Per Cervarezza arriva il classico “magic moment”, il momento magico. Diventa "finalmente" capoluogo comunale. Un’ambizione forse coltivata da sempre. Il paese è probabilmente il più popoloso di tutto il vastissimo territorio che da oggi dovrà amministrare, più dei passati quattro capoluoghi di comune che oggi sono raggruppati: Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto. Una svolta a suo modo storica (infatti la sala era piena di cittadini). V’è, in provincia, un unico altro caso di denominazione diversa tra comune e centro amministrativo: Ciano d’Enza, capoluogo del Comune di Canossa.
La decisione è scaturita dal consiglio comunale riunitosi ieri sera (come accaduto finora) a Cervarezza, presso quel centro dedicato alla stimata poetessa locale Teresa Romei Correggi che diventa appunto il nuovo palazzo municipale; ovviamente bisognoso di adattamenti ma fin d’oggi fruibile, come sottolineato più volte dal sindaco Antonio Manari, essendo già sede di altri servizi.
Unanimità, nelle dichiarazioni. Ma le cose non sono andate proprio piane piane. Tanto è vero che i quattro consiglieri della minoranza, pur appunto d’accordo con la decisione, al momento di votare sono usciti dall’aula. Quindi lasciando alla sola maggioranza l’approvazione, con i suoi nove voti.
Ma andiamo con ordine.
Dopo l’introduzione del punto in discussione, ha parlato Paolo Bargiacchi, capogruppo di minoranza, già sindaco di uno dei comuni soppressi con la fusione, Collagna, e già candidato sindaco al nuovo comune che s’è formato. “Sulla localizzazione della sede siamo tutti d’accordo – ha esordito – ma sui giochini, sui pocci, no”. Spiegando: “Se la sede sarà a Cervarezza, non può essere che qualche servizio sarà dislocato qui e qualche altro a Busana”.
Già, Busana. Se n’era già trattato molto nel punto precedente dell’ordine del giorno (piuttosto sibillino nel titolo: “Presa d’atto della deliberazione del consiglio congiunto di municipio n. 2 del 26 novembre scorso – Determinazioni conseguenti”). Il paese sembra un po’ rischiare di “sparire” dalla carta geopolitica del territorio in questione, dopo essere stato per tanto tempo sede di comune, sede dell’Unione dei comuni dell’alto Appennino, sede provvisoria (finora) del nuovo Comune… “E dire – punzecchia Bargiacchi – che è stato il luogo ove i sì alla fusione sono stati il maggior numero…”. La maggioranza peraltro s’è spesa (in tal senso hanno parlato i consiglieri Federico Franchini e Francesco Ferretti) nel rassicurare che il palazzo ex municipale busanese non verrà di certo abbandonato e che una commissione che si costituirà ad hoc, come deciso in serata, si occuperà di studiare in dettaglio il tema degli spazi, delle vecchie sedi municipali, dei servizi da erogare alla cittadinanza.
Secondo Bargiacchi “s’è perso il senso della misura e della responsabilità, perché l’eventualità di servizi comunali dislocati un pezzo da una parte e uno dall’altra va contro le norme; cosa ci sarà a Busana e cosa a Cervarezza? Non lo sapete neanche voi…”. Se la sede di Busana fosse “salvata”, in quel territorio ex comunale si verrebbero a contare due centri di servizio – Busana e appunto Cervarezza – a differenza di tutti gli altri ex comuni, che invece ne hanno uno solo. Tema non nuovo. Ma in effetti il campanilismo è tutt’altro che morto e probabilmente non “decederà” nè molto presto né facilmente. La dimostrazione come si dice “plastica” è stata data anche da un intervento polemico di Alessia Cagnoli, anch’ella esponente della minoranza, che in sostanza col suo discorso accusa: “Busana favorito rispetto a Ligonchio”.
Bargiacchi riprende ed incalza: “Avete paura di perdere il favore dei busanesi, che hanno scelto in massa per la fusione? Ma ora non siete più in campagna elettorale, voi ora siete i governanti di questa terra”. “Ancora non si sa se arriveranno i fondi per sistemare questa sede: perché dunque tutta questa fretta?”. “Ragionate e riflettete”, è l’esortazione, “per evitare di buttare fumo negli occhi”. E sull'istituzione della commissione, sarcastico: “Nella migliore tradizione, una commissione non si nega a nessuno”.
