Museo Repubblica di Montefiorino. Resistenza italiana
Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano sta per ratificare un accordo con il Museo della Resistenza di Montefiorino sui temi dell’identità e della storia dell’Appennino, rivolto in particolare ai giovani e alle scuole.
Il crinale che separa il clima europeo da quello mediterraneo è stato ed è anche frontiera nella storia umana, anche in tempi recenti. Negli anni cruciali 1944/45 era Linea Gotica, luogo e teatro di passaggi cruciali della II guerra mondiale e della lotta di Resistenza, fondante dell’identità nazionale e della vita democratica dell’Italia. Proprio in un tratto di questo crinale appenninico si concretizzò allora l’esperienza straordinaria la Repubblica èartigiana di Montefiorino, straordinario emblema della maturazione dei valori civili, politici e democratici che confluirono subito dopo nella Repubblica e nella sua Costituzione. Questa esperienza storica e politica, nata sul sacrificio delle stragi dei civili del marzo 1944, da Monchio a Cervarolo, ha lasciato memorie e tracce straordinarie ben oltre i sette comuni della zona libera, posta nell’alta valle del Secchia, del Dolo e del Dragone, compresi i territori di Villa Minozzo e Ligonchio/Ventasso, oggi Parco nazionale.
Rocca di Montefiorino
Nel 1979, nella splendida cornice della Rocca di Montefiorino, è stato realizzato un museo, oggi rinnovato nel suo allestimento. Il centro si pone come nodo nell’ambito di un progetto di museo diffuso che comprende tutta l’area dell’ex zona libera; partecipa alle reti che riguardano la Linea Gotica, sviluppando diverse collaborazioni tra le quali quella con il Museo della Resistenza di Fosdinovo; è tra i soci fondatori della rete nazionale dei paesaggi della memoria ed è uno dei 5 siti italiani che fanno parte della rete internazionale Sites of Conscience. In quest’ottica nasce la collaborazione con il Parco nazionale e con la Riserva di biosfera Unesco dell’Appennino tosco-emiliano.
Per i prossimi tre anni il Parco si impegna a sostenere il museo con un contributo annuo forfettario di 1.000 euro che consentirà l’accesso gratuito all’esposizione di gruppi scolastici e non, nell’ambito delle attività di educazione ambientale e di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale promossi dal Parco Nazionale. Così come il museo si impegna a mettere a disposizione i suoi operatori per docenze, attività e progetti di educazione storica e civica. Le due istituzioni, inoltre, intendono collaborare nella realizzazione di iniziative culturali da inserire in proposte turistiche.
“Il Museo della Repubblica di Montefiorino – spiega Fausto Giovanelli, presidente del Parco – è anche tutto un territorio, un laboratorio diffuso dove elaborare un orgoglio e una consapevolezza identitaria, memori del passato e rivolti al futuro. Anche per questo l’Unesco ha voluto riconoscerci come Riserva dell’uomo e della biosfera. D’altronde l’Unesco ha da tempo riconosciuto il valore culturale e materiale dei luoghi della memoria della seconda guerra mondiale.
Davvero, senatore? Davvero anche per questo ci hanno riconosciuto MaB? Sarà una informazione tracciata, immagino; mi gira cortesemente il link in cui è esplicitato? Grazie.
Conoscendo molto bene Arpagone, giocavamo a pallone, 1.000 euro all’anno e per ben tre anni, sono uno sforzo di generosità che mi commuove.
(Mv)
Davvero, senatore? Davvero anche per questo ci hanno riconosciuto MaB? Sarà una informazione tracciata, immagino; mi gira cortesemente il link in cui è esplicitato? Grazie.
(MA)
http://www.mabappennino.it (cercare blog e documenti), oppure libro ed. Diabasis “Persone e natura nell’Appennino Tosco Emiliano” pagg 97/98.
(Fausto Giovanelli)