Tempo di bilanci per l'amministrazione comunale vettese giunta a metà del suo mandato. "Come amministrazione di Vetto - scrive a Redacon la giunta guidata dal sindaco Fabio Ruffini - a due anni dalla nostra elezione possiamo affermare con soddisfazione di aver rispettato gli impegni presi in campagna elettorale".
"Abbiamo infatti:
- ridotto l’aliquota Ipef per i redditi fino a 28.000,00 euro, da 0,60% a 0,50%, e mantenuto la totale esenzione per i redditi inferiori ai 15.000,00 euro;
- ridotto la tassa sui rifiuti (Tari) a tutte le attività produttive del 20% e ridotto i diritti di segreteria del 70% per chi effettua interventi edilizi di ristrutturazione;
- aumentato le risorse per la manutenzione delle strade;
- pubblicato due bandi per la concessione di contributi per l’avvio di nuove attività produttive e un bando per la concessione di contributi su interventi edilizi di privati sul risparmio energetico e la sicurezza;
L’unico impegno non rispettato (ma solo nei tempi) è quello relativo alla sostituzione delle lampade della pubblica illuminazione, previsto nel 2014, volutamente posticipato in quanto l’amministrazione ha ritenuto opportuno realizzare un progetto molto più ambizioso rispetto all’ipotesi iniziale. In questi due anni abbiamo accantonato le risorse e nei giorni scorsi sono state avviate le procedure per affidare i lavori di riqualificazione dell’illuminazione pubblica, mediante la sostituzione di tutti i corpi illuminanti con altri corpi illuminanti di ultima generazione a led; questo comporterà benefici economici ed ambientali perché si ridurrà significativamente l’uso di energia elettrica".
"Molto probabilmente - prosegue la nota - siamo tra i pochi Comuni italiani che stanno riqualificando tutta l’illuminazione pubblica senza ricorrere all’indebitamento o a forme di gestione pubblico/private (queste ultime molto meno vantaggiose per l’ente). Abbiamo inoltre:
- riqualificato il borgo storico di Spigone;
- consolidato, con all’aiuto della Regione, diverse frane;
- sostituito porte e finestre delle scuole materne e tutti i corpi illuminanti degli edifici pubblici con lampade a led (anche questi interventi per ridurre la spesa pubblica e per il risparmio energetico);
- effettuato interventi di manutenzione sulle ex scuole di Rosano e Cola per salvaguardare questi edifici;
- asfaltato diverse strade, in particolare del capoluogo, ed eseguito numerosi interventi minori anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e con privati"
Bilancio anche in campo amministrativo abbiamo dove, per gli amministratori, sono da annoverare il fatto di: "aver aderito al progetto Mab Unesco e sostenuto la candidatura della nostra montagna alle cosiddette “aree interne”; collaborato con sindacati e azienda per il rinnovo del contratto d’affitto della ex ceramica Sadon; adottato il Paes (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), con altri 7 comuni della montagna, e il nuovo Regolamento Urbanistico ed Edilizio (Rue); realizzato una mostra permanente nei giardini pubblici sulla lotta di liberazione ed una serie di incontri culturali; avviato una proficua collaborazione con le scuole e con diverse associazioni di volontariato; approvato una convenzione per effettuare controlli ambientali sul Fiume Enza e, grazie alla disponibilità di un nostro concittadino, un accordo per la realizzazione di museo della civiltà contadina a Rosano".
"Ad oggi stiamo lavorando:
- ai progetti per la realizzazione di loculi nel cimitero di Rosano e per la realizzazione di una piazza a Cola;
- su proposta dei consiglieri di minoranza, alla possibilità di installare alcune telecamere di sicurezza;
- ad un progetto per cercare di aumentare la sicurezza stradale nei centri abitati attraversati dalla strada provinciale 513 e per migliorare la viabilità comunale;
- ad uno studio per verificare la fattibilità tecnico/economica di una pista ciclo-pedonale sul torrente Enza in prosecuzione dell’attuale pista sul canale d’Enza che si arresta a Cerezzola.
Inoltre, grazie ad un contributo concesso dalla Regione pochi giorni fa, riusciremo ad iniziare a breve i lavori di sistemazione e consolidamento del ponte sul torrente Lonza".