Il sindaco ha ascoltato e poi ha replicato. Ha anzitutto bollato l’intervento come “retorico” e poi è passato a spiegare che intanto di “risparmi ne abbiamo fatti: considerate solo i rimborsi, passati da oltre 20mila a circa 1.000 euro”. Ma comunque, con riferimento all’accusa di voler cavalcare il consenso, ha risposto che l’affermazione è del tutto fuori luogo, in quanto “non ho assolutamente intenzione di ricandidarmi; quindi il consenso non c’entra: c’entra solo l’intenzione di fare le cose al meglio per la cittadinanza”. Ha messo l’accento sulla carenza di spazi: “L’unica sala adatta ad ospitare il consiglio è questa: non ve n’è né a Busana né a Ramiseto e a Ligonchio è la metà di questa. A Busana non c’è neanche una sala d’aspetto: quando qualcuno arriva per un appuntamento deve stare in corridoio in piedi. Non ci sono spazi se si deve accogliere qualcuno. E poi l’archivio: non sappiamo più dove piazzare il materiale. La scelta di come localizzare i servizi e l’accoglienza ai cittadini dovrà tenere conto anche di tutto questo”. Ha inoltre sottolineato la difficoltà di unificare i vari servizi esistenti fino ad ora (quattro uffici tecnici, quattro uffici anagrafe e via dicendo) in uno solo: “Occorre tempo”. Ricorda la situazione socio-demografica di un territorio che anche nel 2016 (sul 2015) ha perso l’1% della popolazione, 45 persone. A questo ricollegandosi, riferendosi alla sede di Busana sì o no: “Se vi è la possibilità - nella razionalità - di tenere aperto qualcosa qui da noi, dove si vedono troppe finestre chiuse, io lo faccio”. Mentre poi Manari riferisce di essere in comune tutti giorni, o mattina o pomeriggio, Bargiacchi lascia cadere, inserendosi, un accenno “avvelenato”, sembra più di carattere personale: “Villa Verde…”. Il riferimento scatena la maggioranza e varie voci insieme si levano contro il capogruppo di minoranza. Il sindaco, visibilmente contrariato, riprende poi la parola per riferire a mo' di annuncio: “Approfitto di questo per comunicare a tutti che sono in pensione dal 31 dicembre scorso e mi reco a Reggio, a Villa Verde, due ore alla settimana, il lunedì dalle 15 alle 17, per ricevere pazienti che ancora mi chiedono consulenze su loro esami”.
Il clima è surriscaldato (anche dal pubblico qualcuno cerca di prendere la parola, ma com’è noto ciò è vietato; non si tratta di un'assemblea aperta). Interviene Valter Magliani (maggioranza), piuttosto indignato ma rimanendo nel merito, per dire che intende rimandare al mittente l’accusa di “irresponsabilità”. La minoranza si era vista intanto respingere sia un’integrazione (sul punto precedente a quello più “caldo”, comunque ad esso correlato) che un emendamento (su questo punto); viste le modalità del procedere della discussione, forse tutto l’insieme ha contribuito a far prendere la decisione, al momento del voto sulla scelta della sede definitiva del Comune, di uscire dall’aula. Forse per protesta.
Minoranza che poi è rientrata per la trattazione del quarto ed ultimo punto in agenda, certamente meno “gravido” di possibili polemiche rispetto a quanto udito fino a quel momento (si parla di affidamento del servizio di tesoreria).
Se il problema di questo Consiglio è quello di come mantenere il potere sui cittadini, è la dimostrazione che non si vuole cambiare niente. Comune nuovo, ma niente di nuovo!
(Cristiano Dolci)
Come busanese ringrazio sentitamente. Almeno io non sono nella schiera dei profondamente delusi, visto che si è verificato esattamente ciò che mi aspettavo dal momento in cui è passata la fusione. Ora i problemi gravissimi del Comune di Ventasso saranno tutti risolti.
(Daniela Venturi)
Giusto, perché la fusione avrebbe portato benefici a livello di costi. Complimenti, invece di 4 sedi da mantenere ne avremmo 5, questo sì che è il modo di razionalizzare le già poche risorse, e almeno funzionassero…
(Marco Galeazzi)
Sì, benefici a livello di costi. Basta guardare i dipendenti che girano tutta la mattina da un ex comune all’altro (operai, vigili) con i mezzi del Comune. Questo sì che è risparmio, chi paga queste spese? Ma tanto è un comune di pochi chilometri quadrati, quindi la spesa è minima, vero? Una cosa vergognosa.
(Alessandro N.)
Ma secondo lei, quando i dipendenti del Comune devono spostarsi per lavorare, come per esempio i vigili che lei ha nominato, che mezzi dovrebbero utilizzare? L’automobile personale?, la biga?, l’astronave?, la Batmobile?
(M.M.)
Se fanno la sede a Cervarezza non va bene; se tengono aperto il municipio di Busana non va bene; se si valorizza Ventasso non va bene; se si valorizza Cerreto non va bene; se piove è colpa dell’amministrazione di Ventasso; se frana è colpa dei politici. Dev’essere davvero gratificante lamentarsi solo per il gusto di farlo, eh?
(Mario M.)
Caro Alessandro N., tanto per chiarezza, tutti i Comuni che hanno fatto le fusioni hanno dei dipendenti, come tutte le ex Province, come la Regione ecc. È normale che si vada da un posto all’altro per servizio. Ma tanto per correttezza, ogni ex Comune ha i dipendenti che lavorano al 90 per cento nel comune dove erano stati assunti. Non ho mai visto a Ligonchio gli operai di Collagna se non in casi eccezionali. Bisogna aiutarsi l’uno con l’altro, smettiamola con i campanilismi da montanari di 100 anni fa. Oltretutto le rendo noto che molti dipendenti con la propria auto prima percorrevano 3 km, adesso ne percorrono di più, senza rimborso.
