Home Cronaca La dedizione e l’amore per l’istruzione fatta persona: “Ciao, Prof.”

La dedizione e l’amore per l’istruzione fatta persona: “Ciao, Prof.”

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Un ricordo del nostro nuovo collaboratore Giuseppe Marotta sulla scomparsa della prof.ssa. Angela Olmi.

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In queste ore mi passano per la mente mille momenti, mille pensieri.

Incredulità mista a tristezza.

“La Olmi”, come tutti la chiamavamo, era molto più che una semplice professoressa.

Io per primo non ho avuto un approccio facile con lei, ma in quel momento non avevo ancora capito molte cose.

Ne è passato di tempo prima che io abbia capito la sua personalità.

Aveva un amore totale e incontrastato verso le sue discipline, verso il Latino, verso la Storia, verso la scuola.

E soprattutto verso noi studenti. Tutti. Nessuno escluso.

 Attraverso le asperità, fino alle stelle
Attraverso le asperità, fino alle stelle

Ne ho prese di “bastonate”, in Latino sono sempre stato una frana.

Pure con lei la mia media voto in quella materia piangeva, ma col tempo ho capito quanto lei mi abbia sempre voluto trasmettere: che per studiare il Latino bisogna applicarsi tanto, avere grande dedizione. Rispetto. Applicazione.

Io l’ho sempre studiato in modo superficiale, ma con le sue lezioni, con ciò che mi ha trasmesso, nel tempo ho cercato di rispettare quella lingua, così come lei la rispettava.

Non era nelle mie corde stare attento 60 minuti su 60, fare i compiti in modo preciso e impeccabile, prendere tutti i paradigmi dei verbi, non scordare mai il libro di Latino.

Avevo, soprattutto inizialmente, una grande ansia nell’affrontare una sua lezione, una sua interrogazione, perché probabilmente non mi impegnavo tanto quanto lei pretendeva.

Ma tutto questo lo faceva per il mio bene. E la stessa cosa vale per ogni mio compagno.

Il non perdere un solo secondo di tempo per fare lezione, le interrogazioni intense, la precisione e meticolosità applicate nel suo lavoro; tutto per insegnarci il meglio possibile.

Il rigore, l’apparente freddezza e rigidità, era tutto in funzione del nostro bene.

È quello che lei voleva: il nostro bene. Solo quello.

E ora ripensando alla porta della sua classe chiusa all’intervallo per finire un’interrogazione, al sorriso accennato quando sfoggiava aneddoti sempre inerenti alla materia, alle lunghe versioni da tradurre, al suo dispiacersi quando per un qualche motivo la lezione successiva non ci sarebbe stata, sono contento.

Sono contento perché ho avuto la possibilità di conoscere una delle persone più colte e rispettose che ci siano.

“Per aspera ad astra”. “Attraverso le asperità, fino alle stelle”.

Fai buon viaggio.

A nome di tutta la 5^P 2015-2016.

(Giuseppe Marotta)

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1 COMMENT

  1. Bello questo ricordo omaggio “alla Olmi”, soprattutto perché viene da uno studente. Io l’ho conosciuta perché lavoro nella scuola, una persona “particolare”, ma sempre gentile, pacata, una di quelle che fanno la differenza. Mi mancherà, anche se era da un po’ che non la vedevo. Salve Prof., La ricorderò sempre con molto affetto.

    (L.b)

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