Tutto vero e giusto. Spiace solo che vi siete “dimenticati” di ringraziare le associazioni di volontariato di Vetto. Perché è grazie a loro se vi siete potuti concentrare “esclusivamente” su quei punti che avete evidenziato. A tenere vivo e attivo il paese ci hanno pensato loro. Almeno un grazie potevate dirglielo pubblicamente.
(C.R)
In merito alle osservazioni espresse dal/la signor/a C.R desidero fare alcune precisazioni:
• il resoconto/bilancio pubblicato è un documento sintetico realizzato con la sola finalità di descrivere l’attività dell’Amministrazione comunale e in particolare di confrontare quanto fatto in questi due anni con gli impegni assunti in campagna elettorale;
• non abbiamo menzionato le tantissime iniziative delle associazioni di volontariato semplicemente perché questo documento non è lo strumento giusto. Penso anche che se l’avessimo fatto avremmo corso il rischio di ingenerare equivoci e far credere alla gente di avere meriti che non ci appartengono;
• conosciamo bene gli sforzi e gli straordinari risultati ottenuti dalle associazioni di Vetto e delle frazioni e in parecchie occasioni abbiamo sottolineato questo impegno e ringraziato pubblicamente per il grande lavoro svolto (da ultimo in tutte le riunioni tenute tra la fine di maggio e l’inizio di giugno in diverse località del comune);
• la nostra Amministrazione ha collaborato, collabora e collaborerà con tutte le associazioni di volontariato interessate e cercherà di aiutarle (come già fatto in precedenza) ogni volta che dovesse esserci la necessità. Riteniamo che il volontariato, non solo quello che organizza manifestazioni ed eventi, ma anche quello impegnato quotidianamente in ambiti diversi (ad esempio nell’assistenza, nello sport e nella sicurezza), sia una eccezionale risorsa per il Comune di Vetto e per tutta la montagna.
Visto che abbiamo trattato l’argomento ne approfitto e chiudo con: viva il volontariato e grazie a tutti i volontari!
(Fabio Ruffini)
L’articolo e i relativi commenti mi danno lo spunto per una considerazione di carattere generale, che prescinde dalle questioni vettesi e dai rapporti che quivi intercorrono tra l’Amministrazione comunale e le associazioni di volontariato. Nel corso degli anni, per non dire dei secoli, i cosiddetti corpi sociali intermedi – che si sono tradizionalmente retti in via prevalente sull’opera e impegno di volontari – hanno svolto un ragguardevole e meritorio ruolo, vedi quello esercitato sul piano del mutualismo e della solidarietà, e hanno altresì concorso alla formazione della “coscienza collettiva” delle rispettive comunità (elemento, quest’ultimo, di indubbia valenza identitaria e che oggigiorno sembra essere in continuo declino). Da quanto possiamo capire dalle notizie che si hanno sul nostro passato, tali aggregazioni sociali hanno talora collaborato con i governanti dell’epoca, mentre altre volte non sono mancati momenti di forte tensione e conflittualità col “potere” di turno, tanto da farle apparire come un importante sistema di riequilibrio e contrappeso, e anche di stimolo, nei confronti del “potere” stesso. Si ha in ogni caso l’impressione, sempre da quanto è dato di leggere ed ascoltare sui tempi andati, che quei corpi sociali – pur tra alterne vicende e fortune, com’è nelle umane cose – abbiano costantemente cercato di salvaguardare e difendere la propria autonomia, il che può aver loro permesso di svolgere, in modo per l’appunto piuttosto indipendente, un prezioso insieme di attività e funzioni. Da allora “molta acqua è passata sotto i ponti” e tutto avrebbe dovuto via via evolvere verso il meglio, ma capita nondimeno di chiedersi se l’odierna politica non tenda invece a “pervadere” ogni ambito del nostro vivere, inclusa l’attività dei corpi sociali; il condizionale è ovviamente d’obbligo, trattandosi soltanto di sensazioni, ma ove queste avessero un qualche fondamento non dovremmo, io credo, assecondare siffatta tendenza espansiva (proprio pensando a quanto succedeva nei tempi che furono).
(P.B.)