In pratica i due terzi della sala saranno già “occupati” per ciascuna delle otto date della stagione del Teatro Bismantova. E’ questo il dato davvero notevole che emerge ormai in chiusura della campagna abbonamenti 2016-2017, e in vista ormai del primo spettacolo che venerdì prossimo, 11 novembre, porterà sul palco la commedia “Perché non parli”, di e con Paolo Cevoli.
“Siamo davvero molto soddisfatti – afferma il direttore artistico del Teatro Bismantova, Giovanni Mareggini – perché la campagna abbonamenti di quest’anno ha raggiunto il record assoluto dell’ultimo decennio: siamo vicinissimi ai 190 abbonati, che per una sala da circa 300 posti è davvero una base di partenza molto solida. Hanno rinnovato l’abbonamento in pratica tutti coloro che lo avevano sottoscritto lo scorso anno e abbiamo in più 40 nuovi abbonati”. Prosegue Mareggini: “E’ per noi un segnale molto confortante, significa che sono state apprezzate le scelte alla base della costruzione di questa nuova stagione, ovvero una unione tra appuntamenti leggeri e divertenti ed altri che puntano sulla riflessione e attingono a una dimensione più profonda. Tengo comunque a segnalare che c’è un filo comune, ci sono diversi elementi di continuità che fanno di questi otto spettacoli un progetto unitario, per cui consigliamo a chi ha sottoscritto l’abbonamento di partecipare a tutte le serate per cogliere questo disegno. Questo risultato straordinario ci spinge poi a lavorare per andare incontro ancora di più alle richieste e ai desideri degli spettatori, per cui siamo all’opera per costruire una piccola rassegna concertistica in primavera, piccola nel senso di un numero ristretto di date, ma vogliamo che siano di grande qualità. Un ulteriore arricchimento della proposta che rappresenti anche un ringraziamento per questo grande sostegno che riceviamo dagli appassionati”.
Aggiunge dal canto suo l’assessore alla cultura, Emanuele Ferrari, che al Bismantova è stato di casa anche prima di assumere l'incarico amministrativo comunale: “Anche i numeri sono una conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di quanto il nostro teatro sia vivo, di come riesca a coinvolgere i cittadini con le sue proposte, del fatto inequivocabile che sia diventato punto di riferimento per tutto l'Appennino. Un filo rosso che da 12 anni non vogliamo perdere, un discorso che si rinnova a ogni stagione, lasciando intatte la freschezza e la qualità delle proposte. Un progetto, quello del teatro, che diventa palcoscenico di tutta la montagna, e con l'anno nuovo potrà arricchirsi, attraverso il consolidamento dell'Azienda speciale, di nuovi spunti: dalla formazione, ai festival musicali e di narrazione, alla promozione del territorio. Alla base di tutto c'è l'alleanza tra il Comune di Castelnovo ne' Monti e gli altri comuni dell'Unione, un modo concreto per dare corpo alla grande idea di un teatro per la montagna che aveva ispirato le scelte degli amministratori 12 anni fa, una preziosa eredità che siamo chiamati ogni giorno a sostenere e arricchire”.
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La stagione
Si parte dunque l’11 novembre, con lo spettacolo di Paolo Cevoli “Perché non parli”: Vincenzo "Cencio" Donati è il garzone di Michelangelo Buonarroti. Distratto e pasticcione, non riesce mai ad esprimersi correttamente per colpa della sua balbuzie. Per questo motivo il sommo scultore fiorentino si rivolge al suo assistente con la famosa frase "Perché non parli, bischero tartaglione”. La vita di Cencio sarà legata a doppio filo, fino alla fine, con quella di Michelangelo.
Venerdì 2 dicembre sarà la volta di “L’altra opera, Giuseppe Verdi agricoltore” (prosa), con Roberta Bigiarelli e Sandro Fabiani, con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Fondazione di Piacenza e Vigevano, e con il patrocinio di Federculture. Due attori guidano alla scoperta dell’altra Opera di Giuseppe Verdi: quella che lo vede impegnato, per tutta la vita, in una intensa attività agricola. Custode geloso del proprio giardino e degli animali, attento osservatore delle condizioni di vita dei contadini, meticoloso amministratore.
Venerdì 16 dicembre andrà in scena “Quando nascette Ninno”, concerto di Natale con Tosca alla voce, Giovanna Famulari al violoncello e pianoforte, Massimo De Lorenzi alla chitarra, protagonisti di un appuntamento all’insegna dei canti della tradizione folcloristica del Natale contaminati ed eseguiti in chiave contemporanea. Tosca, artista poliedrica nota al grande pubblico, propone un repertorio che parte dalla tradizione partenopea, per giungere alle diverse tradizioni di ogni parte del mondo.
Giovedì 19 gennaio 2017 la commedia “Finchè giudice non ci separi” porterà sul palco Nicolas Vaporidis, Luca Angeletti, Augusto Fornari, Toni Fornari, Laura Ruocco. Massimo è fresco di separazione e ha appena tentato il togliersi la vita. Il giudice gli ha levato la casa, la figlia e lo ha costretto a versare un cospicuo assegno mensile. I tre amici, anch’essi tutti separati, gli stanno vicino per rincuorarlo quando un’avvenente vicina di casa suona alla porta.
Venerdì 3 febbraio 2017, “Adamo e Deva” con Vito e Claudia Penoni: Adamo è un avvocato che gestisce le donazioni che i fedeli fanno alla Curia di Roma. Come tutti i sabato sera sta aspettando l’arrivo dei suoi amici. Suonano alla porta. Entra Deva, una donna vestita con un abbigliamento inquietante e una valigia in mano. Adamo tenta di dire qualcosa ma Deva si scusa di essere arrivata prima degli altri. Chi è la donna misteriosa? E perché gli altri commensali non arrivano?
Venerdì 24 febbraio 2017, “Cuori scatenati” (commedia), con Sergio Muniz, Francesca Nunzi, Diego Ruiz, Maria Lauria. Il ritorno di fiamma, si sa, può essere molto pericoloso. Quando il fuoco della passione si accende tra Diego e Francesca, le scintille divampano in maniera esagerata. Se poi a spegnere l'incendio ci si mette uno come Sergio Muniz, la situazione diventa veramente incontrollabile.
Venerdì 3 marzo 2017, “M’accompagno da me” (commedia musicale), con Michele La Ginestra, Andrea Perozzi, Gabriele Carbotti, Ludovica Di Donato, Alberta Cipriani, per la regia di Roberto Ciufoli. Il palcoscenico che si trasforma in una cella del carcere, tra personaggi improbabili legati da un unico comun denominatore: i reati previsti dagli articoli del codice penale. Lo spettacolo riserva momenti di rara comicità e di riflessione, grazie alla brillante regia di Ciufoli e all’interpretazione di La Ginestra, tra risate, sorrisi e commozione.
Venerdì 17 Marzo 2017, “Rumore di Acque” (Prosa), con la Compagnia Teatro delle Albe, una Coproduzione Ravenna Festival, Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, “Circuito del Mito” della Regione Siciliana, Sensi Contemporanei, con il patrocinio di Amnesty International. La tragedia dei migranti e dei profughi: cosa può fare il nostro Vecchio Continente in relazione a questa ecatombe senza fine? L'Europa è davanti a una sfida che mette in gioco la sua stessa esistenza: deve dimostrare di essere all'altezza di questo momento storico.
Per informazioni sugli ingressi agli spettacoli: www.teatrobismantova.it.