Il sindaco di Castelnovo ne' Monti e presidente dell'Unione dei comuni dell'Appennino, Enrico Bini, parteciperà all'iniziativa che i soci prestatori e sovventori delle cooperative reggiane fallite stanno organizzando insieme a Federconsumatori il 18 aprile, davanti alla Prefettura di Reggio Emilia.
Spiega Bini: “Mi sembra importante non lasciare soli i soci, che hanno perso il lavoro, e spesso anche i loro risparmi nei fallimenti delle cooperative edilizie. Parteciperò alla manifestazione del 18 aprile, ma già domani, 14 aprile, anche all'incontro indetto nella sede della Cgil a Reggio, a nome dell'Unione e anche per conto degli altri sindaci, che mi hanno tutti confermato la loro volontà di sostenere questo percorso. Ci sono proposte che sono state avanzate nelle sedi istituzionali per cercare il modo di tutelare i soci e i loro risparmi, credo che vadano discusse e approvate quanto prima. Conosco persone della montagna che hanno perso cifre importanti, e non sanno come affrontare il futuro. Confrontiamoci apertamente e cerchiamo una soluzione”.
Bini, un sindaco dalla “schiena diritta”, batto un cinque.
(Mario Guidetti, portavoce tavolo Hemingway)
Un vero uomo, in montagna ce ne fosse una ventina come lui cambierebbero tante cose.
(Pietro Zobbi)
Caro Bini, tutta pubblicità!, ormai questa gente è a casa! Mi sembri don Chisciotte ed i mulini a vento.
(Onny)
Vorrei chiedere a Onny se pensa di fare qualcosa per aiutare le tante persone che hanno perso lavoro e risparmi. E’ vero che ormai sono a casa, ma manifestare la propria solidarietà, non come don Chisciotte, ma come una istituzione che ci rappresenta tutti, è da ritenere un bel gesto, anche se il signor Onny non riesce a capirlo. Se questo anonimo seguisse il processo Aemilia, le intercettazioni, le mascalzonate in combutta con la mafia di tante persone considerate per bene, l’impegno, già da anni, del sindaco Bini che aveva denunciato l’espandersi del marciume mafioso, forse non avrebbe scritto una frase che, date le circostanze, suona abbastanza villana. Diamo una mano a chi si adopera per aiutare le persone in difficoltà, che ormai in Italia, non si contano.
(Paola Agostini)