È notizia recente che la regione Lombardia è riuscita ad ottenere alcune importanti deroghe per mantenere in attività i punti nascite di alcune zone disagiate sul territorio. Le motivazione sono le stesse che nei giorni scorsi hanno mobilitato le amministrazioni locali, le associazioni di volontariato e di categoria del nostro Appennino e che hanno radunato, lo scorso 8 novembre al Teatro Bismantova, centinaia di persone.
“La situazione in Lombardia è la medesima che riguarda l’ospedale S. Anna di Castelnovo – afferma il sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Enrico Bini – Siamo convinti che una richiesta di deroga è nel pieno rispetto delle leggi.”
I punti nascita di Sondalo e Chiavenna di Sondrio e quello di Gravedona a Como sono riusciti ad ottenere una deroga, nonostante non raggiungessero i 500 parti annuali previsti dalla legge, per via della conformazione territoriale e dei lunghi tempi di percorrenza necessari per raggiungere l’ospedale più vicino.
Nonostante la notizia positiva il comitato “Salviamo le Cicogne” esprime rammarico per i lunghi tempi d’attesa. “Che cosa aspetta la Regione Emilia Romagna a inoltrare la richiesta di deroga per il nostro punto nascita? Come si fa a sostenere la promozione di un territorio e colpirlo nel cuore dei servizi?” si domandano.
Vista così sembrerebbe la conferma che le determinazioni al riguardo sono nelle mani dei “decisori” politici, come del resto qualcuno aveva a suo tempo detto, e se le situazioni sono analoghe, o assimilabili, tra il nostro territorio e quelle aree montane, bisognerebbe capire – nel senso che ci vorrebbe chi ce lo dicesse e spiegasse – perché la nostra Regione ha fatto sinora scelte diverse, rispetto alla Lombardia, riguardo la richiesta di deroga, almeno così sembrerebbe anche dalla lettura di queste righe.
(P.B.)
La notizia che viene dalla Lombardia è incoraggiante, molto meno lo è il fatto che la Regione non abbia ancora inoltrato la domanda, sempre che abbia intenzione di farlo…
(Perplessa)
Tranquilli, in Emilia governa la sinistra, notoriamente sempre stata dalla parte dei più deboli: il più è crederci.
(Ivano Pioppi)