Erano circa le 15,30 di oggi quando un incidente stradale - probabilmente senza gravi conseguenze, almeno per quanto a nostra conoscenza - ha letteralmente bloccato la circolazione in entrata a Castelnovo ne' Monti per chi proveniva dalla statale 63.
Una fila lunghissima di mezzi è stato il risultato di un sinistro avvenuto nella rotonda dell'Albiaccio, ove convergono ben cinque vie. Lì si trovava a transitare in quel momento anche una corriera, che, costretta a sostare ivi, ha contribuito a rendere ancor più disagevole il passaggio, un vero e proprio pertugio, alle auto in transito. Non mancava pure, in aggiunta, un piccolo cantiere stradale a pochi metri. Insomma, una specie di "incidente perfetto". E' intervenuta la Polizia municipale castelnovese. E' stato necessario un po' di tempo prima che il traffico potesse tornare alla normalità.
L’ennesima prova che a Castelnovo ne’ Monti serve una variante vera, perché non si è bloccato solo il capoluogo ma anche la SS63, quindi anche per le emergenze non si arriva in tempi rapidi all’ospedale. Una variante avrebbe risolto questo problema. Forza politici locali, arriva anche il ministro per le infrastrutture, quale migliore occasione?
(Bacs)
Quando verrà aperta la variante al Ponte Rosso potrebbe peggiorare la viabilità?
(SC)
Il problema è che c’è il più completo silenzio degli amministratori. Qualcuno può dirci lo stato delle cose? Possibile che si finga di non sapere che questa partita è stata giocata male? Sindaco, assessore competente, ufficio tecnico… ci siete? E’ la Provincia il vero interlocutore? C’entra Anas? Diteci qualcosa che fra poco c’è il referendum!
(C.S.)
Credo sia giusto finire in tempi celeri la variante ma, in questo caso, non sarebbe servita a nulla in quanto la rotonda era bloccata anche per chi saliva dal Peep. Se vogliamo lamentarci dovremmo farlo per chi non ha pensato e completato anni fa una variante che portasse il traffico della SS 63 fuori dal centro di Castelnovo come succede in tutti o quasi gli altri paesi della montagna. Inoltre cosa possa influire questo con la scelta del “sì” o del “no” al referendum, proprio non lo capisco.
(Alessandro)
Scusi, signor C.S,. che cosa c’entra il referendum con la variante del Ponte Rosso?
(Commento firmato)
Sarebbe interessante capire cosa c’entra il referendum.
(D.M.)
Sarebbe servita una variante che tagliava completamente fuori il centro di Castelnovo, con la nuova variante al Ponte Rosso non si risolve niente perchè ci ammucchieremo semplicemente tutti alla rotonda di Arduini! Mah.
(Pamela)
Forse più che di rotatoria si dovrebbe parlare di buon senso degli automobilisti. Incidente con tamponamento: bene, si fanno le foto con i telefonini da parte di ambedue i conducenti poi si spostano i mezzi in modo da non impedire più del necessario la circolazione sulla strada. Poi con intelligenza e non supponenza, si compila il Cid a bordo strada. Che bisogno c’è di attendere le forze dell’ordine per una sciocchezza tale. Le assicurazioni esistono per questo. Ma si sa, bisogna sempre complicare la vita altrui anziché semplificarla. Il buon senso è l’humus dove deve crescere il senso civico.
(Fabio Mammi)
Ma fanno un referendum sulla variante?
(R F)
Bravo signor Mammi, i suoi commenti sono sempre i più obiettivi ed intelligenti. Per snellire le cose e la burocrazia, o come in questo caso una piccola collisione, che purtroppo può capitare, occorre usare il buon senso e la razionalità delle persone; nulla più.
(La voce della verità)
Castelnovo peggio di una città. Stesse problematiche da sempre. O Ponte Rosso con tir bloccato per la neve, o la rotonda bloccata… È sempre più una gara ad ostacoli. Alla fine se si ha bisogno di un servizio è meglio andare direttamente a Sassuolo (almeno per la Val Dolo) e non parliamo della qualità. Un paese destinato a morire o a diventare dormitorio. Come è giusto che sia.
(M.C.R.)
Sempre a lamentarsi. Certe volte bisogna accontentarsi di quello che abbiamo non di quello che non potremmo mai avere. Non lamentiamoci se poi non andiamo d’accordo tra noi stessi. Saluti.
(Giovanni)
Il riferimento al referendum era semplicemente dettato dal fatto che, per una strana ironia del destino, quando vi sono appuntamenti elettorali improvvisamente si nota un risveglio della classe politica che diventa più loquace. Tutto qui. Era una battuta ironica.
(C.S.)