(Andrea)
Caro signor M.M, non mettiamola sul ridicolo per favore. Nessuno ha detto che nè i vigili nè gli operai devono usare la propria macchina, ma se prima facevano 10 km al giorno all’interno del proprio comune ora ne fanno 100 al giorno per lavorare sul nuovo comune, spendendo tempo e denaro pubblico. Caro signor Andrea, tutti i comuni che hanno fatto le fusioni sono dislocati come il comune di Ventasso o si trovano a pochi chilometri uno dall’altro? E poi davvero il 90 per cento dei dipendenti è rimasto a lavorare nel comune dove era stato assunto? Ha provato a fare un giro negli ex comuni a vedere quanti dipendenti trova al lavoro? Mi fa piacere che si continui a raccontare che gli asini volano, ma per fortuna tanti cittadini sono obiettivi e vedono le cose come realmente stanno e tanti sono pentiti di aver votato a favore della fusione, in quanto non si sta realizzando niente di quanto era stato promesso, questa purtroppo è la realtà.
(Alessandro N.)
Ridicolo? Mi sono semplicemente uniformato al suo commento. Prima della fusione, con l’Unione dei comuni, mi risulta che alcuni dipendenti facessero già il turn over fra gli allora quattro comuni; coloro che non dovevano spostarsi allora sono esattamente gli stessi che tutt’oggi lavorano per il Comune di Ventasso senza spostarsi dal municipio in cui hanno sempre lavorato. Le risulta forse che ci siano stati dei licenziamenti? Forse qualcuno è arrivato alla sacrosanta pensione.
(M.M.)
Comunque, signor Alessandro, forse gli asini che volano li vede solo lei. Negli ex comuni ci sono rimasti a lavorare le persone sufficienti per portare avanti le cose. Questo si chiama efficienza, non balle. Comunque se non le sta bene la nostra fusione potrebbe sempre andare più a valle ad abitare. Viva la fusione. Per quanto riguarda i chilometri si fidi che in Emilia, come nel resto d’Italia, ci sono comuni con fusioni dove i mezzi comunali percorrono ben più chilometri. E non mi venga a dire le solite cose tipo, ah, qui siamo in montagna, ah, ci sono le curve, ah, c’è il disagio. Adesso veda lei gli asini che volano. Le fusioni ci vogliono.
(Andrea)
Dimenticavo, con questa risposta chiudo dicendo che le fusioni, in quasi tutti i casi come il nostro, portano solo benefici. Saluto il signor Alessandro sperando di trovarlo al bar per bere un bicchiere alla salute della fusione.
(Andrea)
Nulla di nuovo, tutto procede come stabilito, non da questa Amministrazione ma dal governo ombra del Comune di Ventasso che invece è quello che prende le decisioni. A quasi un anno dalla nascita effettiva del nuovo Comune l’unica cosa fatta è la 5^ sede, unico scopo convenienza elettorale, quindi ci troveremo ad avere due sedi a meno di tre km di distanza, con un enorme privilegio degli abitanti dell’ex Comune di Busana rispetto a quelli che abitano nei punti più lontani. Una fretta enorme di deliberare la 5^ sede senza avere la ben che minima idea di quali servizi lasciare nelle varie sedi, ma soprattutto con costi per l’adeguamento della sede di Cervarezza che ancora non ci sono, per non trascurare il fatto che non si è tenuto minimamente conto del parere delle municipalità che in merito si erano espressi in modo unanime. Si sta disattendendo completamente i veri motivi per cui abbiamo scelto di fare questo Comune, che non sono certo quelli di aumentare le sedi, aumentando quindi i costi di gestione dell’ente, con l’unico scopo di mantenere i consensi di una parte di questo comune che evidentemente al sindaco interessa di più. Abbiamo scelto di fare questo comune come ultimo tentativo di invertire le sorti di questo territorio, costruire opportunità per i giovani, rilanciare il turismo, aiutare le imprese, creare lavoro e soprattutto avere una voce più autorevole nei confronti dei livelli istituzionali superiori. Purtroppo invece mentre la Regione continua a togliere servizi, vedi neonatologia, il Comune si occupa di costruire altre sedi e non proferisce minimamente parola in merito a un provvedimento che vedrebbe il Comune di Ventasso essere quello più colpito. Questa amministrazione doveva essere il nuovo che avanza, una ventata di novità rispetto “all’uomo di partito Bargiacchi”, alla politica vecchia, e invece i fatti stanno dimostrando esattamente il contrario. Vedo un’Amministrazione succube delle decisioni prese a Bologna dal Pd, che prima ha fatto il modo di far saltare le primarie, da esso stesso volute, perchè evidentemente si era reso conto che non sarebbero andate nella direzione voluta; e adesso continua a prendere decisioni che continuano ad uccidere il crinale nell’indifferenza dei nostri amministratori, che dovrebbero anche cominciare a dire che progetti e provvedimenti hanno messo in campo in questo primo anno di amministrazione, a parte la 5^ inutile sede!
