Centinaia di persone hanno letteralmente preso d’assalto Cinquecerri il giorno di Ferragosto per l’ottava festa dei borghi, organizzata dalla locale Polisportiva.
Aie, cortili e gli angoli più suggestivi e inesplorati di via della Costa, una delle strade interne della frazione del Comune di Ventasso, oltre alle varie diramazioni, si sono trasformati per l’occasione in laboratori degli antichi mestieri: calzolaio, falegname, lavandaia, impagliatore di sedie, boscaiolo, fabbro, casaro (con cottura e lavorazione del formaggio, del burro e della ricotta) e altri “mestieranti” che hanno mostrato il fascino dei lavori tradizionali rappresentati dagli attrezzi classici.
A fare da apripista per l’inizio della festa, fissato per le cinque della sera, quasi un omaggio a Garcia Lorca, la new entry di quest’anno: il cantastorie. In uno spazio ricavato ad hoc, è stato costruito uno spettacolo curato nei minimi dettagli: una sigla (“Sempre” di Gabriella Ferri), un narratore (Giorgio), due interpreti della tradizione del Maggio (Pia e Pietro), due stornellatori (Nando e Luciano), un fisarmonicista (Luisito), il tutto sotto la sapiente regia di Silvia Nobili, ideatrice della proposta. Applausi e tante emozioni per le esibizioni.
E poi via al tour per i borghi.
Via della Volta, dove è stata rimessa in funzione per l’occasione, e come sempre, una vecchia osteria (D’Zaverie), è stata scelta come approdo per chi ha voluto gustare la “sulada”, tipica specialità gastronomica. Non è mancato il sottofondo musicale garantito da artisti di qualità: la musica era peraltro presente in quasi tutte le postazioni. In un altro angolo caratteristico, Ca’ de’ Marcaccioni, è stata servito l’asado, carne cucinata all’argentina. E poi “trionfo” della polenta, al solito privilegiata da tanti assaggiatori. E, per restare in tema gastronomico, sono risultate molto apprezzati gnocco fritto, pizza e porchetta (servita da un carretto itinerante), oltre alle torte caserecce.
Per la gioia dei bambini, erano presenti muli e asini per accompagnarli in un tour nella parte non interessata dalla preparazione delle specialità gastronomiche.
I visitatori, molti con telecamere e macchine fotografiche, sono rimasti conquistati, al di là dei mestieri e dell’aspetto gastronomico, dalle tante proposte: mostra fotografica, esposizioni di quadri e sculture, le porte dipinte di garage e stalle (“Porta l’arte sulla porta”). Il sipario sulla festa è calato solo a notte fonda.
Già si pensa alla prossima edizione e alle novità da introdurre, la data è già stabilita: 15 agosto 2017.