Inizia con la neve l’edizione 2017 del progetto "Neve natura e cultura d’Appennino" a Succiso, Civago e Monteorsaro come prime tra le molte mete che saranno proposte quest'anno tra le località di crinale del Parco nazionale. XI edizione di un programma che in questi anni ha fatto crescere l’offerta turistica e formativa dell’Appennino invernale.
Era il febbraio del 2007 quando a Succiso iniziava la prima edizione di scuola d'Appennino "Neve natura". Oggi, a distanza di undici anni, intorno a uno dei più importanti progetti del Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano si è consolidata una rete di collaborazioni che vede protagonisti, oltre allo staff del Parco, le scuole di ogni ordine e grado, operatori turistici, guide ambientali e tanti tantissimi studenti.
Basta rileggere i numeri: i pernottamenti sono stati circa 9mila e per ogni gruppo sono state svolte almeno una decina di attività tra esplorazione del territorio, storia socioeconomica delle comunità, turismo di comunità, attività sportive, sicurezza in montagna, osservazioni astronomiche, approfondimenti di letteratura, paesaggio, ecologia, etologia e biologia.
In questi undici anni l’Appennino tosco-emiliano intorno al progetto "Neve natura" ha consolidato la sua immagine di destinazione turistica, anche invernale. Il Parco nazionale, affiancato dagli operatori del territorio, che in questi anni hanno qualificato le strutture migliorando la loro offerta rivolta alle scuole, ha sostenuto e sostiene la micro economie di crinale.
"Neve natura" è un modello di turismo invernale per tutti, offre la possibilità di godere delle opportunità presenti sul territorio, valorizzando il paesaggio. Un turismo sostenibile di cui le ciaspole possono essere il simbolo: impongono un andamento lento, non richiedono impianti, non necessitano di una particolare preparazione atletica e infine, ma non ultimo, permettono di godere del paesaggio e del contatto diretto con la natura, completando così un’offerta educativa costruita con gli insegnanti e declinata sulle caratteristiche di ogni classe che partecipa, dall’infanzia alle superiori.
La rete delle collaborazioni, realizzata intorno a "Neve natura", supera i confini del Parco nazionale, coinvolgendo scuole di diverse regioni, gruppi sportivi e associazioni nazionali. Proprio per questa sua valenza il progetto, insieme ad altri, ha contribuito in modo sostanziale al riconoscimento dell’Appennino tosco-emiliano quale riserve di biosfera dell’Unesco.