(Emiliano)
Da presidente della municipalitá di Collagna, sono rimasto davvero sbalordito dall’atteggiamento dei presidenti dei municipi di Ramiseto, Busana e Ligonchio, con i quali nella della seduta congiunta del 26/11 si è deliberato contestualmente alla piena operatività della nuova sede comunale in Cervarezza Terme (delibera n. 1) anche come sede della municipalità di Busana (delibera N 2)! Le delibere sono state approvate all’unanimità dai consiglieri presenti, 14 su 14. Chiedo a lor signori che senso ha proporre e dopo dire il contrario di ciò che si è proposto in atti ufficiali? Differente l’atteggiamento da parte della maggioranza comunale, che non ha ritenuto valida la nostra proposta. A mio parere in discordia con quello deliberato dalle municipalità, per cui contro i rappresentanti dei vari territori, ma nella loro funzione e nel loro potere! In ottica di razionalizzazione mi sembra una cosa assurda, assurdo per chi vive a Succiso, Miscoso, Ospitaletto, Piolo, Valbona o Cerreto, che per recarsi ai punti info delle municipalità devono fare oltre 10 km, che diventano oltre 20 per recarsi in sede municipale. Gli abitanti di Busana ne dovrebbero fare 3! Un trattamento impari, a mio modesto parere. Così come per comodità degli utenti dell’ex comune di Busana, che si recheranno in municipio a Cervarezza per poi magari andare a Busana per completare alcuni servizi. Lo stabile di Busana andrebbe utilizzato per altro. Esesmpio per Posta, servizi alla persona, ma non pensarlo come sportello polifunzionale della municipalità o di info come quelli degli ex municipi più lontani da Cervarezza. Ricordo che a Cervarezza esiste già uno sportello Uit, che tra l’altro funziona bene.
(Enrico Chicco Ferretti, presidente municipalità di Collagna)
Ottima scelta, il nuovo Comune necessita di una sede più ampia, con ampie sale e maggiori spazi per le sale di attesa:
– Busana: mq 219 x n. 4 piani = mq 876 (da togliere spazi banca);
– Cervarezza: mq 259 x 3 piani = mq 777 (da togliere ambulatorio e portico).
Occorre essere chiari e dire le vere motivazioni, condivise oppure no. Al di là di questa decisione che era stata proposta da entrambe le liste e pensata da noti capipopolo, solo ed esclusivamente per ricerca di consenso, credo che i cittadini del crinale siano stanchi di proclami; vogliamo vedere efficienza, razionalizzazioni, idee per sviluppare la montagna e soprattutto per unirla e non incentivare i campanilismi disastrosi e non produttivi. Scelte non produttive anche per chi pensa momentaneamente di trarre vantaggi per il proprio orticello, ormai arido e abbandonato. Era così difficile e dannoso scegliere tra una delle 4 esistenti da secoli? Cordialità.
(Fabio)
Riprendo un attimo il discorso del presidente della Municipalità di Collagna, rimango sbigottito io, se i problemi del territorio sono la sede e la collocazione di uffici, non ci siamo proprio! Ricordo che il nostro territorio e i nostri cittadini si aspettano da noi il mantenimento dei servizi (uffici polifunzionali), i servizi sociali, la scuola, la manutenzione del territorio, creare presupposti per il lavoro, incentivi e incremento del turismo, lavori pubblici, sostegno alle nostre aziende e alle persone che non riescono a tirare avanti. Questa polemica mi sembra inutile e sterile, sono sicuro che nella struttura dell’ex Comune di Busana si troverà il sistema per collocare attività di sostegno alla persona e alle attività presenti nel territorio. Con questo mio scritto non intendo polemizzare, ma lavorare e rendermi utile per la realizzazione di un Comune efficiente. Cordiali saluti
(Luca Cagnoli, presidente Municipalità di Ligonchio)
Come sempre si parla per polemizzare senza mai conoscere realmente come stanno i fatti. La sede di Cervarezza non è la quinta sede, ma l’unica sede del comune di Ventasso, in quanto un nuovo ente così importante necessitava di una sede centrale e unica per il comune. Come ben sapete, spero, nello statuto firmato dagli ex sindaci dei comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto riguardante la fusione, viene esplicitato chiaramente che presso le 4 sedi degli ex comuni opereranno sportelli polifunzionali per i servizi di prossimità al cittadino. Nella sede centrale di Cervarezza verranno portati solamente gli uffici che sono stati accorpati dopo la fusione. Inoltre, i fondi per l’adeguamento della sede di Cervarezza furono richiesti dalla precedente amministrazione e sono finanziamenti regionali per la messa in sicurezza e il rifacimento di edifici comunali. In quest’ottica si è deciso di portare la sede in un luogo nuovo, più grande rispetto a tutti gli altri possibili edifici presenti negli altri paesi comunali, fornito di ampio parcheggio e altri servizi nelle immediate vicinanze. Inoltre viene utilizzata una sede che altrimenti sarebbe rimasta vuota pur gravando sul bilancio comunale, poiché sempre in funzione. Quindi le polemiche inutili dei precedenti commenti sono prive di fondamento. Penso che i reali problemi siano altri, anche se chiaramente le polemiche da bar sono sempre all’ordine del giorno. Come mai nessuno disse nulla quando, a differenza degli altri 3 ex comuni al momento della fusione, uno degli ex comuni presentava un ingente disavanzo dovuto a un elargimento poco oculato di fondi comunali? Mi auguro che tutti, amministrazione e cittadini, lavorino per favorire concretamente uno sviluppo del territorio, accantonando inutili campanilismi e sterili polemiche da bar che non fanno altro che nuocere alla collettività.
