"Il sindaco Stefano Costi di Casina, il suo vice Maurizio Cineroli e la maggioranza che governa Casina hanno compiuto la scelta più opportuna e normativamente corretta, nonostante avessero provato un precedente impegno a trovare assessori donna per la comporre la giunta comunale hanno ricevuto un ulteriore indicazione dal difensore civico regionale che impegnava in modo più solenne il sindaco e la maggioranza a cercare qualche forma alternativa riguardo alla ricerca di future possibili amministratici di sesso femminile. In ossequio alla norma ed alle indicazioni pervenute dal difensore civico hanno scelto la modalità più trasparente, pubblica ed intelligente per individuare una o più' possibili amministratrici per il comune della montagna reggiana". Sono parole di Giuseppe Pagliani, consigliere provinciale "Terre reggiane".
Che così prosegue e conclude: "La serietà e la democraticità di una proposta pubblica è un esempio che differenzia Costi dalle altre amministrazioni locali della sinistra reggiana solite a maneggiare in modo torbido è mai trasparente incarichi e nomine pubbliche. Pertanto rigetto al mittente le accuse dell'ex sindaco sconfitto Rinaldi e rivolgo un plauso al sindaco Stefano Costi che ha rispettato la legge in modo esemplare".
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Mi associo a Pagliani nella riflessione. La proposta pubblica effettuata sul sito del Comune avvenuta a seguito della indicazione espressa dal difensore civico esprime chiaramente la loro volontà di rispettare la legge. Sicuramente gli attuali membri della giunta, essendo stati tutti premiati con il voto espresso dai cittadini di Casina, sono pienamente legittimati a ricoprire la carica assessorile a loro attribuita. Sono certamente più legittimati loro di una eventuale quota rosa scelta al di fuori della rosa dei consiglieri eletti dal popolo. Recita la Costituzione all’articolo 1 – e quale altro modo ha il popolo per esercitare la propria sovranità se non quella del voto? I cittadini si sono espressi democraticamente e altrettanto democraticamente gli attuali assessori occupano le loro cariche; trovo scandaloso perdere e far perdere tempo in queste dispute sterili. Lasciamo lavorare in santa pace chi ancora ha il coraggio di mettersi a disposizione per la cittadinanza, tra 5 anni verificheremo i risultati.
(B.r.)