L’Unione montana dei comuni dell’Appennino reggiano ha approvato nell’ultima seduta di pochi giorni fa il documento preliminare di strategia per il progetto nazionale “Aree interne”, per il quale la montagna reggiana è stata individuata come area pilota per la Regione Emilia-Romagna. Il preliminare è stato approvato all’unanimità e rappresenta il primo documento che concretamente segnala i passi da intraprendere nel prossimo futuro e che, grazie all’individuazione dell’Appennino come area pilota del progetto nazionale, potranno godere di canali privilegiati di finanziamento.
“La strategia nazionale delle “Aree interne” – spiega il presidente dell’Unione dell’Appennino, Enrico Bini – si gioca sulla sinergia tra politiche di adeguamento dei servizi di cittadinanza e progetti di sviluppo locale. Le politiche “ordinarie” per i servizi di cittadinanza, finanziate anche per la spesa di parte corrente, riguardano in particolare i settori scuola, sanità, mobilità e connettività. I progetti di sviluppo locale riguardano ambiti tematici quali tutela attiva del territorio e sostenibilità ambientale; valorizzazione del capitale naturale, culturale e del turismo; valorizzazione dei sistemi agro-alimentari; attivazione di filiere di energie rinnovabili; saper fare e artigianato. Il “Preliminare di strategia” è stato predisposto in seguito ad un percorso che ha visto incontri, workshop e tavoli tecnici che hanno lavorato ai temi specifici, ed è stato esteso materialmente dal consorzio stabile Caire e in particolare da Giampiero Lupatelli che ha seguito il progetto fin dalla presentazione della candidatura del nostro territorio per l’ingresso nella strategia nazionale. Ringrazio dunque tutti coloro che hanno preso parte e dato il loro contributo a questo percorso. Il documento è di fatto la proposta che il territorio sottopone al governo per l’attivazione della strategia ‘Aree interne’”.
Il preliminare è suddiviso per aree tematiche: territorio, luoghi e relazioni; l’idea guida e le filiere cognitive; lo sviluppo locale e i servizi alla cittadinanza; la scuola; la mobilità; la salute; lo sviluppo della filiera del Parmigiano Reggiano di montagna, della filiera forestale, del turismo sostenibile. In chiusura sono proposte anche una serie di tavole con risultati attesi, indicatori e azioni da portare avanti sui vari settori.
Un documento che quindi traccia il possibile, prossimo futuro dell’appennino: è visionabile e scaricabile dal sito internet del Comune di Castelnovo ne’ Monti, www.comune.castelnovo-nemonti.re.it.
Premetto che non ho letto il documento, ma se riguarda l’Unione perché è sul sito del Comune di Castelnovo? Piglia tutto?
(Bacs)