“Siamo felici che l'assessore Venturi si rechi personalmente a Castelnovo ne' Monti per discutere del mantenimento del punto nascite. Lo invitiamo però, durante il tragitto, a mettersi nei panni di una donna in pieno travaglio che deve affrontare quella stessa strada di montagna, magari di notte e con la neve o il ghiaccio, per rendersi conto dell’effetto che avrebbe la decisione di chiudere quel presidio per l’intero territorio della montagna.
Per questo vorremmo ricordare anche all'assessore Venturi che nella sua risposta ad una nostra interrogazione aveva accolto favorevolmente la nostra richiesta di attuare una sperimentazione sui quei punti nascita che, pur non rispettando i parametri di 500 parti all’anno, avessero mantenuto gli standard di qualità stabiliti per legge. Standard che riteniamo Castelnovo possegga e per questo lo sollecitiamo nuovamente a valutare anche la riapertura del punto nascite di Porretta Terme che aveva gli stessi parametri di qualità e la stessa utilità di Castelnovo. Altrimenti il ministro Lorenzin può istituire tutti i 'Fertility day' che vuole, ma se ai cittadini si rende la genitorialità difficile fin dal momento del parto, resteranno solo spot lanciati a vuoto, come ormai è uso di questo Governo e questa Regione".
Lo dichiara Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della commissione sanità.
Condivido l’invito! Aggiungo: la distanza da Castelnovo a Reggio o Scandiano e viceversa è la stessa. Pertanto se noi montanari andiamo in ospedali della provincia, a volte con lunga attesa, altri cittadini possono essere indirizzati all’ospedale di Castelnovo, vista l’eccellenza del nostro presidio, dei medici e del personale infermieristico! Ho avuto modo di conoscere due pazienti ricoverate in ginecologia, provenienti da Correggio e Boretto, meravigliate dell’assistenza ricevuta e dell’ambiente ospedaliero!
(Gaddo e Fiorella)