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Il Ministro Graziano Delrio a Castelnovo ne’ Monti per il sì al referendum

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I Comuni reggiani voteranno Delrio presidente Anci

Graziano Delrio, ministro alle Infrastrutture e prima sindaco di Reggio Emilia, sarà a Castelnovo ne' Monti sabato 19 novembre alle 15 per sostenere le ragioni del "sì" al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo.

siL'incontro sarà al Teatro Bismantova ed è stato organizzato dai comitati per il "sì" della montagna reggiana il cui responsabile è Gian Luca Marconi già sindaco di Castelnovo.

 

 Graziano Delrio sarà al Teatro Bismantova di Castelnovo Monti
Graziano Delrio sarà al Teatro Bismantova di Castelnovo Monti

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  1. Per raccogliere consensi e mantenersi seduti in comode poltrone con “stipendi da sogno” i nostri politici sono nella stessa settimana a Castelnovo e a Quara, ma non erano disponibili martedì. Bastava dire ai responsabili dell’incontro di spostare il giorno. Un ministro ed una senatrice che conoscono benissimo la nostra realtà e non si adoperano minimamente per una giusta causa (perché non si pretende l’impossibile, l’ospedale esiste già, è funzionante, è attrezzato), trovo sia una grande sofferenza per noi della provincia di Reggio Emilia, perché il nostro Appennino è apprezzato anche da chi risiede in città. È veramente sconfortante per me. È la politica dei numeri e dei voti, non più per le persone. Speriamo di poter votare anche per le politiche, prima o poi. Certo che portare la data del voto referendario al 4 dicembre per i paesi di montagna è stata una bella uscita. Da ottobre è slittata a dicembre. Immaginiamo un anziano che non ha nessuno, se c’è neve come farà ad andare a votare? Sempre più delusa. Carissimo Gian Luca, in qualità di promotore del sì sarai presente, esponi al ministro Delrio, anche se non è il suo dicastero, le nostre perplessità circa la deroga per il reparto nascite e per tutto l’ospedale! Solo per rispetto nei confronti del nonno Pasquale, che tanto si è battuto anche a Roma. Distinti saluti.

    (Luisa Valdesalici)

    • Firma - LuisaValdesalici
  2. L’intento della serata di martedì era quello di attivare un contatto con i cittadini della montagna, abbiamo mandato gli inviti a chi in Regione decide, sapevamo che non era certa la loro partecipazione, ma abbiamo deciso (tutti) di farla lo stesso perché avevamo bisogno di informare i cittadini di come stavano le cose e cosa stavamo facendo, questo senza concordare date con nessuno. Dalla Regione abbiamo avuto la disponibilità di Rossi (sottosegretario della presidenza) che vi aveva proposto un altra data. Per quanto riguarda la Leana (quello che dirò so che a lei non farà piacere) è giusto dire che fin dal primo momento si è occupata del problema, ci ha organizzato un incontro con gli amministratori del Trentino per vedere se la loro esperienza era da prendere da esempio (lassù ci hanno detto che siamo messi meglio noi) ci sta affiancando sulle iniziative che stiamo prendendo a livello politico sia in Regione che al ministero. Secondo me dobbiamo continuare su quello che abbiamo fatto in questi mesi continuare con la diplomazia necessaria a sollecitare risposte da chi deve decidere, per non lasciare nell’incertezza tutto il personale del nostro ospedale (a cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà). Poi se chi deve prendere decisioni lo fa senza condividerlo con le istituzioni e i cittadini se ne prenderà fino in fondo le responsabilità “politiche” verso gli amministratori e cittadini. Martedì abbiamo dimostrato maturità e civiltà, quindi ne tengano conto, non siamo così disponibili ad accettare decisioni calate dall’alto.

    (Enrico Bini)

    • Firma - EnricoBini
    • Gentilissimo signor Sindaco, mi dispiace che lei senta come politico di doversi giustificare. Io mi sono rivolta soprattutto alla senatrice Leana Pignedoli, che conosco bene anch’io, perché prima di iniziare la carriera politica è stata nostra insegnante di musica, la quale ha scritto una lettera che è stata letta e quindi era stata invitata. E le dirò che contrariamente a quanto lei pensa, mi fa molto piacere sapere che si interessa alla causa del nostro ospedale. È il contrario che mi preoccupa, ma soprattutto mi dispiacerebbe. Di fatto, gli inviti li avete mandati, ma nessuno di coloro che avrebbero dovuto tranquillizzarci era presente. Non mi pare un bel segnale. Poi che tutti voi abbiate fatto la scelta di organizzare ugualmente la serata mi va bene. Preferirei alla parola diplomazia la parola confronto, anche deciso, affinché si sappia che i montanari non sono tutti ignoranti, e lo si è visto l’8 novembre, e che desiderano si diano anche risposte. Servono al personale che opera in ospedale e servono a noi. Martedì 8 novembre sarebbe stata una grande opportunità perché avrebbero potuto ascoltare l’ intervento del dott. Briglia sul quale tutti dovremmo riflettere: chi dirige, chi amministra, chi lavora. La differenza la fanno le persone. La conclusione che ne traggo è che il dott. Briglia non ha ambizioni politiche, come non le ha la signora Vassallo, ed hanno parlato in modo diretto. Parlino chiaro anche i politici, ma ciò che ho affermato è che sono disponibili ad arrivare fin quassù per chiedere voti o per farci votare in un certo modo, non lo sono per parlare dei problemi di chi li ha votati. Non dimentichiamoci che la senatrice Pignedoli è stata eletta nel nostro collegio. Sperando che la sua risposta al mio commento non sia detto a suocera perché nuora intenda, sarebbe stato più efficace un confronto diretto, ma ormai abbiamo capito che non è possibile. La politica è questa. Nessuna trasparenza. Sia chiaro che non mi riferisco a nessun partito o movimento esistente in Italia, anzi sono delusa di tutti. Siccome sono vecchia e non ambisco ad entrare in politica, posso esporre con educazione il mio pensiero che non collima con quello dei politici, chissà perché?! Termino con un in bocca al lupo al comitato #iostoconlecicognedellamontagna che si è speso tantissimo e a tutte le associazioni che si sono aggregate, ivi compresa la Croce Verde, fondamentale per assicurare un pronto intervento sanitario. Distinti saluti.

