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Poiano festeggia Crisanto e Daria suoi patroni

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Crisanto e Daria di Anselmo Razzoli
Crisanto e Daria di Anselmo Razzoli

A Poiano il richiamo identitario delle proprie radici secolari riesce ancora ad animare la piccola comunità di residenti e di nativi non più tali, richiamata dalla festa per i propri patroni San Crisanto e Daria e celebrata con la Santa Messa di domenica 30 ottobre da Don Fernando Immovilli.

Ai tanti intervenuti il parroco ha saputo parlare al cuore con parole dolci e profonde durante la sua omelia dal tono colloquiale; una delicatezza preziosa ed apprezzata che rischiara e rinfranca dagli ultimi difficili decenni, contrassegnati dal progressivo abbandono del paese.

La nuova attenzione ai vecchi e giovani poianesi ha fatto scattare una valida risposta collettiva di partecipazione, nel solco della migliore tradizione di questa comunità: ciascuno si è premurato di portare un proprio contributo al momento conviviale che è seguito nel salone della chiesa.

S.Messa a Poiano
S.Messa a Poiano

La festa dei patroni Crisanto (Grisante) e Daria, detta in dialetto locale “San Garsant”, era uno dei momenti più sentiti dalla comunità poianese, secolarmente abitata da un’ottantina di persone in equilibrio con la natura agricola di questo colle favorevolmente esposto al sole. A riprova dell’importanza della festa c’è un dato statistico e storico inconfutabile: dal 1645 ad oggi, nel mese di ottobre sono stati celebrati il doppio dei matrimoni rispetto agli altri mesi. Tanti i Grisante e le Darie battezzati a Poiano: 21 i maschi e 17 le femmine. In pochi invece conoscono la storia di Crisanto e Daria, patroni di Poiano ma anche di Reggio Emilia: nel 283 dopo Cristo, Crisanto giovane figlio di un nobile alessandrino, venne a Roma per studiare e si convertì al cristianesimo. La sua fede contagiò anche tante altre persone, fra queste Daria, sacerdotessa vestale che da quel momento ne condivise l’opera pastorale, e tutti coloro che ne venivano a contatto. L’imperatore, avvertitone il pericolo per l’ordine romano del tempo, fece uccidere una intera guarnigione di soldati convertiti e fece seppellire vivi Crisanto e Daria. Ma ciò non fermò la conversione di Roma e la devozione per i giovani Crisanto e Daria che continuò nei secoli. Nel 946 le loro reliquie vennero donate al vescovo Adelardo della diocesi di Reggio Emilia e nel 2011 vennero sottoposte a studi scientifici che ne accreditano l’autenticità.

momento comunitario a Poiano
momento comunitario a Poiano

Il fatto che la chiesa di Poiano porti il nome dei SS Crisanto e Daria può essere messo in relazione alla antica datazione della sua esistenza documentata anch’essa a cavallo del millennio, attraverso la consacrazione della “ecclesia de Pulgano in castro” ad opera del vescovo Alberio nel 1050.

La chiesa venne chiusa per duecento anni e poi riaperta nel 1645. Fra il 1760 ed il 1770 venne costruita l’attuale chiesa in sostituzione di quella vecchia, che versava in gravi condizioni di rovina, ad opera dei fratelli e sacerdoti  don Bernardino Filippi e don Giuseppe Filippi, dapprima con funzione di oratorio di famiglia e poi ceduta alla comunità per l’uso parrocchiale.

(Gianni Marconi)