Via libera alla fusione tra Banco Cooperativo Emiliano ed Emil Banca, che avrà effetto dal prossimo 1° aprile.
L'assenso definitivo è giunto dalle assemblee straordinarie delle due banche di credito cooperativo che hanno approvato il progetto che porterà alla nascita della più grande banca di credito cooperativo del Centro Nord (la seconda in Italia), forte di un capitale sociale di oltre 97 milioni, impieghi lordi per 2,7 miliardi di euro, una raccolta totale di circa 4,7 miliardi di euro, un patrimonio complessivo di circa 306 milioni di euro e di una massa amministrata superiore ai 7 miliardi di euro.
I 2.814 soci di Banco Cooperativo Emiliano (che complessivamente ne conta oltre 20.000), presenti all’assemblea alle Fiere di Reggio Emilia (1.444 in sala e 1.370 per delega), si sono espressi con voto palese, approvando il progetto di fusione a larghissima maggioranza. I voti favorevoli sono stati 2.786, i contrari 17 e le astensioni 11.
Nella relazione introduttiva del Consiglio di amministrazione sono state riassunte le ragioni e gli obiettivi della fusione, sostenuta dal fondo temporaneo del credito cooperativo con un intervento complessivo di 126,5 milioni, di cui 96,5 destinati a Banco Cooperativo Emiliano (66,5 per l’acquisto di sofferenze e 30 per la sottoscrizione di uno strumento patrimoniale irredimibile) e 30 destinati alla nuova banca (che manterrà il nome Emil Banca).
Le operazioni su Banco Cooperativo Emiliano sono già state completate, ed è così che l’istituto di credito cooperativo, nato a fine 2013 dalla fusione tra Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo, si presenta alla fusione senza il peso delle sofferenze emerse proprio dopo l’integrazione del 2013.
“La nuova banca – ha detto il presidente di Banco Cooperativo Emiliano – sarà orientata, con ancora maggior forza, ad un’attività di supporto creditizio e consulenza finanziaria rivolta al territorio, favorendo l’accesso al credito da parte delle famiglie e delle piccole e medie imprese locali, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e le condizioni di lavoro nei territori in cui opera”.
Emil Banca sarà presente in cinque province emiliane (Parma, Reggio, Modena, Bologna e Ferrara) e nel mantovano con 84 filiali, 137mila clienti, 44mila soci e oltre 700 dipendenti.
"Il nuovo istituto – ha sottolineato Alai – sarà sgombro dal peso legato ad una crisi economica (con particolare riferimento all'edilizia) che ha determinato difficoltà diffuse sul sistema di credito nel suo complesso, e dopo la salvaguardia degli interessi dei soci, dei clienti e del territorio assicurata da Banco Cooperativo Emiliano anche in una situazione così pesante, Emil Banca potrà decisamente rilanciare il ruolo e l’azione della cooperazione di credito nelle nostre comunità”.
Dopo l’approvazione del progetto, l’assemblea dei soci di Banco Cooperativo Emiliano ha proceduto all’elezione dei 5 candidati a comporre il Consiglio di amministrazione di Emil Banca in rappresentanza delle aree storiche di lavoro della cooperativa di credito reggiana, presente con 27 sportelli in provincia di Reggio Emilia, 5 nel parmense, 4 nel modenese, 2 nel mantovano.
Il voto palese, su un’unica lista, ha visto l’elezione di Paride Barani, Alessandro Greco, Carlo Malvolti, Paola Pizzetti e Giovanni Spagna (nella foto).