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Sorpresa: le tariffe Iren crescono, ma solo a Reggio

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Scrive a Redacon Robertino Ugolotti, consigliere di Castelnovo ne' Monti, una corrispondenza sul caro tariffe di Iren.

"Giovedì 20 aprile Iren - documenta Ugolotti - ha approvato il suo bilancio con una crescita del 14 % e un dividendo pari allo 0,0625 euro per azione. Sembra dunque essere un’azienda in buona salute, se la consideriamo operante come una azienda privata, ancorché in regime di sostanziale monopolio, tanto da erogare quasi 8ml di euro di sponsorizzazione, dei quali il 22% a Reggio Emilia, ossia soldi a supporto del socio pubblico. Tuttavia, i cittadini di Reggio e della provincia reggiana si trovano a pagare un tariffa rifiuti molto superiore alle città di Parma, Piacenza e Torino, e per il nostro comune nei tre anni trascorsi l’aumento è stato quasi pari al 10%, nonostante sconti intervenuti dalla Regione e una cosiddetta razionalizzazione dei servizi, e per quest’anno crescerà del 3,4%, percentuale anche qui spalmata sul triennio a venire per un incremento complessivo ipotizzato sull’8%, il che fa del resto pensare che siano praticamente nulli i benefici effetti economici della raccolta 'porta a porta', diversamente da come era previsto, e annunciato".

"Ora - prosegue il consigliere - che questa azienda sia in salute è certamente un bene, ma dobbiamo nel contempo domandarci se abbia senso che un’azienda la cui proprietà è ancora in mano pubblica per il 51% abbia come scopo di continuare la sponsorizzazione di eventi quali la mostra fotografica europea, oppure Reggio Children e l’Istituto Peri-Merulo, ossia entità sostenute sempre e comunque dai cittadini, in forma diretta o indiretta, attraverso cioè tariffe e tasse, o se non sarebbe invece più opportuno pensare innanzitutto ad una riduzione delle tariffe Iren. Ci sarebbe anche da costruire un sistema più equo di pagamento, portando a regime un meccanismo di tariffazione in modo tale che i pagamenti siamo chiari e certi per i cittadini, e rapportati alla loro produzione di materiale da smaltire, e mentre stiamo ancora aspettando il Tmb promesso dall’allora assessore Tutino, nel 2015, il nostro territorio provinciale, dopo la chiusura sacrosanta della discarica di Poiatica e la disattivazione dell’inceneritore di Reggio, paga anche il fatto che il portare i rifiuti altrove ha costi più elevati".

"Ci sono dunque sul tavolo, e non da oggi, temi di primaria importanza, ma anche nell’anno in corso ci tocca di assistere al fatto che a pagare questa crescita di Iren sono solamente i cittadini, il che avviene anche con l’approvazione dei sindaci - sebbene quelli della montagna si siano astenuti, e va detto per correttezza - talché la sconsolante morale è il dover alla fine constatare che nonostante “battaglie” in atto ormai da anni prevale sempre la logica dei risultati economici e dei dividendi, alla faccia del “bene comune” della popolazione che i nostri governanti locali sbandierano in ogni occasione".

3 COMMENTS

  1. A me sembra non trascurabile la considerazione che qui si fa in ordine alla raccolta “porta a porta” e al riguardo sarebbe parimenti interessante conoscere anche la voce dell’ente, cioè di chi gestisce il servizio.

    (P.B.)

    • Firma - P.B.
  2. Ciò che scrivi, Robertino, mi trova pienamente d’accordo. Ci aumentano continuamente le bollette senza che ci siano le motivazioni se non dirigenti con stipendi da favola. La differenziata è una buona cosa ma comporta anche un impegno abbastanza gravoso per chi è anziano e deve usare contenitori diversi per i vari rifiuti,vere il contenitore della plastica,uello della carta da portare al cassonetto e, nel mio caso che mi impegno per fare le cose come si deve, la necessità di un aiuto per portare i contenitori dove richiesto. Se poi mi aumentano le tariffe mi potrebbe venire in mente di buttare tutto giù dalla finestra… Nel comune di Portovenere, dopo il primo anno di prova i rifiuti vengono conferiti nei cassonetti, tutti i cittadini hanno avuto una riduzione delle tariffe. E Iren ci taglieggia senza nemmeno dirci il perchè di questo aumento. D’accordo anche con P.B.

    (Paola Agostini)

    • Firma - Paola Agostini.