Riceviamo e pubblichiamo.
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I cacciatori della nostra montagna, l’Atc 4, nel loro recente consiglio sono addivenuti a un’importante decisione riguardante il loro ruolo sull’ampio territorio che ricoprono con impegno, lavoro volontario e tutela del territorio, prevenzione e tutela della fauna. Ma non solo.
Il nostro territorio si arricchisce con l’importantissima presenza dell’Ospedale Sant’Anna, senza il quale, depotenziato o privato della sua funzione di risposta ai bisogni sanitari dei nostri cittadini e non solo, si assisterebbe a un ulteriore abbandono e grave impoverimento della montagna. In questi giorni si parla molto del problema nido-punto nascita, che rappresenta un servizio importante e indispensabile per la vita della nostra comunità. Ma vi sono altri servizi e unità operative ospedaliere altrettanto necessarie e fondamentali.
Una di queste è certamente il servizio di Urologia (struttura operativa semplice) diretta dal dott. Roberto Casolari Rossi, che nel solo 2016, al Sant’Anna, ha effettuato ben 4000 prestazioni e oltre 400 interventi chirurgici.
Orbene, il 30% della nostra popolazione è costituita da over 65 e da quasi il 45% di over 55. Target di cittadini, soprattutto i maschi, che necessitano della presenza di un servizio di urologia attivo, puntuale e operativo, sia per l’indispensabile prevenzione, sia per la cura della patologia prostatica e dell’apparato genito-urinario.
L’Atc 4 ha quindi deciso, vista l’importanza di questo servizio, di adottare l’Urologia di Castelnovo ne’ Monti.
Già in passato i cacciatori dell’ATC 4 avevano sostenuto l’Urologia con l’acquisto di preziose strumentazioni interventistiche e diagnostiche.
Oggi l’Atc 4 vuole continuare a sostenerla, con iniziative sociali mirate al coinvolgimento della popolazione per sostenere attivamente questo fondamentale presidio del nostro territorio. Si vuole riconfermare che i cacciatori della montagna, oltre ai ruoli citati in premessa, hanno anche a cuore la salute e il benessere del territorio, delle proprie famiglie e dei propri concittadini.
Sarà cura dell’Atc 4 concordare e invitare alla firma del patto di adozione sia la direzione del Sant’Anna sia la dirigenza dell’Asl e il Sindaco, Presidente dell’Unione montana dei Comuni e la rappresentanza della nostra Regione.
(Ferruccio Silvetti, presidente ATC 4)