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Molta partecipazione e commozione questa mattina ai funerali di Valeria

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(Valeria Ferretti Incerti in una foto di Silvano Sala)
(Valeria Ferretti Incerti in una foto di Silvano Sala)

Si sono svolti questa mattina i funerali di Valeria Ferretti Incerti presso la Pieve di Castelnovo ne' Monti. La ventinovenne si è arresa alla malattia martedì mattina. Quelle che sembravano semplici infezioni cutanee si sono invece rivelate essere una forma tumorale che l'ha portata via in pochissimo tempo.

Colpita giovanissima da una forma di leucemia alquanto aggressiva, nel 1992 si sottopose ad un intervento di trapianto di midollo, operazione chirurgica nel corso della quale insorsero però delle complicazioni che, da allora, l'avevano costretta sulla sedia a rotelle.

Questo non ha mai fermato la ragazza, impegnata in molti progetti e attività. Sui social sono decine e decine le persone che la ricordano con affetto per la tenacia, l'impegno, la passione e la forza con cui viveva ogni momento. Grande esempio di coraggio e determinazione. Nel 2011 aveva conseguito la laurea magistrale in Scienze della comunicazione e dell'economia, all'università di Modena e Reggio Emilia, con una tesi sui marchi di tutela, ed in particolare sul caso del Parmigiano Reggiano, ottenendo il massimo dei voti con lode.

Due anni fa aveva dato il via ad un progetto pilota che doveva essere il punto di partenza di una campagna nazionale supportata dal "Nuovo comitato un nobel per i disabili di Dario Fo e Franca Rame" chiamato "Adotta una barriera e abbattila". Il progetto prevedeva di censire le barriere architettoniche nei dieci comuni dell'Appennino, valutare l'ordine di urgenza, raccogliere fondi attraverso iniziative locali e nazionali e risolvere un problema per volta, fino al completo abbattimento delle barriere in Appennino. Valeria stava preparando il progetto in modo che potesse essere replicato in ogni punto della penisola. Per questo motivo annotava come, quando e i modi con i quali si muoveva, per poi farne un vademecum che avrebbe potuto essere usato da chiunque avesse voluto far proprio il progetto a livello nazionale.

Jacopo Fo a nome del padre Dario e di Gabriella Canova, presidente del comitato, ha mandato un messaggio alla famiglia nel quale chiedeva di dare un grande abbraccio ai genitori e a tutti coloro che avevano voluto bene a Valeria, nell'impossibilità di essere presente ai funerali a causa di impegni inderogabili. Il sindaco Bini si è impegnato, assieme alla sorella di Valeria, Sabrina, e alla referente locale del comitato a portare avanti il progetto. Non è voluto mancare anche l'amico Chicco Salimbeni. Nell'omelia il parroco ha voluto riportare le parole della madre che ricordava gli ultimi momenti con Valeria: "Sembrava quasi che cantasse, così gli ho chiesto 'Vale che fai canti?' e lei mi ha risposto: 'Si mamma, canto perché sono felice!".

Spighe di grano per Valeria
Spighe di grano per Valeria

La cugina Erika Farina ha concluso il commosso  ricordo con le parole "Ciao Vale, ora puoi correre veloce e felice".

Sui banchi della chiesa e davanti all'altare erano appoggiati mazzetti di spighe di grano come segno di rinascita e speranza preparati dalle amiche Daniela Morani e Laura Magnani con il direttore del mensile "Tuttomontagna", Michele Campani, per cui Valeria scriveva proprio di barriere architettoniche  e non solo.

Un'amica dal pulpito ha ricordato che vedremo rinascere Valeria in ogni spiga di grano, perchè lei ha seminato per noi e in noi tanto e ora sta a noi far crescere e raccogliere ciò che lei ha dato, soprattutto la speranza. "Ogni volta che il vento sfiorerà una spiga di grano sarà una preghiera e un pensiero che dedicheremo a Valeria. Lei rinascerà ogni primavera e sarà per sempre con noi. Non ci chiediamo perché ce l'hanno portata via, ma ringraziamo per averla avuta".

I genitori, la sorella, il cognato, le nonne e tutti i parenti sono stati abbracciati da una comunità intera che ha salutato con un applauso la partenza del carro funebre.

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2 COMMENTS

  1. Valeria ormai non ha più bisogno. Ora è felice, come Lei stessa ha detto. Mi rivolgo alla mamma, al papà, alla sorella, perché siete voi che ora avete bisogno di Valeria. Lei rimarrà nel cuore di chi l’ha conosciuta (nel mio che l’ho conosciuta alle scuole medie) e nel vostro cuore continuerà a vivere ogni minuto, ogni giorno. Come mamma che conosce questo dolore vi abbraccio con affetto, tanto tanto affetto e vi dico: non siete rimasti soli, anche se i nostri figli non li vediamo sono a noi vicino, ma capisco il vostro dolore, lo sgomento, il vuoto, l’angoscia.

    (Luisa Valdesalici)

    • Firma - LuisaValdesalici