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La variante del Ponte Rosso trova la strada dell’ultimazione

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Quasi una risposta "in diretta" alle ultime dichiarazioni. Il tornante di Ponte Rosso – una curva a gomito in forte pendenza che in caso di ghiaccio o di nevicate anche lievi ogni volta rischiava di paralizzare il traffico sulla statale 63, unica via d’accesso da e per Castelnovo ne' Monti – è destinato a rimanere un ricordo.

“Finalmente possiamo annunciare il finanziamento anche del secondo lotto della variante di Ponte Rosso, grazie a un tripartizione totalmente inedita dei costi di un’opera fondamentale per la nostra montagna e che rimaneva incompiuta nonostante la Provincia avesse già provvisoriamente assegnato i lavori del secondo stralcio, poi bloccati a causa dalla revisione della spesa imposta dal governo”, ha dichiarato questa mattina il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, incontrando i giornalisti insieme al consigliere delegato e al dirigente alle infrastrutture Andrea Tagliavini e Valerio Bussei, al sindaco di Castelnovo ne' Monti Enrico Bini e a una delegazione dei privati (associazioni di categoria, banche e imprese) che contribuiranno a coprire – insieme Regione e Provincia, che garantiranno la maggior parte dei fondi - i 2 milioni e 320.000 euro ancora mancanti.

“Mancanti per cause oggettive”, ha tenuto a sottolineare il presidente Manghi per chiarire “una vicenda che in questi anni ha registrato anche cattive interpretazioni rispetto alla realtà degli eventi”. “La Provincia che ci ha preceduto aveva infatti correttamente previsto con il bilancio 2014, approvato nei termini a fine 2013, le risorse necessarie al completamento dell’opera, ma quelli e altri fondi vennero poi meno a causa della revisione della spesa comunicata dal governo a bilancio già approvato”.

Da allora, la situazione finanziaria delle province, nel frattempo incamminatesi sulla via del riordino, non è certo migliorata, anzi. “Da quando ci siamo insediati, trovare le risorse per finanziare e completare la Variante di Ponte Rosso è stata una nostra priorità - ha aggiunto Manghi - Quando grazie all’avvio di un’operazione di dimissioni del nostro patrimonio immobiliare non più strategico per l’ente, anche a seguito della diminuzione delle competenze e del relativo personale, siamo riusciti a vendere i magazzini ex-Car in via Lombroso, potendo destinare a Ponterosso 1,3 milioni, ci siamo resi conti che lo sblocco dell’opera era possibile”.

prov“Fondamentale – ha aggiunto il presidente – è stata la collaborazione della Regione Emilia-Romagna, alla quale insieme al consigliere Tagliavini ci siamo rivolti, che si è resa disponibile a stanziare 1 milione a fronte di un coinvolgimento anche dei privati: un contributo decisivo, per il quale ringrazio in maniera autentica l’assessore Donini, lo stesso presidente Bonaccini e il sottosegretario Rossi, perché anche la Regione deve fare i conti con il contenimento della spesa”.

A completare questo inedita tripartizione dei costi, dunque, i privati, per il quale ha giocato un ruolo importante il Comune di Castelnovo ne' Monti, che ha reperito gli ultimi 20.000 euro attraverso una specifica convenzione con un pool di 11 soggetti: Banco emiliano, Banca Popolare Emilia-Romagna, Cna, Coldiretti, Confartigianato-Lapam, Confcooperative, Confederazione italiana agricoltori, Confesercenti, Credito emiliano, Far Srl di Ramiseto e Legacoop Emilia Ovest. “Poter finalmente vedere completata quest’opera davvero strategica ci rende molto felici – ha dichiarato il sindaco Enrico Bini – Questa buona notizia, insieme alla inaugurazione di sabato dei nuovi servizi dell’ospedale S. Anna e ai progetti che sempre insieme alla Regione abbiamo presentato anche recentemente, conferma la grande vitalità di Castelnovo e della nostra montagna”.

Soddisfazione “per il completamento di un’opera attesa dai cittadini e dalle imprese del territorio” è stata espressa, da Bologna, anche dall’assessore regionale alla mobilità Raffaele Donini. “Abbiamo lavorato molto per trovare le risorse regionali per cofinanziare i lavori che consentiranno di risolvere i disservizi che si sono verificati in questo tratto di strada percorso ogni giorno da molti pendolari che vanno al lavoro con mezzi propri e pubblici – ha dichiarato l’assessore regionale - La realizzazione del secondo lotto è un risultato ancor più importante perché raggiunto grazie all’impegno comune di Regione, Enti locali e privati”.

