Ieri sera, 11 luglio, è andato in onda su RAI5 il film intitolato "Fedele alla linea" del regista Germano Maccioni.
Un ritratto di Giovanni Lindo Ferretti, artista e pensatore tra i più originali e significativi nell'Italia del secondo dopoguerra, ove si racconta e racconta dei suo luoghi d'Appennino, Cerreto Alpi e non solo.
Giovanni Lindo Ferretti, persona pubblica e uomo privato, negli anni disorienta fan e opinione pubblica manifestando un pensiero libero e forte, senza sottrarsi a critiche e fraintendimenti. Un dialogo intimo tra le mura di casa che ripercorre un intero arco esistenziale: dall’Appennino alla Mongolia, attraversando il successo, la malattia e lo sgretolarsi di un’ideologia. Il ritorno a casa infine, tra i suoi monti, per riprendere le fila di una tradizione secolare. Sullo sfondo il suo ultimo ambizioso progetto, Saga. Il Canto dei Canti, opera epica equestre che narra il legame millenario tra uomini, cavalli e montagne.
Fedele alla linea è un dialogo, basato su un’alchimia tra soggetto e regista che permette di intravedere quegli spazi, fisici e non, abitualmente celati, che restituiscono prospettive inusuali sulla persona. Pensiero politico-intellettuale e attitudine punk, cristianesimo e comunismo, musica popolare e letture salmodianti, palcoscenico e stalla: questioni esistenziali e storie famigliari che tratteggiano un percorso anticonformista, coerentemente controcorrente. (Fonte http://www.fedeleallalinea.it/)