E così la letteratura in Appennino ha la sua manifestazione principale. Accade con l'insolito "Piccolo Festival della Letteratura d’Appennino 'Raffaele Crovi'" dove voci narranti professioniste leggono e presentano i libri e gli autori che raccontano l'Appennino, inframezzati da canti di Anima Montanara.
Conduce Ercole Leurini e l'appuntamento è a cura di Clementina Santi, Maria Teresa Pantani, Roberto Mercati.
Saranno proposte letture (e canti) di Lisetta Serra "Storie di Viano", Ralfo Monti "Il medico condotto", Odino Raffaelli "Profumo di città", Antonio Peretti "La mammola", Giuseppe Amorotti "Il castello delle Carpinete", D. Parmeggiani "Il calare della luce", Umberto Monti "Frole e baggi", "Il calare della luce", Giovanni Teneggi "E le montagne si inchinarono ad ascoltare", Amilcare Veggeti "La vera storia", Gino Belli "La casa di sasso", Anonimo "Le donne di Succiso", "Stornelli", "Bello d’amore", A. Veggeti "Croce del ricordo".
Quindi la letteratura colta dei classici Giovanni Pascoli "La partenza del boscaiolo", Silvio D’Arzo "Casa d’altri", Cesare Zavattini "Cerreto Alpi : 7 Ottobre 1963", Attilio Bertolucci "Fantasticando sulle migrazioni dei maremmani".
I canti "Il pecoraio", "A Dio" di Silvio D’Arzo, "Maremma amara".
Quindi ancora Francesco Genitoni "Non ho mai visto nascere i vitelli", Maurizio Maggiani "Il maestro di Talada", Luciano Serra "Il Cusna", Paolo Rumiz "La leggenda dei monti naviganti". Il canto "La m’è sempre inamurada" di Casanova.
Per concludere Parole d’Appennino (Associazione Scrittori Reggiani): Ave Govi (Bachi e zolle), Eolo Biagini (Le mie borgate), Armido Malvolti (Le orme del lupo), Pier Giorgio Ferretti (La Sarsa), Maria Cristina Costa (Collagna), Alfio Fantini (Canti di Bebbio). Raffaele Crovi e Anima Montanara, "Ballata per l’Appennino" (a due voci).
I testi sono a cura di Clementina Santi e le voci recitanti Maria Teresa Pantani e Roberto Mercati.