In piena notte hanno suonato il campanello di un 31enne di Castellarano e dopo essersi qualificati come carabinieri hanno avuto facile accesso in casa.
Secondo la ricostruzione investigativa dei carabinieri di Castellarano e Castelnovo ne’ Monti intorno alla mezzanotte di ieri, mercoledì 18 gennaio 2017, la vittima veniva svegliata dal citofono che suonava insistentemente. L’uomo apriva e poi veniva aggredito e, nel mentre, i due mettevano a soqquadro la casa nell’intento di cercare i soldi. Le urla d’aiuto sono state sentite dai condomini che hanno chiamato il 112 dei veri carabinieri che giunti immediatamente sul posto sono riusciti a bloccare due dei tre malviventi mentre uno, comunque riconosciuto dai militi, riusciva a dileguarsi.
Con l’accusa di tentata rapina aggravata i carabinieri della stazione di Castellarano congiuntamente ai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo ne’ Monti hanno arrestato un 30enne materano residente a Pavullo nel Frignano e un 40enne cittadino marocchino residente a Baiso. Denunciato con le stesse accuse anche il terzo malvivente, entrato con volto travisato. Pur fuggito, non si è assicurato l’impunità: si tratta di un 41enne fratello del 30enne residente ad Irsina (MT).
La vittima è a sua volta un cittadino marocchino, 31enne, residente a Castellarano, a seguito dell’aggressione è finito in ospedale e dimesso con una prima prognosi di 5 giorni per le varie contusioni riportate. La vittima ha riferito che i due fratelli italiani, a lui sconosciuti, all’atto dell’irruzione in casa l’avevano accusato di un furto, da lui non commesso, avvenuto il giorno prima a Sassuolo. Una sorta di regolamento di conti quindi, ma al riguardo i carabinieri di Castellarano e Castelnovo ne’ Monti stanno svolgendo i dovuti accertamenti. Il dato oggettivo è che i tre cercavano denaro e valori nell’abitazione.