Riceviamo e pubblichiamo.
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Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil di Reggio Emilia esprimono il sentito cordoglio alla famiglia del lavoratore beneventano Bernardo Mark, 54 anni, vittima di un infortunio mortale sul lavoro nel cantiere della SS63 alla Bocco-Canala. Nello stringersi nel cordoglio alla famiglia, è unanime la richiesta sindacale agli organi pubblici competenti di accertare le cause e le eventuali responsabilità dell'infortunio mortale.
Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil ribadiscono con fermezza la necessità della massima attenzione e dell'adozione di tutte le misure di prevenzione della sicurezza sui cantieri, da parte di tutte le imprese.
"Piena luce su quanto accaduto in cantiere lo scorso 30 settembre", è la rivendicazione dei sindacati che reputano “inaccettabile morire per lavorare nel 2016”. “Nelle prossime ore valuteremo l'adozione di tutte le scelte possibili a tutela della famiglia - alla quale esprimiamo le nostre sentite condoglianze – e, anche, a garanzia delle condizioni di sicurezza dei lavoratori in quel cantiere ed in tutti i cantieri della provincia. In particolare devono essere messe in atto e verificate tutte le misure previste, legate alla prevenzione nei cantieri per lavorare in modo legittimo e sicuro". "Nella fattispecie – concludono i sindacati - chiediamo anche alla impresa realizzatrice se quanto previsto dall'accordo sottoscritto in cantiere è stato attuato".
Nella nostra provincia 10 infortuni mortali sul lavoro in dieci mesi. Troppi. C’è qualcosa che proprio non va.
(Luciano Ferrari)