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Poiatica / “Tra gioia immensa e angoscia”

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Il comitato "Fermare la discarica" commenta gli ultimi sviluppi della vicenda Poiatica: "Abbiamo appreso oggi (ieri, ndr) la notizia sulla Gazzetta di Reggio che la Direzione distrettuale antimafia di Bologna ha aperto un fascicolo d'indagine per il reato di traffico illecito di rifiuti nella discarica di Poiatica, raccogliendo le inchieste della Procura di Reggio Emilia, le perizie di Ispra, del Politecnico di Milano e del Corpo forestale dello Stato. Oscilliamo, in queste ore, tra una gioia immensa per l'avvio di un percorso che sembra voler far luce su 20 anni di gestione di discarica e l'angoscia di tutti quei timori, come residenti vicino la discarica, che ora diventano realtà.

Abbiamo da sempre invocato l'intervento delle istituzioni per far emergere quei dubbi che troppo spesso abbiamo denunciato, anche venendo tacciati di allarmismo, e che ora vengono ascoltati dalla giustizia italiana e dalla procura reggiana e bolognese, in particolare. E' una grande liberazione. Ci chiediamo con quale coraggio la politica regionale, oggi, potrebbe voler aggravare una tale delicata situazione continuando a smaltire i rifiuti a Poiatica sotto il falso nome di 'riqualifica' o 'messa in sicurezza' (posto che: se è vero che la discarica non è stata chiusa in sicurezza anche in questo caso andrebbero certificate le responsabilità).

A chiunque si adopera in questo percorso di indagine che riguarda la nostra terra ferita emiliana di montagna noi rivolgiamo la nostra profonda riconoscenza e fiducia".

2 COMMENTS

  1. Dal comitato EcologicaMente ho appreso che l’ente proprietario, ovvero Iren SpA, ha l’obbligo di accantonare 7 euro a tonnellata per la messa in sicurezza e la manutenzione della discarica dopo la chiusura. Approssimando in circa 2 milioni di tonnellate i rifiuti scaricati a Poiatica, il totale è 14 milioni. Ci sono questi denari, dove sono finiti? A garantire i debiti di Iren con le banche? Pare inoltre che lo studio svolto dall’Università di Bologna (già gestita, non a caso, da un magnifico rettore noto maestro massone), ovvero conferire 800.000 tonnellate di inerti, “rifiuti speciali”, come le ceneri radioattive della centrale elettrica a carbone di La Spezia, ripeto “l’affare” prospettato dalla Alma Mater Studiorum di Bologna vale oltre 100 milioni di euro per Iren (gli esperti del settore affermano che gli “speciali” vengono pagati, a seconda delle tipologie, sino a 150 euro la tonnellata). Quindi la vicenda della messa in sicurezza farebbe guadagnare a Iren cento milioni di euro + i quattordici già incassati e che non sarebbero spesi per la messa in sicurezza (obbligatoria per la società proprietaria). Sono dei veri geni, non pare anche a voi? Ultima domanda: quando scatteranno le manette per tutti coloro che hanno minato la salute della popolazione di un’intera vallata, bambini con leucemia, neonati malformati, giovani donne e uomini con tumori, anziani con malattie degenerative e bambini nati morti, come hanno denunciato i tre coraggiosi parroci della nostra montagna, don Raimondo Zanelli, don William Neviani e don Graziano Gigli?

    (Alessandro Raniero Davoli)

    • Firma - Alessandro Raniero Davoli
  2. Spero di non sporcare la bellezza di questo articolo con un commento, ma è troppo forte il desiderio di esprimere a tutti voi la mia riconoscenza, che è poi la riconoscenza che tutta la montagna vi deve, per la l’azione determinata che in tutti questi anni avete svolto, riempiendo la negligenza di tanti.

    (mv)

    • Firma - mv