Un procedimento che era atteso, ma nient'affatto scontato è arrivato al suo completamento nelle scorse ore: il Gruppo Rondine S.p.A., una delle più importanti realtà operanti nel distretto ceramico reggiano, con sede a Rubiera, ha acquisito a titolo definitivo lo stabilimento ex Sadon di Vetto, un polo che ha un'importanza fondamentale per la tenuta occupazionale del territorio. Ieri è avvenuto l'esame delle offerte presentate nell'ambito della procedura fallimentare, e quella del Gruppo Rondine è risultata l'unica pervenuta.
Si chiude quindi nel modo auspicato anche dagli amministratori del territorio il percorso che aveva visto nel mese di settembre 2016 il Consiglio di Amministrazione della Rondine S.p.A presentare una proposta irrevocabile di acquisto finalizzata all’acquisizione a titolo definitivo del relativo ramo aziendale. Il gruppo rubierese peraltro già dal 2010 aveva attivato l'affitto del ramo produttivo e commerciale dello stabilimento vettese, per la produzione di pezzi speciali.
Soddisfazione viene espressa dai sindaci che hanno seguito più da vicino la trattativa, il sindaco di Vetto Fabio Ruffini e il sindaco di Castelnovo ne' Monti e presidente dell'Unione dei Comuni dell'Appennino, Enrico Bini: “Si tratta di una notizia molto positiva e importante – affermano –. Lo stabilimento ex Sadon dà lavoro attualmente a circa 90 dipendenti, dell'alta Val d'Enza e di diversi comuni della montagna: oltre a Vetto, anche Castelnovo e Ramiseto ad esempio. Per il territorio dell'Appennino 90 posti di lavoro rappresentano un presidio occupazionale fondamentale, significa l'occasione per altrettante famiglie di poter continuare a vivere sul territorio e quindi questa acquisizione ha una ricaduta fortemente positiva sulla tenuta sociale, perchè garantisce stabilità a questi lavoratori. Ringraziamo il Gruppo Rondine per una scelta che denota, oltre a capacità e spirito d'impresa, anche una forte responsabilità sociale, e in particolare il consiglio di amministrazione e l'amministratore delegato Lauro Giacobazzi per questo loro impegno sulla tenuta dello stabilimento e anche sulle prospettive per il suo futuro. Li ringraziamo personalmente, ma anche a nome degli altri sindaci dell'Appennino, ben consapevoli di cosa rappresenta per questo territorio il tema della tenuta occupazionale. Ringraziamo anche il sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro, e l'ufficio provinciale del lavoro che hanno partecipato a questo percorso conclusosi in maniera positiva”.
Ma i sindaci di Vetto e Castelnovo mica la respirano l’aria vicino alla fabbrica, eh?!
(P. Albertelli)
Caro Albertelli, comprenda che non si vive solo di aria, anche se sana. Ci sono tanti luoghi in montagna purtroppo senza fabbriche e lavoro, le consiglio di fare le sue valutazioni. Saluti.
(Massimo Romei)
Con il suo ragionamento perché non abbiamo le centrali nucleari?
(Bacs)
Sono una dipendente Sadon/Rondine da molti anni, ormai. Sono contenta del risultato auspico di poter lavorare ancora per parecchi anni. Abbiamo passato momenti molto difficili, qualche anno fa, quando la Sadon, è fallita. Abbiamo tirato un sospiro di sollievo quando il gruppo Rondine ci è venuto in soccorso. Abbiamo temuto ancora, perché sappiamo quanto è dura oggi fare imprenditoria in questo paese chiamato Italia. Oggi tiriamo un altro sospiro di sollievo. Mi auguro che ci si possa sempre migliorare, che il futuro per questa azienda sia lungo e prospero. Per tutti noi che vi lavoriamo.
(Laura)
Ps. L’azienda produce ceramica. Respiriamo più noi che vi lavoriamo, “robaccia”, piuttosto che voi dall’esterno. Grazie.