Dopo un pareggio parecchio singolare nel primo turno, quando l'uscente sindaco Gian Franco Rinaldi e uno degli sfidanti, Stefano Costi (il terzo era Alberto Bizzocchi), si erano entrambi attestati a 1164 voti, il ballottaggio ha decretato, è notizia di poco fa, la vittoria dello sfidante.
Stefano Costi ha riportato finora 1148 voti, praticamente riconfermando il "pacchetto" del 5 giugno scorso, Gian Franco Rinaldi invece si trova a 911. In percentuale (quando manca poco al termine dello scrutinio): 55,76 contro 44,24. Costi strappa dunque la fascia tricolore a Rinaldi e diventa il nuovo primo cittadino di Casina.
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Aggiornamento 20 giugno 2016 ore 1,10
Il dato percentuale finale è il seguente: 54,16 contro 45,84. In voti: 1368 contro 1158. L'affluenza è stata del 69,88%.
Vedo… senza guardare per non turbarli, e il dire
i miei versi così mi fa il doppio gioire,
ponendo accanto al foglio l’anima mia, mi pare
ch’io non debba far altro che rimare:
finita ormai la singolar tenzone,
a questi lumi di luna
Semiago tutta s’aduna
intonando una canzone.
Or ci tocca gestire il patatrac,
per il bene della gente solamente!
Vi saluta Cirano
Ercole Saviniano
Signor di Bergerac,
che per la squadra sua fu tutto e non fu niente.
(Cirano)
Sono contenta e spero che questo cambiamento sia positivo non solo per il paese, ma per tutta la nazione, in bocca al lupo al nuovo sindaco e a tutta la squadra, ma sopratutto congratulazioni.
(G C)
Finalmente abbiamo avuto il coraggio di cambiare, non affidandoci al partito, ma alle persone. Adesso spetta anche a noi aiutare questa squadra e soprattutto Stefano nel diventare quel sindaco che abbiamo scelto e che lui, sicuramente, vuole essere!
(Marco e Rosy)
Complimenti Stefano! Grande risultato, sono sicuro che saprai amministrare bene e con successo. Buon lavoro. Riflettano bene i tuoi ex concorrenti: hanno mostrato la loro capacità, ma a spargere fango gratuito. Spiace anche notare che cantinieri nervosi, pizzaioli e maestranze varie, abbiano fino alla fine composto lettere e proclami di dubbio gusto, descrivendo tutto tranne che la realtà. Non se ne poteva più di serate cantoniere fedeli alla linea, di coltivatori “in”diretti, di una fiera del formaggio organizzata da un guru purpureo senza alcuna condivisione. E Rinaldi? Rinaldi è una brava persona, in parte complice e in parte vittima di un conclave ormai smascherato. Ma ora il sindaco si chiama Costi… tutt’altra storia.
(Serb)
Complimenti al nuovo sindaco e in bocca al lupo!
(Alessandro)
E ora ci aspettiamo che soloni e sommi strateghi del Pd facciano finalmente le valigie e sloggino. Se il Pd è il partito dove “chi sbaglia paga”, dopo una sonora sconfitta come quella di ieri i vari Afro Torri, Fornili e Zini dovrebbero abbandonare il ruolo attivo nella politica locale. Gli elettori hanno già bocciato le loro scelte, vediamo se avranno il decoro di dimettersi e di allontanarsi.
(PR)
Congratulazioni Costi. A chi gioisce, un vecchio detto indiano: “attento ai tuoi sogni, potrebbero diventare incubi”. Speriamo bene per Casina.
(Mobel)
Caro Rinaldi, prima o poi tutti i nodi vengono al pettine!
(Cristiano Lugli)
Già signor Lugli, capisco il suo rancore, dev’essersi sentito lesa maestà, dopo che è stato escluso dalla lista di Rinaldi a causa delle sue esternazioni sui libri di “pornografia” in biblioteca. Ha ragione i modi vengono al pettine… Li vedremo, i nodi, tra 5 anni.
(Mobel)
Ora, al lavoro! Tra cinque anni saremo orgogliosi di avervi dato la possibilità di governare e chi non lo ha fatto… si ricrederà! Auguri al sindaco Costi ed ai suoi collaboratori.
(Patrizia Barbieri)
Per non trovare nodi bisogna essere calvi. Auguro buon lavoro a Costi; continuo ad avere molte perplessità su chi lo circonda, chi vedeva eminenze grigie dietro alla lista “Per Casina” doveva essere miope per non vedere le eminenze che erano dietro a “Casina bene Comune”. Di solito è più facile stare a bordo campo e giudicare i giocatori in campo, i cittadini di Casina hanno scelto legittimamente di cambiare squadra, ora vedremo in questi cinque anni come giocheranno.
(Monja)
Bravo Stefano, basta con la solita zuppa, è ora di cambiare. Speriamo in te!
(Paolo)