Le notizie di queste ore danno un sindaco di Castelnovo ne' Monti molto amareggiato, se non profondamente arrabbiato.
Le dimissioni di due assessori in meno di un mese sono un evidente problema da non sottovalutare e, anche, di immagine. E hanno giocoforza vigore le opposizioni a elencare le tante criticità del paese non risolte a differenza dei proclami della campagna elettorale di due anni fa. Il Ponte Rosso è ancora lì. Il turismo non è decollato nonostante una progetto ad hoc decantato anche all’Expo. Sul Punto nascite del Sant’Anna ci si sta cimentando, con altri, con grande impegno, ma senza ancora risultati certi e, pare, senza l’appoggio dei sindaci della provincia. Anzi, in fatto di rapporto con gli altri Comuni qualcosa scricchiola, oltre al tema ospedale. Infatti, sul Peri-Merulo è andato in scena un inedito e violento scontro sui media (attacco di Bini al direttore Ferrari, piccata replica di Reggio e comunicato mediatore del vicesindaco Emanuele Ferrari). Sul Consorzio agrario non sono andate in scena le aspettative iniziali. Il consigliere di minoranza Ugolotti preannuncia il tema della imminente Fiera. Ormai si riaprirà la Pietra, ma le cose sono andare con tempi oltre il dovuto e il turismo ne ha risentito e un locale ha cessato le attività. Le associazioni di categoria lamentano la mancanza delle connessioni veloci e, ora, è proprio l’assessore alle attività produttive a dimettersi, per altro unico iscritto Pd della giunta di Bini che, al primo partito reggiano, ha sempre guardato, dalle primarie in poi.
Pochi giorni fa, le dimissioni dell’altro assessore Sara Manfredini – che, su un quotidiano, si affretta ad affermare di “non condividere le scelte di Lucia” – anche se le sue dimissioni erano in realtà, già annunciate da tempo. Si dimette, comunque, un altro assessore donna. Si impongono ora alcune riflessioni obbligate.
La prima: per problemi di parità di genere il prossimo assessore dovrà essere donna.
La seconda: forse, anche lo stesso Pd chiederà una “rappresentanza” politica. La soluzione c’è e si potrebbe chiamare Sabrina Fiori, unica persona del Consiglio vicina a Bini sin dai tempi delle primarie, sempre che la compatibilità lavorativa glielo consenta e la stessa risultasse iscritta al partito del premier Renzi.
Una terza: c’è chi ha notato come, del gruppo originario dei sostenitori di Bini alle primarie di due anni fa, tranne Sabrina, non sia rimasto più nessuno. Chi bruciato per scelte, chi bruciato per rottamazione, chi si è defilato. Sullo sfondo c’è un sindaco che si ritrova più solo e senza il grande consenso iniziale. Dopo i primi intoppi rilevati sui media – es. vicenda platani di viale Bagnoli - Bini disse “è finita la luna di miele, prima o poi doveva succedere”. Ora, però, un po’ di sana autocritica potrebbe essere utile per ripartire meglio e più forte di prima, senza ricercare le colpe negli altri.
Sullo sfondo c’è anche il tema della guida dell’Unione Montana: l’Appennino, che sempre di meno pare contare tra Regione e sindaci, ha bisogno di una guida autorevole, forte e non autoreferenziale. I problemi esposti all’inizio sono tra i principali e urgono risposte.
Bini se l’è cercata, ha promesso a tutti per poi scaricare chi non serviva più, ha o aveva tre assessori completamente fuori posizione, nella maggioranza mancano precise competenze e nella vita non si improvvisa nulla. Si nasconde dando colpa al Pd ma ha usato il Pd per diventare sindaco. E ora è in difficoltà con tanti proclami e niente fatti, ma queste difficoltà mi risulta le abbia avute anche quando ha ricoperto altri incarichi. Grande bluff e mia grande delusione.
(Montanaro)
Personalmente nulla contro Bini e le sue battaglie contro la mafia cui probabilmente occorre rivolgere un plauso. Per il resto però si avverte tanto silenzio, non si sente lo spessore della Giunta e le lamentele corrono da una parte all’altra del paese. Che non sia il caso di addentrarsi meglio nelle vicende castelnovesi ed offrire alla cittadinanza una rinnovata disponibilità con una presenza vera sul territorio.
