Il panorama delle attività commerciali in montagna è in rapida evoluzione, parecchi negozi chiudono, basti pensare alla serrata delle vetrine a Felina, dove una miriade di serrande abbassate accoglie chi vi transita. Per tanti che chiudono altri aprono. Bazar stranieri dove puoi trovare di ogni, passaggi di gestione, volti e vetrine nuove.
A tal punto che quando nelle vetrine di un negozio si vede il cartello 'svuota tutto', o 'rinnovo locali', partono le supposizioni più bizzarre sui social.
E' capitato di recente a uno storico mobilificio nella località Ponte Rosso sulla statale che porta a Castelnovo Monti. All'uscita del 'fuori tutto' sono iniziate su Facebook le più strane ipotesi: il negozio è fallito a causa di un assicuratore losco che oltre al malloppo si è tenuto una super cabina armadio; lì ci verrà un grande bazar a sei piani con gli occhi a mandorla; l'hanno preso quelli della gang involtino primavera con risvoltino. Poi ipotesi molto apprezzata da una parte della popolazione e aborrita da un'altra fazione del paese: una casa di appuntamenti con attrezzature varie. E il filone religioso: lì ci verrà una moschea coi fiocchi? Ci faranno un tempio indù? Un casinò con un centro benessere (in effetti la struttura è bella grande)? I giovani speravano in un bowling, le ragazze nel famoso store scozzese a prezzi imbattibili 'Primark'.
In realtà il mistero è stato ben presto svelato: il negozio ha subito un semplice rifacimento degli spazi. Con il sorriso dei proprietari che, divertiti, hanno incrementato la curiosità dei clienti e compaesani. Per poi rassicurare tutti dicendo 'restiamo noi, più nuovi, più belli'.
A noi resta una riflessione sulle paure del nuovo che spesso ci assale.
Rassegniamoci, prepariamoci, il mondo è in rapida evoluzione. Ci mescoleremo in fretta e molto.
Per ora l'insegna del venditore di mobili sul Ponte Rosso, resta. E anche i proprietari burloni.
Non c’è da meravigliarsi se qualcuno ha pensato ad un bazar cinese, ormai anche a Castelnovo ci sono solo cinesi. continuiamo a svendergli i nostri paesi.
(Deborah)
Continuiamo a svendergli i nostri paesi perchè siamo noi ad andare a comprare altrove, non dimentichiamocelo. I cinesi hanno una mentalità molto diversa dalla nostra. Il loro segreto? Fanno semplicemente “gruppo”. A differenza nostra, che invece di comprare un paio di scarpe a Castelnovo si scende fino a valle perchè “fa più figo” comprarle alla bassa piuttosto che a Castelnovo. Pensiamoci prima di scrivere certi commenti, dai.
(Michela)
Cosa c’entra andare a comprare le scarpe a valle perché fa più figo? Uno compra le cose dove ritiene utile e conveniente farlo. Sinceramente non ho capito lo spirito di questo articolo: che cosa sta a significare? Che le voci di paese erano errate o che i proprietari dello storico negozio ci hanno ripensato?
(Dany)
Gentile lettrice, né l’uno né l’altro. Una semplice riflessione su una geografia economica in rapida evoluzione, prendendo spunto da un simpatico scambio di battute su Facebook. A volte le cose sono più semplici di quello che sembrano.
(A.)
Il problema dei commercianti italiani penso siano le tasse e l’e-commerce (commercio elettronico, ndr). Poi in montagna da noi si aggiunge spesso la poca competenza e la poca scelta di prodotti, spesso quando devo acquistare qualcosa trovo prezzi allucinanti e poca scelta, tante volte mi sento dire “non ce l’ho, te lo posso ordinare, arriva in 3-4 giorni”. Poi guardi su Amazon è disponibile, costa un 30/40% in meno e ti arriva in 24 ore…
(Alle)