Venerdì 31 marzo p.v., alle ore 21, il Teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti ospiterà la rappresentazione dello spettacolo “Cyran”, un interessante progetto teatrale e di valorizzazione del dialetto emiliano, per la regia di Stile Teatrale, promosso dall'associazione culturale Cinqueminuti, il centro sociale Rosta Nuova, in collaborazione con fondazione I Teatri Reggio Emilia, e con il sostegno di Ancescao Reggio Emilia e Comuni di Reggio Emilia, Correggio, Guastalla, Castelnovo ne' Monti.
Quella al Bismantova sarà la prima rappresentazione dello spettacolo in un teatro, dopo essere stato portato in scena in alcuni centri sociali della provincia. Il progetto che sta all'origine dello spettacolo intende rinnovare la tradizione del teatro in vernacolo, con l’obiettivo di estendere il suo nucleo espressivo anche al repertorio letterario classico e moderno, rivolgendosi a un pubblico più ampio,non solo locale o generazionale.
Un processo analogo ma più avanzato si può osservare ad esempio nel campo della musica, che da tempo non esita ad amalgamare in forme nuove elementi linguistici indifferenziati (etno-rock). Dunque non si tratta di un ripescaggio nostalgico del dialetto, talvolta ridotto a cliché grossolano, ma del tentativo di restituire vitalità, forma poetica e decoro scenico ad un patrimonio dalle potenzialità ancora inesplorate. Dialetto come lingua viva, spregiudicata, che non insegna ma apprende, si arricchisce, si contamina di nuove espressioni, provenienti da altre realtà linguistiche, in una parola si reinventa.
Ma anche il dialetto come lingua matura, capace di esprimere la molteplicità degli stati d’ animo dell’uomo e la complessità dei conflitti presenti nel grande teatro, sulla scorta di autori come Ruzzante, Della Porta, Goldoni, Testori, Pasolini. Si è voluto quindi cercare un testo classico, noto al pubblico, che possedesse la grazia della poesia, le sottigliezze del linguaggio amoroso, le sfumature psicologiche nei personaggi, e la scelta è caduta sul Cirano di Bergerac.
Cyran vede la produzione di Daria De Luca e sarà portato in scena da Luca Criscuoli (Cirân), Julia Rossi (Rossana), Alessandro Calabrò (Cristian), Aldo Carboni (C. ed Vian), Andrea Terzi (Vis. Valveird), Giorgio Vinsani (Ms. Veinsol), Luciano Taroni (Dorian). Scenografie di Alice Benazzi, costumi di Francesca Messori, realizzazioni sartoriali di Monica Salsi, regia a cura di Stile Teatrale.
Secondo la leggenda creata dalla tradizione teatrale, il cadetto Cyrano, follemente innamorato di sua cugina Rossana, che invece è innamorata del bel Cristiano, compie un gesto di estrema abnegazione: aiuta il suo rivale a conquistare la donna amata da entrambi, prestandogli il suo ingegno poetico. Questa scelta non sarà priva di conseguenze per il bizzarro triangolo amoroso.
Può il dialetto emiliano esprimere tutte le sottigliezze e le sfumature di un conflitto amoroso? Il mito di Cyrano è piuttosto ingombrante, ma la versione di Stile Teatrale stuzzica il mito senza nulla togliere all’enfasi poetica del cadetto dal naso deforme.