(Commento firmato)
Ormai la frittata è fatta! Ci siamo illusi da un nobile impegno antimafia del signor Bini, l’abbiamo votato tutti/e, ma fare il sindaco è ben altra cosa e i fatti lo stanno dimostrando. Mancano competenze e capacità decisionali e poca capacità a relazionarsi con le istituzioni quali Ausl, Regione e ministeri, ci stiamo isolando e impoverendo. Il sindaco Bini, così solerte a mettere “mi piace” su tutto e di più su FB, vedo che non risponde nemmeno alle richieste motivate avanzate qui da Redacon. Che dire, vedo una situazione non bella per il nostro comune e in generale per tutto il territorio montano, visto che è anche presidente di una pressochè inesistente Unione dei comuni.
(M.G.)
Quando leggo le parole che chiudono il commento di “M.G.”, ossia “una pressoché inesistente Unione dei comuni”, mi viene da pensare all’epoca della Comunità Montana e continuo a chiedermi perché si sia voluto andare al suo superamento, perdendo così un ente che, per la sua natura, dava identità e rappresentatività al nostro territorio. Mi domando altresì come mai il PD montano non abbia fatto ancora sentire la propria voce riguardo alla questione dimissioni e a quant’altro, in tema di questioni aperte, viene menzionato in questo editoriale.
(P.B.)
Il Pd non ha ancora risposto… ma il sindaco?
(Romano Bacci)
La risposta a “P.B.” arriva dai risultati elettorali odierni: da Roma fino a Torino per arrivare alla nostra Casina. Caro Pd, o cominci a lavorare sul serio, con grande rispetto per noi elettori, o il problema non c’è: arriverà il tempo delle urne anche a Castelnovo ne’ Monti.
(Commento firmato)
Il problema dei politici è che di default sanno solo dire di sì a tutto, poi però è dura mantenere la parola data e non lo fa nessuno. Nelle elezioni amministrative, votare persone appoggiate da partiti politici, porterà sempre yesmen abitualmente inconcludenti. Il mondo sta cambiando, la società italiana sta cambiando e sarebbe ora ce ne accorgessimo anche a Castelnovo.
(Manuel Iori)
La Pietra riaprirà a breve?, veramente a detta del sindaco doveva esserlo dall’estate dell’anno scorso, con buona pace dei turisti e degli imprenditori che ai piedi del Sasso lavorano. Per non parlare dei fedeli che vorrebbero tornare ad adorare la Madonna del Santuario nella sua originale collocazione (e qui la Curia si fa latitante). I platani di viale Bagnoli sono stati abbattuti per fare posto a marciapiedi che non vedono oceaniche folle di pedoni bearsi delle beltà architettoniche finalmente visibili (sic), ma dove hanno piantato quelli promessi in sostituzione delle piante di settant’anni che non abbiamo più? Però abbiamo l’invidiabile “pedonabile” del Ponte Rosso…, ora ci manca solo di ripristinare il cinema a Felina che, per chi ha buona memoria, non ha mai richiamato orde di spettatori. Ma tant’è, con tutti gli enti in perdita che ha il Comune, seppur meritevoli di dare un minimo di lustro ad un paese comatoso e privo di iniziative di una qualche originalità (scopiazzare notti di vario colore non porta alcun merito e non ci rende particolari agli occhi dei turisti) cosa sarebbe mai averne uno in più? Tanto pagherebbe sempre il cittadino, sia in termini di pecunia, che di incapacità di alienare un immobile (tanto come l’ex consorzio) o di farne un uso più proficuo. Ma a proporre progetti tappabuco per la collettività, quando dietro si nasconde l’incapacità di farne altri di più utile e lungimirante prospettiva, son capaci tutti. In ultima analisi credo che l’attuale sindaco stia spianando la strada al prossimo candidato che gli si opporrà: peggio di così che potrebbe fare?
(F. Pinello)
Non esageriamo con le critiche! Ok, come tutti hanno promesso molto, ma vorrei vedere chi con un debito enorme e poca liquidità è in grado di fare di più.
(Anna)
Basta promettere cose fattibili con le possibilità che si hanno e il gioco è fatto!
(Bacs)
Cara signora Anna, lo sapevano anche prima cosa li aspettava, perché i conti e il bilancio sono pubblici, quindi ora non puoi dire “non credevo o non sapevo”. Il problema è che non ci sono personalità, competenze ed autorevolezza per imporsi nelle stanze che contano.
