Riceviamo e pubblichiamo.
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Cari amici,
a un anno dalla scomparsa di padre Silvio, avvenuta il 16 ottobre dello scorso anno, data che coincide con l’impegno che il GAOM si è assunto per portare avanti il progetto Casa Famiglia, abbiamo una nuova entrata in famiglia. Si tratta di un bambino di 7 anni, che abitava in un villaggio fuori Shashemene, Agge, verso ovest. E’ stata la polizia governativa a portarlo a Casa Famiglia. Lo hanno trovato solo, nella sua capanna. Sembra che i genitori siano morti e nessun parente si è fatto sentire per tenerlo in casa propria.
La nostra famiglia si arricchisce così di un nuovo bambino, dopo l’uscita di sei ragazzi avvenuta a settembre. Infatti i ragazzi, secondo il regolamento, giunti alla maggiore età, devono riprendersi la propria vita fuori da Casa Famiglia. Questi sei ragazzi hanno intrapreso strade importanti: due di loro, Fasil e Nebiyu, hanno superato il test di ingresso universitario per la facoltà di Medicina, mentre Mussa, Zerihun, Seid e Tariku, hanno trovato un lavoro a Shahsemene.
Sono risultati importanti, soprattutto in questo momento in cui l’Etiopia sta vivendo un periodo difficile a livello politico e di sicurezza nazionale.
Grazie a tutti perché la speranza di questi ragazzi passa attraverso tutti coloro che credono in questa opera meravigliosa; essere al fianco di questi nostri fratelli.
(Alberto Campari, presidente Gaom)