(Nicola Romei)
L’immobile individuato è il “più grande rispetto a tutti agli altri”? La matematica non è un opinione. Le motivazioni sono altre, giuste o sbagliate, sono note e chiare. Questo non vuol dire che la decisione sia errata, è soltanto non prioritaria, un semplice specchietto per le allodole. Saluti.
(Fabio)
La decisione presa dal sindaco e dalla maggioranza ha reso carta straccia un documento votato all’unanimità dal consiglio congiunto di municipalità, organo che rappresenta tutti i cittadini, sia di maggioranza che di minoranza, recatisi al voto. C’e’ da chiedersi se avrà ancora senso il parere delle municipalità. Decisione da inconsapevoli: deliberare senza nemmeno una bozza di progetto, senza sapere cosa verrà a Cervarezza e cosa resterà a Busana. Ha poco senso indire una commissione dopo che si è già deliberato. La decisione privilegia cittadini rispetto ad altri, con costi che ricadono anche su quelli svantaggiati che vedono inoltre due sedi a 3 km di distanza. Giochi politici o di partito? La scelta della 5^ sede è uno spreco di risorse in un momento di crisi,disoccupazione, calo demografico; risorse che poi mancano per supportare le nostre imprese e attività, per migliorare la viabilità e incentivare il turismo, per la manutenzione del territorio e per risolvere tantissimi altri problemi.
(Matteo Bianchi, vice presidente municipalità di Ligonchio)
Non è, ripeto, la quinta sede, ma prendiamo comunque buono tale appellativo. Leggendo quindi questo commento, chiedo: la sede a Cervarezza ha costi talmente elevati da precludere eventuali investimenti in strade, infrastrutture, welfare, turismo, manutenzione territoriale? Quindi la sede di Cervarezza ha costi quantificabili in centinaia di migliaia di euro? Mi sembra piuttosto che vi stiate appellando al nulla per contestare e fare polemica non avendo temi alternativi. La scelta fatta è una scelta sensata e di buon senso, volta alla collettività. Chiedo un’ultima informazione visto che è della municipalità di Ligonchio: 160.000 euro stanziati per il rifacimento degli spogliatoi del campo sportivo di Ligonchio, che non viene utilizzato se non in pochissime occasioni, sono invece un investimento adeguato? Grazie.
(Nicola Romei)
Condivido pienamente il pensiero del presidente del municipio di Ligonchio, soprattutto perchè queste polemiche vengono non solo dopo il consiglio comunale che ha deliberato la sede a Cervarezza, ma anche in seguito alla giunta in cui noi presidenti abbiamo avuto l’occasione di vedere i “numeri” del bilancio… quello che spende il Comune di Ventasso per garantire i servizi e quello che chiede effettivamente ai suoi cittadini! Peccato che, come al solito, fa più scalpore la nuova sede a Cervarezza che per esempio il trasporto scolastico completamente gratuito ai nostri ragazzi!! Per quanto mi riguarda e senza voler fare ulteriore polemica, non penso si tolga niente a nessuno se si ritiene opportuno utilizzare un edificio già esistente, già funzionale e già di proprietà del comune come quello di Busana per eventuali servizi o attività che si ritengano utili per i cittadini.
(Marianna Erta, presidente Municipalità di Ramiseto)
Nella comunità di Ligonchio è presente da molti anni l’Usd Ligonchio che milita nel campionato di 3^ categoria.L’unione sportiva dilettanti Ligonchio, come altre associazioni del comune di Ventasso, grazie all’impegno di molte persone, è punto di riferimento e aggregazione per tutta la comunità del Ventasso e per moltissimi giovani di tutta la montagna. Nel periodo estivo arrivano numerose richieste da associazioni sportive da tutta Italia per venire in ritiro a Ligonchio, portando benefici e introiti per tutti; ma a causa di strutture sportive non idonee sono costrette a cambiare destinazione. E’ di fondamentale importanza avere strutture sportive adeguate, sia per i nostri giovani sia per il turismo. Causa ritardo delle entrate economiche provenienti dall’Enel e causa l’arrivo del commissariamento dell’ex comune di Ligonchio per iter pre-fusione, l’Amministrazione Pregheffi non è riuscita a portare a compimento molte opere, lasciando perciò al futuro Comune di Ventasso molte risorse finanziarie, lasciando anche in eredità al futuro sindaco di Ventasso un programma di interventi urgenti, fondamentali per il territorio. Forse si sta facendo della polemica inutile: non vedo cosa c’entri lo spogliatoio di Ligonchio con il poccio della 5^ sede che è un evidente spreco di risorse. Non vorrei essere ripetitivo: la posizione della lista civica “Vivere Ventasso” è ben nota a tutti sin dalla campagna elettorale.
