Ciò che accomuna gli incontri della rassegna Scrittori d’Appennino. Libri e parole delle valli reggiane – ideata dall’amministrazione comunale di Vetto e in scena nei giardini pubblici del paese gli ultimi tre fine settimana di luglio – è la scelta di autori e volumi capaci di restituire appassionati affreschi del territorio montano e della storia delle sue comunità. Tutti i libri che verranno presentati, infatti, sono ambientati nelle valli reggiane, vissute e, soprattutto, straordinariamente amate dagli autori.
Sono dunque racconti di castagne e di boschi, di pane e di vacche nella stalla, di farina e fatica nei campi. Ma anche di comunità scomparse, e di un ambiente contadino dove non si buttava via nulla e dove l’arte del riciclo e del riuso era arte di vita. La rassegna si aprirà sabato 16 luglio, ore 21 con Il profumo della mia terra, di Savino Rabotti che dialogherà con Gabriele Arlotti. Venerdì 22 luglio, alla stessa ora, sarà la volta de Sulle spalle delle donne e Il sapere piccolo di Normanna Albertini che dialogherà con Margherita Becchetti di questi suoi piccoli e preziosi volumi, nei quali l’autrice torna agli anni dell’infanzia con gli occhi da grande e li rivive, riassaporandone i colori, le sfumature, i luoghi, le voci. Libri da cui sgorga tutta la cultura contadina appenninica, la forza delle donne dei piccoli paesi della montagna e, soprattutto, un certo modo di vivere ormai scomparso che rischia di andare perduto per sempre con la morte delle persone più anziane. Per concludere, sabato 30 luglio, introdotto da Elisa Marchi, sarà la volta de Il profumo della farina calda di Armido Malvolti, la saga di un uomo emigrato in Argentina, delle sua famiglia e di un vecchio mulino nelle valli reggiane che, dopo essere stato abbandonato, diventa il simbolo della riscoperta di luoghi mai dimenticati.
In caso di maltempo l’iniziativa si terrà presso la sala polivalente di Viale Italia. Info: 339-6461225.