(Montanaro)
Cara Redacon, mi sembrate un po’ troppo filo-governativa, come non imputare a questa amministrazione anche la responsabilità del ritardo della bella stagione? Battute a parte, capisco che alcune difficoltà ci siano, ma mi sembra corretto dare il giusto peso e responsabilità alle cose e alle persone; mi pare di capire che nonostante i tagli e gli ingenti mutui cui le casse devono far fronte i servizi forniti dal Comune non siano stati tagliati e, almeno nel mio paese, si sono iniziati alcuni lavori di manutenzione dopo anni di trascuratezza. Non credo che mettere 400.000 € in un istituto musicale frequentato da pochi studenti sia sinonimo di buona amministrazione e apprezzo molto il coraggio per la revisione in atto del concordato Peri-Merulo, coraggio che forse dovrebbe essere mostrato anche in altri campi come nella revisione dell’apparato e degli uffici comunali (quello tecnico in primis…). Quanto alla persona del sindaco e degli assessori, le poche volte di cui ho avuto bisogno di loro, ho trovato persone sempre disponibili e, per quel che mi riguarda, anche competenti. Saluti.
(Altro montanaro)
Non vanno cercati colpevoli nelle singole persone, ma nelle scelte errate e nel mancato impegno. Ponte Rosso, la Masini ci aveva creduto e mancherebbe poco per completarlo, ma è bastata l’insensata riforma delle Province a ritardare o cancellare tutto, compresa la forza di un vero ente intermedio come la Provincia (a questo punto la Provincia non serve più a nulla, lo dico da ex dipendente amareggiato da queste vicende), infine in generale i Comuni e mi chiedo: cosa può fare qualsiasi sindaco con pochissime risorse? Chi ha penalizzato a tal punto l’operatività degli enti locali oramai rimasti come organismi solo rappresentativi con dipendenti volutamente resi poco produttivi?
(Massimo Romei)
Quindi signor “Altro montanaro” l’importante è che taglino l’erba davanti a casa sua. Se invece i nostri ragazzi si trovano la strada sbarrata nel loro percorso, magari iniziato 5/6/7/8 anni fa, chi se ne frega, sono pochi si arrangino. Mi sembra il suo un pressapochismo inquietante. Nessuno dice di non cambiare nulla, ma di cambiare con un senso delle cose volte al rispetto di chi su certe strutture ha investito soldi e tempo. Le sembra chiedere molto?
(C.R)
Gentilissimo signor Sindaco, smentendo la saggezza popolare, non sempre “il silenzio è d’oro”.
(mv)
Giusto lamentarsi, ma riflettiamo anche sulla Giunta precedente, a mio avviso molto peggio di questa, quello sì era il periodo del sì a tutto e tutti e del non fare. Poi si sa che amministrare non è facile e che non sarà mai possibile accontentare tutti, a volte anche volendo certe cose non si possono fare, per mancanza di soldi o per ostacoli vari. Quindi ci vuole pazienza e non possono essere le dimissioni di due assessori a far perdere la fiducia in tutta la Giunta e nel Sindaco.
(Mcb)
Certo: è quasi sempre colpa degli altri. Se non altro le precedenti Giunte qualcosa hanno fatto e programmato (quello che sta facendo questa Giunta). Si rilegga il programma elettorale di questa Giunta e cominci a spuntare le cose che sono state fatte o che sono state programmate. Lasci pure il temperino nel cassetto: non consumerà certamente la punta della matita. Ma abbia fiducia, pazienza e… speri! Non troppo, però, se no Castelnovo chiude bottega!
(Elio Peri)
Una ripassata per il signor “Mcb”, con il pieno rispetto della attuale. Precedente giunta 2004-2014: Teatro Bismantova, Centro benessere “Onda della Pietra”, rotonde S. Pancrazio e Pieve, campo da calcio in sintetico e rifacimento copertura campi tennis e club house, primo lotto Ponte Rosso, nuovo asilo, centro protezione civile, intervento su Carnola, pavimentazione oratorio Carnola, servizi tecnologici. ecc., progetto smart cities e finanziamento per sistemazione arredo urbano viale Enzo Bagnoli riducendo il debito residuo per mutui da 15 a 9 milioni… Nessuna polemica ma prima di parlare meglio documentarsi. Auguri e buon lavoro agli attuali amministratori e soddisfazione per annunciata ripresa lavori Ponte Rosso, inaugurazione nuovi servizi Ausl fatti durante i nostri mandati e la prossima inaugurazione oratorio per il quale abbiamo collaborato con la Parrocchia.
(Gian Luca Marconi e molti ex assessori)