“La variante di Ponte Rosso sarà la prima opera finanziata attraverso il programma di dimissioni immobiliari avviato dalla Provincia, che proprio in queste settimane vedrà andare all’asta anche la caserma dei carabinieri, l’ex Opg e, di nuovo, Palazzo Trivelli - ha sottolineato il consigliere provinciale alle infrastrutture, Andrea Tagliavini – Le amministrazioni pubbliche reggiane non sono abituate a lasciare a metà un’opera, per questo il completamento della variante ha rappresentato in questi due anni una delle nostre priorità, anche per l’importanza di dover garantire sicurezza e percorribilità pure in inverno a quella che è l’unica via di accesso da e per le nostra montagna”.

Sugli aspetti tecnici della Variante si è infine soffermato il dirigente del servizio infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei: “Quello realizzato dalla Provincia per Ponte Rosso è un progetto integrato, in quanto i due stralci non prevedono solo i 1.250 metri di nastro stradale, ma anche opere di sostegno con paratie tirantate per mettere in sicurezza tutto il versante e garantire lunga vita all’opera”.

Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, a luglio sarà sottoscritto l’accordo di programma a tre, mentre entro agosto è prevista l’assegnazione definitiva, come noto già avvenuta provvisoriamente a favore di Unieco. Entro ottobre, espletato l’iter burocratico-amministrativo, la sottoscrizione del contratto e la consegna dei lavori, che dovrebbero concludersi entro dodici mesi.

rosLa variante di Ponte Rosso

Il tracciato complessivo di 1.250 metri, realizzabile in due lotti, corre prevalentemente a mezza costa con inizio sulla strada comunale (opportunamente adeguata), dopo un tratto di 500 metri (secondo lotto) si raccorda con il Centro sportivo e la zona Peep con un primo svincolo a rotatoria e infine con un percorso di ulteriori 750 metri (primo lotto) si innesta in località La Croce sulla Statale 63 con una seconda rotatoria.

Si tratta di una strada di categoria C1 con larghezza complessiva di 10,50 metri costituita da due corsie di 3,75 metri. Il progetto integrato coniuga l’obiettivo di effettuare la realizzazione dell’infrastruttura viaria con l’individuazione di soluzioni progettuali volte a incrementare la stabilità dei versanti.

I costi

Il costo complessivo del progetto integrato (I e II lotto) è di 8,9 milioni di euro, compresi gli interventi di miglioramento della stabilità dei versanti.

Il primo lotto della Variante – da La Croce al Centro sposrtivo - è stato completato nell’estate 2015 per un importo di 5,4 milioni così suddivisi:3,1 mln della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Documento unico di programmazione (Dup); 1,8 mln della Provincia di Reggio Emilia; 0,5 mln del Comune di Castelnovo ne' Monti attraverso l’alienazione di un immobile.

L’appalto del secondo lotto della variante - assegnato provvisoriamente alla ditta Unieco per un importo di 3 milioni 452.420 euro – era stato sospeso a seguito delle misure di contenimento della spesa pubblica decise dal Governo del 2014.

Già finanziato per una quota pari a 1 milione 132.420 euro, rimaneva da finanziare l’importo di 2 milioni 320.000 euro.

Grazie alla alienazione dei magazzini ex-Car in via Lombroso, non più funzionali all’attività dell’ente, la Provincia è ora in grado di destinare alla realizzazione del secondo lotto la somma di 1,3 milioni.

La Regione Emilia-Romagna ha fornito la disponibilità a cofinanziare direttamente l’opera per 1 milione, a fronte di una compartecipazione finanziaria da parte di soggetti privati, e a sottoscrivere allo scopo un Accordo di programma a tre (Regione, Provincia e Comune), finalizzato all’assegnazione alla Provincia di Reggio Emilia di tale somma.

In tal senso il Comune di Castelnovo ne' Monti ha reperito una somma pari a 20.000 euro attraverso una specifica convenzione con privati: Banco emiliano, Banca Popolare Emilia-Romagna, Cna, Coldiretti, Confartigianato-Lapam, Confcooperative, Confederazione italiana agricoltori, Confesercenti, Credito emiliano, Far Srl di Ramiseto e Legacoop Emilia Ovest.

 

2 COMMENTS

  1. Al di là che il costo folle e pressoché raddoppiato rispetto al preventivo, al di là che continuiamo a spendere milioni fra Reggio e Castelnovo quando, per fare salto di qualità nell’economia e turismo, bisognerebbe investire fra Castelnovo e Aulla, la cosa strana è che al silenzio dei giorni scorsi si risponde ad hoc con due notizie su Ponte Rosso ed aree interne, come per dire “parlate, parlate, tanto noi facciamo i fatti”, ma purtroppo non è così. Questa è roba non frutto del Comune ma di Regione, Provincia e forse Europa. Castelnovo Monti è dentro, ma non artefice, anche perché sono due risultati partiti da iniziative dell’Amministrazione precedente. Come dire che abbiamo calato le tasse, ma in verità è stato lo Stato a che ha tolto Imu prima casa. Cerchiamo di vivere di luce propria e non riflessa, per cortesia.

    (Montanaro)

    • Firma - Montanaro