Grazie ad un approfondito lavoro di ricerca autonomo ReggioEmiliaMeteo dispone di uno strumento per la previsione delle condizioni meteo-climatiche medie su scala trimestrale (dicembre-gennaio-febbraio).
Secondo il nostro modello l’inverno 2016-2017 sarebbe caratterizzato da pressione sotto la media su Atlantico, Europa sud-occidentale e Mediterraneo. Più frequenti della norma dovrebbero invece risultare le aree anticicloniche sul mar di Groenlandia e, in genere, alle latitudini polari.
Fig.1: anomalia di pressione a livello del mare | Fig.2: anomalia di temperatura a 850hPa (1450 mslm circa) |
Se tale proiezione sarà confermata, le correnti più fredde scorreranno prevalentemente sull’Europa centro-settentrionale mentre l’area mediterranea potrebbe essere interessata da frequenti perturbazioni e contrasti tra differenti masse d’aria.
Per quanto riguarda la nostra regione, la stagione invernale 2016-2017 dovrebbe interrompere la serie d’inverni caratterizzati da temperature decisamente oltre la media e scarse precipitazioni nevose (evento del 5-6 febbraio 2015 a parte) iniziata con il 2013-2014.
Ricordiamo che la previsione riguarda la media sull’intero trimestre e che quindi potranno manifestarsi, anche qualora essa risulti corretta, fasi di tipologia differente o addirittura opposta, che tuttavia non risulterebbero prevalenti.
Fig. 3: anomalia termica - Europa | Fig.4: anomalia pluviometrica - Italia |
Più nel dettaglio, le temperature (fig.3) sono previste sotto la media sull’Europa centro-settentrionale, nella norma o leggermente superiori in area mediterranea. Anomalie termiche positive sono attese su Grecia, Turchia e Nord Africa.
Per quanto riguarda le precipitazioni (fig.4), queste sono attese di poco superiori alla norma in area mediterranea (con l’eccezione di Calabria, Sicilia e Nord Africa), sostanzialmente nella media sull’Europa centrale e inferiori alla stessa in Norvegia.
Indicazioni per il territorio provinciale
Per la nostra provincia il modello prevede temperature sostanzialmente in linea con quelle del trentennio 1981-2010, e precipitazioni leggermente superiori (+10 /+20 % rispetto clima 1981-2010).
Un inverno quindi in cui le nevicate dovrebbero raggiungere la pianura con una frequenza normale ed essere leggermente più abbondanti della media in Appennino.
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Chiedo scusa per il mio scetticismo, senza nulla togliere ai meteorologi di casa nostra, ma se quelli nazionali non beccano nemmeno le previsioni a 48 ore, nutro forti dubbi sulla attendibilità a due o tre mesi. Per gli amici del Cerreto mi auguro per loro che non la prendano come una gufata! Sperema ben.
(Fabio Mammi)