La capillare attività di controllo del territorio nei comune del comprensorio montano, intensificata anche a seguito del concomitante periodo estivo che sta richiamando numerosi turisti, ha portato a Casina i Carabinieri della locale stazione ad operare la denuncia di un ventenne residente a Canossa che, incappato nei controlli operati dai militari, è stato sorpreso con al seguito un coltello della lunghezza di una ventina di cm.
Con l’accusa di porto abusivo di armi i Carabinieri di Casina hanno quindi denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 20enne operaio residente a Canossa operando a suo carico il sequestro di quanto illecitamente detenuto.
Nei guai è finito anche un amico neomaggiorenne, che si trovava a bordo dell’auto condotta dal 20enne: quest’ultimo infatti veniva trovato in ossesso di alcuni grammi di hascisc la cui detenzione è stata ricondotta ad uso personale non terapeutico. Il 18enne sarà quindi segnalato quale assuntore alla Prefettura reggiana che sula scorta del rapporto stilato dai carabinieri potrà sospendere sino a 2 mesi i documenti di guida ed espatrio posseduti dal giovane.
La vicenda trova la sua forza nella capillare attività di controllo del territorio che ha visto, come anzidetto, i Carabinieri della stazione di Casina, nel corso di un servizio di perlustrazione, svolto l’altra sera, procedere nel corso di un controllo alla circolazione stradale a fermare un’utilitaria condotta dall’odierno indagato. Una volta fermato e terminate le procedure di identificazione, notato che il ragazzo e l’amico che trasportava evidenziavano un certo nervosismo sospetto i militari optavano per approfondire gli accertamenti culminati con il rinvenimento in disponibilità del 20enne di un coltello e alcuni grammi di droga posseduti dal 18enne. L’arma bianca della lunghezza di circa 23 cm di cui la metà di lama veniva presa in “consegna” dai Carabinieri. Date le circostanze di tempo e di luogo che non giustificavano certamente il possesso di quanto rinvenuto, il 20enne veniva condotto in caserma dove dopo aver operato il sequestro di quanto illecitamente posseduto veniva rilasciato con a carico un denuncia in stato di libertà inoltrata alla Procura reggiana in ordine al citato riferimento normativo violato. L’amico invece come anzidetto veniva segnalato quale assuntore di stupefacenti.