(Matteo Bianchi, vicepresidente municipalità di Ligonchio)
La sede di Cervarezza con gli spogliatoi del campo di Ligonchio non ha alcun tipo di similitudine, apparentemente. Se però, come recita il tuo commento precedente, la sede di Cervarezza è uno spreco di risorse che altrimenti sarebbero destinate a disoccupazione, territorio, turismo, un investimento di 160.000 euro in uno spogliatoio che non viene utilizzato, ripeto, poiché durante la stagione invernale la squadra di terza categoria del Ligonchio non utilizza quell’impianto, non è una spreco di risorse? A Cervarezza vi è una società che utilizza e gestisce due impianti sportivi, li utilizza entrambi durante il corso dell’anno, estate compresa, ha richieste di squadre blasonate dilettantistiche che vorrebbero organizzare i propri ritiri nel paese, dà visibilità a livello provinciale a tutto il comune come abbiamo visto in estate nel “Torneo della montagna”. Eppure, nonostante le varie richieste, si è deciso di investire in altri impianti piuttosto che a Cervarezza, dove realmente vi era una necessità più importante che in altri luoghi. Non mi sembra quindi che Cervarezza riceva un trattamento particolare, e se vogliamo definirlo d’élite, anzi. Tutt’altro. Buona giornata.
(Nicola Romei)
Come calciatore ho giocato in molte squadre della montagna nei campionati di categoria amatori e nel Torneo della montagna. Gli impianti di Collagna, Ramiseto e Cervarezza non sono paragonabili all’impianto di Ligonchio che necessita urgentemente la messa a norma e in sicurezza, rendendolo anche accogliente e dignitoso. Un investimento fatto a Ligonchio o altrove non può e non deve precluderne altri a Cervarezza, o altrove, investimenti fondamentali per un salto di qualità, non solo nello sport e se nello sport non solo nel calcio: ciclismo, trekking, campetti multi sport, pesca, sport invernali, nuoto… perché oggi la richiesta turistica è orientata principalmente verso ambiente, natura, sport, benessere e divertimento; investimenti perciò da farsi in maniera massiccia approfittando dei numerosi bandi che, grazie alla fusione, vede Ventasso come assoluto protagonista. Spero che la nostra chiacchierata, molto interessante, continui di persona, sono sicuro che anche sulla sede troveremo molti punti di comune accordo. A presto e buona giornata.
(Matteo Bianchi)
Nicola… siccome non si conoscono i problemi!!… Prova ad informarti di quante proposte sono uscite dalla municipalitá di Collagna!!! Informati quanto stiamo cercando di collaborare in maniera concreta con l’amministrazione per aiutare i cittadini!!… E poi mi spieghi cosa è una delibera e cosa significa votata all’unanimità…
(Alessandro z)
Votare all’unanimità significa che tutte le persone che hanno diritto al voto esprimono in toto parere unanime e concorde. Una delibera è una decisione di un organo collegiale. Quando parlo, lo faccio perché ho le conoscenze per farlo, altrimenti rimarrei in disparte. Inoltre non ho detto che le municipalità non si stanno attivando per la comunità, non ho mai parlato neanche di municipalità, per la verità, ho semplicemente detto che è bene che ci si concentri su lavori concreti piuttosto che su inutili polemiche. Mi pare però che il Comune avesse chiesto parere alle municipalità in merito all’ubicazione della sede e quest’ultime, senza che il Comune lo avesse richiesto, abbiano deliberato punti successivi senza che il consiglio comunale lo abbia richiesto. Il Comune, la Giunta, il Consiglio comunale, chiedevano dunque parere solamente per un preciso e determinato punto, l’ubicazione della sede, appunto. Appurato il parere favorevole dei consigli di municipalità si è proceduto, in tempi non brevissimi, a deliberare in consiglio comunale l’ubicazione della sede, dell’unica sede comunale, a Cervarezza. Ripeto, a mio parere ci sono cose ben più gravi e di assoluta rilevanza sulle quali non si è mai aperto alcun tipo di dibattito, nè prima, nè durante, nè dopo le elezioni. Tutta questa discussione è svolta in termini prettamente campanilistici, ognuno, in modi differenti, cerca di trovare un qualsiasi cavillo per denigrare la scelta della sede a Cervarezza. Se volete polemizzare facciamo pure, posso iniziare a elencare tutti i vari servizi che nel corso degli anni sono stati portati via dal paese di Cervarezza per favorire qualcun altro, sul quale però mai nessuna discussione è stata imbastita. Concludo dicendo che uno sguardo oggettivo alla situazione reale indica invece che la scelta della sede è una scelta di buon senso.
(Nicola Romei)
Bene Nicola! Allora la delibera congiunta, la numero due, cita che nella sede del Comune di Ventasso dovrà essere collocato anche lo sportello della municipalità di Busana e tutti i consiglieri delle municipalità hanno votato questo! In un atto ufficiale! Per cui Cervarezza dovrebbe essere il centro del comune e in esso esserci tutti i servizi. Lo stabile di Busana sarà utile per altro… Scordavo, già a Busana c’è anche quella bellissima struttura in abbandono che dovrebbe ospitare i forestali. Già, ora si chiamano carabinieri. Il Ventasso non è solo Busana!
