Addio ad Agostino, maestro dell’Ars canusina su pietra

Si è spento, a 68 anni, dopo una breve lotta contro la malattia, Agostino Guazzetti, probabilmente il maggiore esponente vettese dell’Ars canusina che, nel suo caso, trovava realizzazione su pietra.

Carabiniere in congedo, attivo promotore della locale associazione, aveva lavorato,  per una vita, come dipendente comunale, ma non aveva mai smesso di dedicarsi a quella passione appresa dal padre e coltivata sin da ragazzo: la scultura su pietra, fosse essa arenaria di Vetto o marmo di Carrara. E, per questo, il compianto sindaco Athos Nobili gli aveva commissionato alcune opere che, tuttora, rappresentano elementi artistici di arredo urbano nel capoluogo: la fontana matildica, il busto al generale Dalla Chiesa, il monumento all’alpino inaugurato per la memorabile festa degli alpini del 20 agosto del 1999.  Un’opera, quest’ultima, in memoria dei tanti alpini vettesi caduti o deceduti e per il quale Agostino non aveva voluto incidere il fucile, ma solo il piccone. Suo, anche, il monumento ai caduti di Rosano.

Ritiratosi a pensione, Agostino aveva così potuto dedicarsi alla sua passione di sempre, decorando con fregi su sasso (arenaria vettese la sua pietra per eccellenza) e incisioni anche le case di amici. Poi, quasi quattro anni fa una scelta forte: “per fare omaggio o ringraziamento” per la ripresa dalla malattia che lo aveva colpito nel 1982, il dono di una statua a San Lorenzo, ricavata da un blocco di quindici quintali, posta da allora, il 6 luglio del 2013, sul sagrato della chiesa vettese. E a Redacon che gli aveva chiesto… tra duecento anni chi passerà innanzi a questa statua? “Penso semplicemente che con la mente andrà a qualcuno che in precedenza ha voluto lasciare un’opera, così come un secolo fa ha fatto il medico Carlo Arlotti, col Cristo ligneo”.

Lascia la moglie, Olga, la figlia Sonia con il marito Giampiero Motti, imprenditore, l’adorato nipotino Claudio e la sorella Ilde.

I funerali domani, mercoledì 21, con partenza alle 15,10 dalla camera mortuaria di Castelnovo, alle 15,30 alla chiesa di Vetto e da lì al cimitero locale. (G.A.)