“Il Buffone di Corte” torna in scena con una nuova esilarante commedia

Nella meravigliosa cornice offerta dal seicentesco teatro comunale “Ruggero Ruggeri” di Guastalla si è svolta ieri sera, 28 gennaio 2017, la prima assoluta della commedia in due atti “L’era mei sa tuliven la curera…”.

La compagnia teatrale toanese “Il Buffone di Corte” si è ritrovata sul palco per dare vita agli esilaranti personaggi nati dalla penna di Claudio Martelli e interpretati da Rino Giorgini, Mario Saielli, Silvia Razzoli, Daniele Incerti, Lorenza Tincani, Ivo Rondanini, Paola Belli, Fausto Iaccheri  e lo stesso Claudio Martelli. Come sempre la regia e la presentazione dello spettacolo è stata affidata al vulcanico Fausto Iacheri supportato alle parte tecnica da Luca Giorgini.

Fra le antiche mura costruite per volere del duca Ferrante III nel 1671, hanno proposto una scenografia moderna ambientata nella stazione Mediopadana di Reggio Emilia dell’alta velocità. Qui la mitica Cesira, magistralmente interpretata da Silvia Razzoli, ha dovuto affrontare mille vicissitudini per poter finalmente raggiungere il suo sogno di casalinga: la prima agognata vacanza in riviera.

Nella stazione si incrociano i destini di una avvenente “ragazza” a cui ha dato vita la divertente Lorenza Tincani, due vecchi amici e i loro figli, Rino Giorgini con i suoi ottanta anni di simpatia assoluta, Mario Saielli come sempre infaticabile mattatore, Ivo Rondanini e l’esilarante Daniele Incerti. Una edicolante birichina a cui Paola Belli ha magnificamente dato corpo e voce con un delizioso accento romagnolo. Non mancano neppure un venditore proveniente dal Marocco e un viaggiatore francese che vedono lo stesso regista e l’autore calcare la scena. L’intramontabile Cesira/Silvia Razzoli porta tutti per mano in un divertente gioco di equivoci e ingenuità. Dopo una vita di sacrifici e rinunce Cesira riesce a convincere il marito Italo a partire per la prima vacanza della loro vita lasciando la montagna. La meta scelta sarà la riviera e il mezzo per arrivarci il modernissimo treno ad alta velocità, ma la coppia non ha fatto i conti con le complicate tecnologie, gli intrighi di una “ragazza” che ha deciso di sposarsi assolutamente, un vecchio amico e suo figlio, una edicolante deliziosamente ficcanaso e un figlio che non decide mai di sposarsi, se non al momento sbagliato.

Dopo 32 anni la compagnia continua a calcare le scene con l’entusiasmo e l’emozione del primo giorno. Ancora una volta riesce a rapire lo spettatore portandolo fra battute, risate e riflessioni nella realtà fatta di moderno e dialetto, ingenuità e raggiri.

Si potrà rivedere lo spettacolo il 26 febbraio alle ore 16 a Reggio Emilia al teatro San Prospero, il 24 marzo alla polisportiva Modena Est, a Modena, alle ore 21,00.