(Alessandro z)
Solo un appunto: la nuova struttura non è di proprietà comunale.
(Bacs)
Su questo concordo pienamente. Si può ragionare su un utilizzo differente della sede di Busana. Ciò non toglie che da statuto le 4 sedi degli ex municipi devono essere mantenute. Concordo in pieno anche sull’ecomostro dove verranno collocati i Carabinieri, che però non è di competenza comunale, ma se non sbaglio provinciale.
(Nicola Romei)
Nel leggere di questi “sbalordimenti” e “sbigottimenti” mi chiedo perché mai non ci si è tenuti la Comunità montana, che dava unicità al nostro territorio mantenendo nel contempo le singole identità comunali, con le loro sedi, le quali, pur non essendo a “chilometro zero” come oggi si usa dire, giacché ci troviamo in montagna, erano comunque molto più a portata di mano, quanto a distanza, per gli abitanti dei rispettivi ambiti. Ci si potrebbe altresì domandare perché mai in talune nazioni europee sopravvivono piccole entità comunali, con ridotto numero di abitanti, stando a quanto si apprende in proposito, e la spiegazione va forse trovata nel fatto che da quelle parti contano verosimilmente ancora le ragioni storiche ed identitarie, rispetto alla logica delle cifre, pur se dobbiamo immaginare che anche colà non manchino i problemi di natura economica, ossia la necessità di far quadrare i bilanci (ma avranno trovato presumibilmente il modo di conciliare il tutto). Tornando a casa nostra, non vorrei dire una inesattezza ma mi sembra che vi sia una proposta di legge secondo la quale i comuni con popolazione inferiore ai cinquemila abitanti dovrebbero fondersi, e se dovesse alla fine prevalere la tesi che risparmio e razionalizzazione dei servizi si ottengono soltanto su ampi bacini di utenza, valeva allora la pena di mantenere le province così come le conoscevamo, visto che per l’appunto svolgevano funzioni su scala provinciale. In ogni caso, mentre da un lato si vogliono “ingrandire” le dimensioni comunali, per altre cose ci sentiamo invece ripetere che “il piccolo è bello”, e andrebbe riscoperto avendo rappresentato per certi versi una peculiarità del nostro Belpaese, preservandone consuetudini e tradizioni, oltre a farci conoscere ed apprezzare nel mondo proprio per tale specificità, della quale anche il “localismo” fa oggettivamente parte (il futuro ci mostrerà l’evolversi di queste apparenti contraddizioni).
(P.B., 7.3.2017)
Dopo aver letto alcune delibere ed alcuni commenti sopra, mi chiedo, anzi ho avuto la dimostrazione, che le regole che hanno accompagnato la fusione dei 4 comuni, in particolare l’istituzione dei rappresentanti degli ex municipi, funzionano proprio bene. Questi gruppi a cosa servono se poi chi detiene il potere e veramente decide non considera il parere di questi? Effetti della democrazia, facciamo credere che il popolo sarà ampiamente rappresentato, in questo modo passa il referendum sulla fusione, poi le decisioni vere saranno altra cosa… Sarà stata pensata così? Tutto è possibile visti i risultati. Cordialità.
(Fabio)
Fusioni per risparmiare e razionalizzare, non mi sembra affatto in questa, visto che se erano già tante 4 sedi andiamo pure ad aggiungere spese di energia elettrica, metano, ecc. per mantenere una struttura aperta di grande entità, togliere i cantonieri dalle varie municipalità e fare un centro operativo unico, per togliere ore di lavoro prodotto e aumentare le spese di carburante, aggiungere scuolabus quando con più bimbi di ora ne bastava uno, tanto vale che ci tenessimo ognuno il proprio comune e per una zona come la nostra la tassazione e esagerata, ci sembrava che le cose potessero migliorare invece…
(Commento firmato)
Premetto di non essere residente nel territorio di Ventasso, ma le mie origini provengono da uno dei comuni che compongono attualmente Ventasso e sono particolarmente interessato alla nostra montagna. Vorrei rispondere a qualche commento portando la mia esperienza. A proposito dei dipendenti che sono rimasti a lavorare presso il comune in cui erano stati assunti, non credo sia del tutto vero. Mi sono recato diverse volte presso la sede del municipio di Collagna, sia prima della fusione, che dopo. Fino ad un anno fa ho sempre trovato minimo 5 impiegati, ora solo una persona che fa un po’ di questo e un po’ di quello (gli altri impiegati non sono andati in pensione, non sono stati licenziati ma di fatto non lavorano sempre lì, quindi probabilmente prestano la loro opera nelle altre sedi del comune). Tutto ciò penso possa essere abbastanza normale nell’ottica di una fusione, ma ciò che contesto e che mi dà fastidio è che ci siano persone e politicanti che non sono obiettivi e sinceri nella disamina delle situazioni che possono essere sotto gli occhi di tutti, basta averli un po aperti! Per quanto riguarda la scelta di Cervarezza come sede del comune di Ventasso mi trova d’accordo, ma deve essere la sede di tutti gli uffici comunali! Mi sembra una sciocchezza avere qualche ufficio qua e altri là… Cervarezza è abbastanza centrale rispetto al territorio di Ventasso ed è giusto ci siano tutti gli uffici comunali; i locali dell’ex comune di Busana penso possano essere idonei per ospitare altri servizi. Queste sono le mie considerazioni e il mio pensiero. Possono essere condivisibili o meno, ma sicuramente sono oculati! Saluti.
