Finelli ha messo lo zaino in spalla, ha abbandonato la giacca e la cravatta a casa e da solo è partito, 800 chilometri in tre settimane, 21 tappe a piedi.
Sabato 17 dicembre alle ore 17,00 nello spazio piano terra del teatro a Ligonchio presenterà il suo libro "Destinazione Santiago".
In questo libro racconta la differenza tra importante e indispensabile, l'apertura a nuovi dubbi e a gioie inattese che illuminano di senso la vita di ieri e di domani.
"Non lo dico per piaggeria, - racconta Finelli - ma Ligonchio è uno di quei luoghi, pochissimi un verità, in cui sai che presenti un libro fra amici. Amici come Silvano Scaruffi. Come fossimo nel soggiorno di casa, in cui ogni riflessione, ogni battuta, ogni intuizione ha la bellezza della leggerezza. Ed è importante la leggerezza quando si parla di cammino. Quando c’è da mettere un piede davanti all’altro e partire. O ripartire. Per capire cosa significa unire a matita i punti A e B su una mappa. O per ragionare sul fatto che il cammino è iscritto nel DNA della specie animale, se è vero che discendiamo da animali transumanti e se è vero che le civiltà nascono dalle migrazioni. Forse camminare non è solo spostarsi, ma rivendicare una sorta di diritto all’essere. Il diritto al viaggio".