VII - Gesù cade per la seconda volta
(Un giovane)
Ormai comincia l'assuefazione, il rischio dell'assuefazione a questa lunga agonia consumata davanti a questo gruppo di cenciosi polverosi che avanza e che nessuno dei passanti, dopo una prima curiosità, osserva. Questo rischio di assuefazione a me giovane - per il quale l'assuefazione non esiste o non esiste ancora - fa levare un grido: occorre rientrare, come Lui diceva, nell'utero della madre.
Occorre riguardare alle grandi idee della fondazione di quel Regno di cui Egli non dette i termini politici assegnando a ciascun di noi il compito di ricercarli nel cambiamento.
La più grande colpa di omissione di chi ci è stato maestro e di quelle istituzioni pubbliche che si chiamano scuole, è di non aver aiutato a disegnare in termini netti questi lineamenti culturali che attingevano ai suoi principi.
Noi siamo, più di ogni altra, una generazione senza maestri. Una generazione che soffre la guerra dell'incertezza e dell'istintivismo chiamato autenticità.
Fa che assumiamo Te per antico e nuovissimo Maestro. Dà la forza a questa generazione di nuovi poveri che siamo noi giovani, di scoprire le idee e le forze per costruire il Regno.
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Bisogna ammettere che la parte finale è una preghiera suggestiva e piena di pathos. La vita mi ha insegnato, però, che i buoni maestri si trovano accanto a noi, in famiglia (padre e madre), dai quali dovremmo apprendere, tramite l’esempio, i fondamenti della buona vita e cioè: altruismo, sobrietà, senso di appartenenza alla società e conseguente solidarietà. Dovremmo imparare dal loro esempio cosa significa l’impegno ed il sacrificio per il raggiungimento dei buoni obiettivi. Cerchiamo di imparare a giudicare serenamente noi stessi, la preghiera è solo un esercizio di training autogeno (a volte serve) poichè Colui che crediamo di pregare non risponde, mai.
(Raimondo Luzio, un vecchio)
La preghiera un “training autogeno”? “Colui che crediamo di pregare non risponde, mai”? Suoi legittimi pareri, ovviamente. Non certo asserzioni, fatti, come forse vuole farli passare, dato che spesso pure aspetti di quella che si ritiene realtà fisica a volte li troviamo inspiegabili (e chissà perchè). Chiarito questo, bene così. A lei le sue granitiche certezze ma agli altri lasci le proprie (eventualmente rispettandole). Saluti.
(Romano Bassi)