(Ciro)
I cittadini di Ventasso sono in festa: la maggioranza consiliare guidata dal sindaco Manari ha deciso che la sede comunale sarà nella baricentrica Cervarezza (2,5 km dal confine con Castelnovo, 25 da Cerreto Laghi) e che manterrà aperta anche quella vecchia di Busana. In un solo colpo vengono così smentite le illazioni riguardo al campanilismo di Cervarezza e dintorni, all’inutile spreco di denaro pubblico e alla supposta busanizzazione del territorio. Tutto ciò risolve anche ogni altro problema dei cittadini di Ventasso, fatta salva l’esigenza di dare un contentino a quelli di Marmoreto, Nismozza e Talada, mentre urge la valorizzazione di Ca’ Manari per ovvi motivi.
(Cecco Angiolieri)
Quale gran gioia e giubilo nel vendere il mio contemporaneo Cecco Angiolieri scrivere sulla medesima tabula multimediale, anche se non avvezzo a codesta modernità. Sono solito deliziarmi con lo sarcasmo, quando quest’ultimo è fatto in maniera oculata e non per creare mera zizzania o come direbbero i giovani dello moderno tempo, dei “Flame”. Raggiungere la sede di Cervarezza (unica sede dello Impero di Ventasso) da Cerreto Laghi o da Succiso o da qualsiasi lontano loco, mediante lo nostro fido destriero può sicuramente essere dispendioso ma allo tempo coevo vi sono questi moderni carri gommati, chiamati con lo cacofonico nome di automobili, che ci permettono di menarci da uno punto all’altro dello antico mondo, celeramente; inoltre per li compari di Cerreto Laghi e di luoghi posti ugualmente lontani dallo maniero di Cervarezza, tutti i servizi di quotidiana necessità sono ivi contenuti nelle strutture degli antichi municipi. Come asserisce la pulzella Marianna Erta, presidente della municipalità di Ramiseto, alla quale nella mia Comedìa avrei assegnato un posto in paradiso accanto all’amata Beatrice, è più facile polemizzare che informarsi su quanto di buono è stato fatto e verrà fatto. Inoltre, caro Cecco, riconosco la tua natura polemica, ricordo la meravigliosa “S’i’ fosse foco”, ma in questo caso, gentile guelfo, credo sia una polemica eccessiva anche per te. Ciò che Lor Signori non comprendono, non per poca intelligenza bensì per poco interesse o voglia di polemizzare, è che quella della sede dello grande comune di Ventasso è solo una novella riportata dallo giornale locale, a cui è stata data troppa importanza, ma il vostro vecchio Dante vi garantisce che vi sono problemi ben più impellenti che occupano gran parte dello tempo degli amministratori locali. Con la presente ti saluto, o mio caro amico guelfo bianco, ed auspico una collaborazione letteraria; lasciandoti con un verso da me scritto nello cantico dello inferno:
“Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?”
(Dante Alighieri)
Dante Alighier, il tu’ serv’ e amico
Cecco com’i’ sono e fui,
di Ventasso torrebbe le donne giovani e leggiadre
e Lor Signori e nani e cortigiani lasserebbe altrui.
(Cecco Angiolieri)
Signor Andrea, mi spiace dirglielo ma ha scritto delle cose che secondo il mio punto di vista non sono veritiere. Concordo con il signor Alessandro N. quando dice che le spese per mantenere i dipendenti sono aumentate, lei Andrea non può dire che gli altri comuni che si sono fusi hanno una estensione di chilometri maggiore al comune di Ventasso. Provi a documentarsi, le riporto le estensioni dei comuni che hanno fatto la fusione, dati che trova tranquillamente su internet:
comune Valsamoggia 178 km quadrati;
comune di Fiscaglia 115 km quadrati;
comune di Sissa Trecasali 72 km quadrati;
comune Poggio Torriano 35 km quadrati;
comune Alto Reno Terme 73 km quadrati;
comune di Montescudo 32 km quadrati;
comune di Polesine 48 km. Quadrati;
comune di Ventasso 257 km quadrati.
Ora dica un po’ qual è il comune di maggiore estensione, come lei dice anche comune di montagna, pieno di curve e con strade che più dissestate di così non si può. Altro punto dolente, signor Andrea, non può affermare che il 90% dei dipendenti è rimasto negli ex comuni, chi è rimasto sicuramente cercherà di soddisfare la cittadinanza, ma negli ex comuni quando tutto va bene trova due dipendenti e ripeto, quando tutto va bene. Cordialità.
(Marika B.)