      (Luisa Valdesalici)

      • Firma - LuisaValdesalici
  3. Aria di elezioni, arrivano i politici, i capi-popolo a illustrarci come si deve votare, spero sia arrivato il momento di aprire gli occhi e votare usando la propria testa e non quella di chi vive in un altro mondo, nel mondo che non produce, che non sa cosa vuol dire arrivare a fine mese, che non conosce o fa finta di non conoscere i problemi delle persone comuni, delle zone disagiate, del degrado sociale ed economico ormai a livelli insostenibili. Cordialmente.

    (Fabio Leoncelli)

  4. Sarebbe interessante chiedere al ministro se riesce ad immaginare la ricaduta occupazionale del suo decreto 50/2016 sulla piccola imprenditoria artigiana locale (quella che oggi occupa 8/10 dipendenti singolarmente). Probabilmente non lo sa (me lo auguro) ma entro metà anno prossimo, al perdurare della attuale situazione, ci saranno molte piccole aziende artigiane locali nel settore edile pubblico e infrastrutturale che saranno costrette a drastiche riduzioni del personale attualmente occupato e il drastico vuole dire minimo dai 60 ai 70 addetti complessivamente in tutta la motagna. Ottimo risultato per una area disagiata come l’appennino.

    (U.m)

    • Firma - u.m
  5. La miglior risposta da dare a questi politici “cercavoti” è non andare all’incontro, non bisogna parlare ma agire, il silenzio fa molto più rumore di tante altre cose… E’ un’opportunità unica per fargli capire che i voti si potevano prendere, ma ora il tempo è passato, come l’ospedale di Castelnovo ne’ Monti fa parte del passato, grazie a questi poltronai, faccendieri della politica italiana, dal governo agli enti locali, tutti hanno le stesse responsabilità e soprattutto non rispettano il cittadino. Signori, non andate all’incontro.

    (F.S.)

    • Firma - F.S.
  6. Interessante questo collegamento Ospedale S. Anna-Referendum costituzionale. Già si capisce che oggi c’è poca trippa per gatti; in futuro con la modifica del titolo V prevista nella proposta che sarà sottoposta al vaglio degli elettori potrebbe succedere che il piatto diventi completamente vuoto. Chi deciderà in futuro? In tante materie viene eliminata la legislazione concorrente con la predominanza dello Stato centrale. Dovremo organizzare pellegrinaggi a Palazzo Chigi?

    (Luigi Bizzarri)

    • Firma - luigibizzarri
  7. I pellegrinaggi sono straordinarie manifestazioni di una fede che io, purtroppo, non ho più. Penso allora che un sano, leggero, calcio-in-culo democratico possa ancora aiutare. Pur sapendo di non contare nulla, o forse proprio per questo, il 4 dicembre voterò “No”. A voler riflettere… anche questa è speranza, laica, ma speranza.

    (mv)

    • Firma - mv
  8. Sai che bello? T’immagini, sabato, andare tutti in massa al Teatro Bismantova ad applaudire i prestigiosi “sìatori” ivi presenti, inneggiando al “sì” a spron battuto, invocando Marconi vice-Renzy Potter subito, con cori per la Leana campionessa olimpica e affinché Delrio abbia una stella sulla “Hollywood Walk of Fame” come Trump, finendo con un’interminabile sciarada d’immancabili selfie con codesti personaggi? E dopo tutto ciò, il 4 dicembre andare alle urne a votare tutti in massa “no”, decretando la vittoria della Costituzione originale al posto della “Boschituzione” raccogliticcia. Sai che bello?

    (Damiano Pignedoli)

    • Firma - Damiano Pignedoli
  9. Andiamo a votare in massa e mandiamoli a casa questi personaggi che arrivano con 10 auto blu pagate da noi. Vengono perché sono con l’acqua alla gola, oramai. Stanno comprando voti con contentini e decreti inventati, ma grazie al cielo non esiste solo la Rai per essere informati. Anche in America è andata così. No, super convinto.

    (SS75)

    • Firma - (SS75)