L'affascinante giro dei 5 Laghi è un itinerario classico e molto frequentato, che porta a scoprire i laghi Ritorto, Lambino, Serodoli (qui sotto la foto), Gelato, Nero e Nambino, con una vista unica e eccezionale di fronte al massiccio delle Dolomiti di Brenta. Con meteo favorevole e assenza di neve l'escursione prevede anche la salita di Cima Serodoli, che offre un panorama a 360 gradi.
Venerdì 14 ottobre
Ritrovo e partenza: con auto proprie presso la sede del CAI di Castelnovo ne’ Monti alle ore 15.00, con passaggio da Reggio Emilia alle ore 16.00 e arrivo al Maso Pin alle 19.30
Pernottamento e colazione: presso il B&B Maso Pin (http://www.masopin.it/), in via Val Brenta, 72, dopo Sant'Antonio di Mavignola, a circa 8 km da Madonna di Campiglio. Il costo cadauno nelle due camere quadruple è di € 27,5, nella camera matrimoniale € 30. Sono disponibili 10 posti.
Cena: a Madonna di Campiglio
In alternativa, previo accordo con l’organizzatore, sarà possibile evitare il pernottamento. In quel caso l’appuntamento per il 15/10 è alle ore 8.30 presso Patascoss, località a 2 km da Madonna di Campiglio.
Sabato 15 ottobre
Dopo la colazione con le auto ci sposteremo alla località Patascoss (m. 1722), dalla quale partiremo verso le 8.30. Dal parcheggio, dopo poche decine di metri sulla strada per malga Ritorto, si devia a destra e ci si incammina in salita per la strada forestale, che percorre a ritroso le piste da sci. Si incontra prima la baita Casinei e poi si raggiunge il Rifugio Pancugolo. Dietro al rifugio si imbocca il sentiero 232 che, con percorso pianeggiante, raggiunge il lago Ritorto (m. 2055). Il percorso inizia a salire in direzione nord fino a raggiungere il passo Ritorto (m. 2277), oltre il quale si prosegue con leggeri saliscendi tra massi e lastroni ed, evitando la deviazione che porta al lago Nambino, si raggiunge il Lago Lambin (m. 2324). Dopo poco (quota 2376) si gira a sinistra e si seguono sbiaditi e sporadici segni rossi con ometti di sasso, che portano alla Cima Serodoli (m. 2708). Dalla cima avremo due possibilità: o tornare sui nostri passi per riprendere il sentiero 232, oppure e solo in presenza di meteo ottimale scendere il crinale nord, senza alcun segno, e caratterizzato da grossi massi di granito. A quota 2606, dopo aver percorso qualche piccolo tratto esposto, si scende a destra per alcune decine di metri aggirando un punto verticale, per poi riguadagnare il crinale, a si raggiunge il passo Nambrone (m. 2455)-
Ipotizzando di essere tornati sui nostri passi, si risale prima il costone che sovrasta la Val Nambino, ed in discesa poi fino a raggiungere il lago Serodoli (m. 2370). Dalla bocca del lago ci si innalza oltrepassando la casetta del bivacco e si raggiunge in breve il lago Gelato (m. 2393). Se invece siamo scesi al passo Nambrone, seguendo il segnavia 217 prima incontriamo in discesa il lago Gelato e poi il Lago Serodoli.
Dopo una meritata sosta per il pranzo al sacco, si riprende il percorso lungo il 217 scendendo il tratto impegnativo che porta prima al piccolo lago Nero (m. 2236) e successivamente ad un bivio da dove si prosegue a sinistra per il sentiero 266 in direzione Busa dei Cavai. La si supera, si scende per alcuni tornanti e si taglia il pendio abbassandosi gradualmente fino a raggiungere il lago Nambino (m. 1768) e l'omonimo rifugio.
Nei pressi della bocca del lago si prende a destra per il sentiero 261 con il quale, dopo un tratto pianeggiante che taglia in quota il versante est del Monte Pancugolo, si ritorna la punto di partenza di Patascoss.
Dislivello: circa 1100 metri.
Durata: 7 ore Difficoltà: EE (escursionistica per esperti)
Verso le 17.00 dovremo essere pronti per ripartire alla volta dell’Emilia, con sosta per la cena lungo il percorso.
Abbigliamento per l’escursione: scarponi da trekking - pile o maglione - calzoni adeguati - giacca a vento – berretto di lana e occhiali da sole – guanti - borraccia - qualcosa da mangiare nello zaino – creme protettive – bastoncini.
Importante: Il programma descritto è di massima, e potrà subire delle variazioni, secondo il giudizio insindacabile del Direttore di escursione. E’ indispensabile un buon allenamento e passo sicuro. Poiché l’escursione si svolge in autunno non è da escludere che nella parte alta del percorso vi sia già neve sul terreno, per cui valuteremo al momento se in effetti Cima Serodoli è raggiungibile.
Non soci: possono partecipare anche le persone non iscritte al CAI che, su richiesta, potranno attivare l’assicurazione CAI per l’intervento del Soccorso Alpino (€ 2,5) e contro gli infortuni (€ 6 o € 12, a seconda del tipo di massimale prescelto).
Per informazioni ed iscrizioni: Cecchi Enrico 335 7509856