado è inqualificabile. Per non parlare poi della strada che da quel ponte sale verso Cerrè, completamente devastata sia come pavimentazione che come carreggiata, in alcuni punti l’asfalto è così sgretolato che in curva l’automobile scivola sul ghiaino, pericolosissimo per moto e bici.

    (FH)

    • Firma - FH
  4. Le responsabilità sono delle scelte politiche degli ultimi tre anni. Si è voluto impoverire l’ente Provincia senza prevedere una alternativa valida per le sue funzioni. Non parliamo poi del personale impoverito di professionalità, demotivato, indotto a spostarsi in altri enti: un danno incommensurabile per i dipendenti e i cittadini.

    (Massimo Romei)

    • Firma - massimo romei
  5. Per questa situazione assurda possiamo ringraziare le politiche di austerità che il Governo persegue ormai da anni. E’ già qualcosa che il ponte non sia crollato sopra qualche veicolo in transito, come ormai accade in Italia ogni mese. Il Patto di stabilità degli enti locali fa sì che anche quando ci sono i soldi, non si possono spendere. Viabilità e scuole sono le competenze rimaste alle defunte Provincie: per quanto riguarda le strade, la situazione è questa; per le scuole, non ci sono i soldi neppure per la manutenzione ordinaria. Avanti così! Ce lo chiede l’Europa.

    (Commentofirmato)

    • Firma - commentofirmato