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Resoconto seconda serata “Casina in salute”

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casina-in-salute-8Riceviamo e pubblichiamo.
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Si è svolto lunedì sera 17 ottobre il secondo incontro del ciclo “Casina in salute”, il cui tema della leucemia è stato affrontato dal relatore dott. Avanzini Paolo, dirigente medico dell''ematologia dell'ospedale S. Maria di Reggio Emilia, avvalendosi anche della testimonianza del signor Matteo Stevani. Ha partecipato come ospite d'onore la presidente dell'associazione Casina dei bimbi onlus, la signora Claudia Nasi.

La serata, dopo un brevissimo ringraziamento da parte del sindaco Costi rivolto ai partecipanti e ai relatori, ha visto il primo intervento del dott. Avanzini, il quale ha cercato di spiegare che cos'è questa malattia complessa e quali orizzonti di cura al giorno d'oggi esistano. La leucemia, anche solo a pronunciarla, fa ancora paura, ma nel corso di questi anni si è passati da una situazione in cui al paziente non veniva data nessuna speranza di vita, ad una situazione in cui nella stragrande maggioranza dei casi si sopravvive, con una buona qualità della vita.
casina-in-salute-7Il dott. Avanzini ha illustrato come nel corso del tempo, siano cambiati gli approcci e gli esami a disposizione del medico per poter far una diagnosi corretta, ma soprattutto ha rimarcato come in tutti questi anni siano nettamente migliorate le ricerche e le terapie alternative, volte a sostituire la chemioterapia, i cui risultati appunto permettono al giorno d'oggi di poter affrontare con un po' di sano ottimismo questo lungo e tortuoso cammino.

A tale prova, nel corso della serata, ha portato la sua testimonianza il signor Matteo Stevani, ex paziente malato di leucemia, il quale ci ha reso partecipi della sua toccante esperienza. Ammalatosi all'età di 19 anni, ha dovuto affrontare questa malattia nelle sue mille sfaccettature: interrompere una carriera promettente nel calcio, perdere o ritrovare amicizie insperate, lottare quotidianamente con i sintomi e le conseguenze dei farmaci, così come l'ospedalizzione.
Come detto in precedenza però, grazie alle nuove cure, alle nuove ricerche, è riuscito a sconfiggere quella malattia che in ambito sanitario è conosciuto anche come la “bastarda”.

casina-in-salute-4Se non fosse bastata già questa testimonianza toccante del signor Matteo, nella seconda parte della serata ha preso la parola Claudia Nasi, la quale ci ha reso partecipi della sua storia, di come abbia dovuto affrontare le paure, le ansie, le insicurezze che un genitore non vorrebbe mai provare in vita sua. Ci ha onorati rendendoci partecipi del rapporto che aveva con suo figlio Federico, raccontandoci aneddoti privati e momenti intimi trascorsi con lui durante la malattia. E soprattutto siamo stati testimoni di come una mamma, una donna possa trarre da una situazione simile, una forza tale da volersi impegnare nel sociale per portare un sorriso, un aiuto, una speranza a tutti quei bambini che si ammalano e che devono provare l'esperienza dell'ospedalizzazione, di come poter aiutare un altro genitore a sentirsi meno solo, di come si può aiutare la società con la forza dell'amore e del sorriso.

Vorremmo concludere con una frase del dott. Avanzini, che come detto nella serata, non vuol essere offensiva nei confronti di nessuno “La malattia non la vorremmo, nessuno di noi la desidera, però se viene e la riesco a guardare in un certo modo, magari ne salto fuori come una persona migliore”.

(Gli organizzatori)