Travisato da passamontagna ed armato di un coltellaccio di oltre 30 cm aveva avvicinato la cassiera di un distributore carburanti del comune di Guastalla facendosi consegnare l’incasso ammontante a 800 euro.
Il sopraggiungere di un collega della cassiera e il concomitante arrivo di una pattuglia dei carabinieri della stazione di Gualtieri, subito intervenuta su richiesta della vittima che ha allertato il 112, di fatto aveva impedito al rapinatore di fuggire consentendo di assicurarlo alla giustizia.
Un brutto episodio di cronaca quello di cui si macchio la sera del 13 settembre 2016 un 25enne incensurato reggiano che, riconosciuto colpevole, è stato condannato dal Tribunale di Reggio Emilia a 2 anni e 6 mesi di reclusione per i reati di rapina aggravata e porto abusivo di armi.
L’altra mattina i carabinieri della stazione di Carpineti, nel cui territorio il 25enne ha trovato domicilio, hanno arrestato il giovane. La sentenza infatti è divenuta esecutiva, motivo per cui i carabinieri di Carpineti hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti dall’ufficio esecuzioni penali della Procura di Reggio Emilia.
I fatti risalgono al pomeriggio del 13 settembre dell’anno scorso quando il giovane a bordo di un motociclo aveva raggiunto il distributore Tamoil ubicato sulla variante Cispadana provinciale 62/R. Travisato dal sottocasco indossato come passamontagna ed armato di un coltello lungo 33 cm. di cui ben 20 di lama, ha avvicinato la cassiera, una 21enne di Gualtieri, e puntandole in faccia il coltello si faceva consegnare l’incasso ammontante a circa 800 euro.
L’intervento di un collega di fatto impediva che il rapinatore potesse dileguarsi a bordo del motociclo venendo raggiunto e fermato dai carabinieri di Gualtieri nel frattempo allertati dalla vittima. Nella disponibilità del rapinatore, oltre agli 800 euro recuperati dai carabinieri e subito restituiti al gestore del distributore, anche il coltello utilizzato per la rapina e il sottocasco indossato per travisarsi che venivano sequestrati.
Dopo l’arresto l’iter processuale, l’odierna condanna che divenuta esecutiva ha visto il giovane finire in manette per espiare la pena.