Stamane in conferenza stampa nella sede A.C.I. di Reggio Emilia la presentazione della 37esima edizione del Rally dell'Appennino Reggiano in programma tra la sera e la notte di venerdì 14 e tutta la giornata di sabato 14 ottobre. C'erano i dirigenti A.C.I. con il Presidente Marco Franzoni, gli organizzatori del Grassano Rally Team col Presidente Alen Carbognani, il direttore di gara Simone Bettati, un concorrente "storico" come Marco Belli, il vice sindaco di San Polo Edmondo Grasselli.
Il tracciato toccherà i comuni di San Polo, Canossa, Casina e Carpineti. Sono 8 le prove speciali su tre percorsi per un totale di 76 km., mentre tutto il rally è lungo 274 km. La prima prova speciale parte da San Polo verso Grassano e fino al Castello di Canossa con una bella serie di tornanti in salita (km 7,85); la seconda prova, "Trinità", è lunga 4,8 km da Leguigno a Trinità; la terza prova, "Buvolo", è storica, è lunga 14,20 km ed è quella più varia e impegnativa.
La prima vettura partirà alle 13,31 di sabato 15 in via 24 Maggio. I rifornimenti sono previsti nella zona industriale di San Polo.
Gli iscritti sono 91 tra cui molti affezionati del Rally Appennino Reggiano felici di poter tornare a gareggiare sulle strade ben conosciute.
Nelle dichiarazioni in conferenza stampa si è anche accennato alla possibilità che nel 2017 il chilometraggio delle prove speciali possa raddoppiare, ma intanto tutta l'attenzione è al presente e soprattutto alle questioni di sicurezza dopo il lutto di San Marino.
La raccomandazione al pubblico è di seguire con pignoleria le indicazioni del personale addetto e di non posizionarsi PER NESSUN MOTIVO in zone vietate.
Chi non potrà esserci fisicamente potrà seguire lo svolgimento del Rally sul sito "direttarally" anche passando attraverso il link del sito del Grassano Rally Team
Vorrei far presente che “la storica ed impegnativa” prova di “Buvolo” attraversa il non citato comune di Vetto per i suoi 14,20 km totali. Strano essersene dimenticati…
(Costa)
Strano essersene dimenticati di Vetto! Anche del fatto che nelle settimane precedenti gli abitanti dei paesi sul percorso sono costretti a convivere e sopportare tutti coloro che provano di giorno e, pazienza di notte, sul percorso Buvolo – Rosano a tutta velocità, senza alcuna cognizione, sopratutto senza controllo ed indisturbati, mettendo in pericolo chi li incontra quando sbucano da curve a tutta velocità.
(Miko)